Lavoratori svantaggiati
10 Marzo 2022   •   Sara Giannessi

Lavoratori svantaggiati: come favorire l’integrazione

«Lavoratori svantaggiati e nuove dinamiche nel mondo del lavoro: come favorire un’integrazione possibile?»

Reinserire il maggior numero possibile di soggetti svantaggiati nel mondo del lavoro, tra cui persone in carico a Sert, Noa e Cps, ma anche detenuti ed ex detenuti: questo l’obiettivo di Pandora, Cooperativa Sociale di tipo B che opera dal 2012 su tutto il territorio nazionale per il reinserimento di lavoratori svantaggiati, soggetti in difficoltà soprattutto sociale. Un impegno grazie al quale, ad oggi, la cooperativa ha aiutato oltre 200 persone a trovare lavoro.

«Nonostante siano tanti i risultati che abbiamo ottenuto in questi anni, molti sono ancora gli obiettivi che vogliamo raggiungere – afferma Davide Damiano, Presidente della Cooperativa Sociale Pandora – In dieci anni di attività abbiamo aiutato tantissime persone a rientrare nel mondo del lavoro, 100 solo lo scorso anno. Al momento, la nostra cooperativa è composta per il 70% da persone svantaggiate, numeri importanti che ci rendono orgogliosi e ci fanno capire che stiamo andando nella giusta direzione». Operando sul territorio dal 2012, Pandora ha creato e consolidato nel tempo delle reti su tutto il territorio nazionale con altre cooperative e associazioni che si occupano di aiutare persone in difficoltà, al fine di tenere sempre al centro l’aspetto sociale e relazionale, pilastro fondamentale della cooperativa stessa.

Di recente poi, Pandora ha acquisito Streeteat, startup innovativa legata al mondo del food e degli eventi. I lavoratori svantaggiati della Cooperativa da oggi, grazie a Streeteat, verranno impiegati nel progetto Delò, locker refrigerato ideato con l’obiettivo di consegnare – con numerosi vantaggi – pasti agli uffici e alle attività convenzionate. Acquistando un pasto con Delò, quindi, si aiuterà a favorire il metodo di reinserimento lavorativo proprio della cooperativa, che anche grazie a Streeteat, amplierà le possibilità di garantire la crescita di posti di lavoro.

Come funziona il processo di reinserimento?

I lavoratori svantaggiati, segnalati da agenzie di lavoro o pervenuti da candidature spontanee, vengono segnalati da enti, cooperativa e fondazioni vengono scelti a seguito di colloqui conoscitivi fatti da un team competente della cooperativa. Le persone vengono poi seguite nel percorso di inserimento lavorativo direttamente dal personale della cooperativa. Pandora inoltre, per garantire una maggiore attenzione al percorso di reinserimento, è in costante contatto con gli operatori degli enti (SMI, SERT, NOA, CTS, UEPE MILANO) che seguono i soggetti svantaggiati in ogni aspetto. Con una stretta collaborazione, viene loro fornito supporto per qualsiasi problematica, al fine di supportare i soggetti svantaggiati nel reinserimento totale in società, a partire dalla responsabilità del lavoro affidato.

Progetti di reinserimento sono attuati con vari partner di Pandora, tra cui Fondazione Eris, realtà che opera nel mondo della cura delle dipendenze, con il fine di valorizzare la persona attraverso la cura e la promozione delle risorse personali. Diverse sono le attività che propone Pandora (servizio di pulizie e sanificazioni, confezionamento e assemblaggio, servizi nelle carceri e da oggi, grazie a Streeteat, anche consegne di pasti pronti direttamente in ufficio).

Lavoratori svantaggiati

Perché lavorare con Pandora?

«In primo luogo, lavorare con Pandora porta ad un aumento esponenziale della reputazione dell’azienda, grazie al grande impatto sociale. Inoltre, grazie alla possibilità di svolgere gli ART.14, l’azienda cliente può adempiere agli obblighi di assunzione di soggetti appartenenti alle categorie protette (Legge 68/1999) senza incorrere in multe derivanti dal non adempimento dei suddetti obblighi» conclude Davide Damiano.