22 Agosto 2016   •   Snap Italy

Innovazione: l’acceleratore a sostegno della cultura

La tecnologia diventa lo strumento della promozione e fruizione dei siti culturali e del patrimonio italiano

L’Italia, un territorio con la più alta concentrazione di beni culturali del mondo: monumenti, musei, siti archeologici, luoghi d’interesse storico senza eguali che, però, non vengono valorizzati adeguatamente. Ed è qui che entra in gioco la tecnologia: infatti i nuovi paradigmi innovativi, se impiegati con il giusto accorgimento possono dare una grande mano al nostro paese, con l’ottica di rilanciare il patrimonio artistico italiano.

App, dispositivi mobile, stampa 3D, realtà aumentata possono dare un supporto importantissimo all’arte nostrana, facendo interagire direttamente monumenti e opere d’arte. I dati analizzati e le proiezioni degli esperti dicono che, grazie ai contenuti digitali, l’Italia vedrebbe crescere la propria domanda turistica di circa il 10%, con un effetto positivo sul PIL e sull’occupazione valutato attorno all’1%.

Un esempio di grande rilevanza in questi termini è stato portato avanti con pieno successo da Google Cultural Institute che ha virtualizzato la Valle dei Templi di Agrigento, dando l’opportunità a milioni di utenti di viverla in realtà aumentata prima di venire a vederla dal vivo.

Proprio grazie a iniziative di questo tipo, la proposta di legge per il riconoscimento delle startup culturali, ferma da oltre un anno, ha fatto di nuovo la sua comparsa nell’agenda parlamentare. Nel testo si definiscono “culturali” quelle startup – composte come minimo all’80% da under 35 – che hanno come obiettivo la “promozione dell’offerta culturale nazionale attraverso lo sviluppo, la produzione e la commercializzazione di prodotti o servizi innovativi ad alto valore tecnologico”, prevedendo per loro una serie d’incentivi fiscali e strutturali. A partire dal credito d’imposta agevolato, pari al 65% dei costi sostenuti.

Esempi di startup culturali in Italia ci sono e tra le più importanti vi proponiamo:

Tooteko, impresa innovativa che ha sviluppato un metodo d’apprendimento basato sul tatto e sull’udito, grazie alla creazione di un dispositivo che consente di conoscere la storia di un monumento semplicemente toccandolo.

Hi-Storia, startup che punta sulla stampa 3D come strada per diffondere cultura. Modelli in 3 dimensioni di edifici storici, chiese, opere d’arte dotati di una speciale tecnologia che permette all’utente di accedere a contenuti multimediali su smartphone.

Arte Amica, startup che si è lanciata nel futuro per ricondurre le persone alle radici della cultura italiana, attraverso la realtà virtuale. Nasce così il sistema di visita immersiva a 360° Amica VR, un visore low cost da assemblare per adattarlo alle dimensioni del display del proprio dispositivo mobile.

Gabriele Ferrieri