Lavoratori felici: 10 consigli per le aziende
«Cosa rende i lavoratori felici? Dallo smart working alla flessibilità ecco cosa chiedono i dipendenti alle aziende nel 2023»
I lavoratori italiani sono i secondi più tristi in Europa, preceduti da quelli di Cipro del Nord, area autonoma della Repubblica di Cipro riconosciuta solo dalla Turchia: è quanto emerge dal Report State of the Global Workplace 2022 redatto da Gallup, società internazionale di analisi e consulenza. Il 27% degli connazionali intervistati, infatti, dichiara di provare un sentimento di tristezza quotidiano. Ma non è tutto: il Belpaese si colloca al quinto posto per stress giornaliero, all’ottavo per preoccupazione e all’undicesimo per rabbia. Il quadro tracciato dallo stivale, se confrontato con quello degli altri 37 Paesi componenti dell’Unione Europea, si aggrava ulteriormente con l’evidenza secondo cui i nostri lavoratori non sono così felici e sono i meno coinvolti dal proprio lavoro di tutto il continente.
Ma cosa chiedono i dipendenti alle aziende? La piattaforma di tutoring online Fluentify – Best Workplaces Europe 2022 – ha costruito un decalogo sulle 10 cose a cui i lavoratori italiani non vogliono rinunciare nel 2023 per essere felici, 10 vantaggi che vanno oltre i semplici concetti di smart working e flessibilità:
- Settimana corta contrattualizzata: lavorare meno ore o 4 giorni a parità di stipendio. É quello che il 56% degli italiani chiede alle imprese tricolore ai fini di avere più tempo libero e di ridurre lo stress.
- Workation: lavorare da remoto durante un viaggio, un nuovo concetto di flessibilità supportato dalla tecnologia che consente ai lavoratori di aumentare la frequenza dei loro spostamenti.
- Retribuzione competitiva e scatti di livello: i giovani cambiano lavoro sempre più spesso per ottenere una RAL più alta. Questo perché le aziende non pianificano scatti di livello e, se lo fanno, non premiano le risorse.
- Contratto a tempo indeterminato: per quanto il mondo del lavoro possa essere avanti, i giovani continuano ad aver bisogno di un contratto a tempo indeterminato per poter progettare il proprio futuro: dall’affitto di una casa a una richiesta di prestito per comprare un’auto.
- Premi: il dipendente si sente valorizzato quando qualcuno nota e premia il suo impegno. Aumenti di stipendio, bonus, buoni acquisto, buoni regalo o benefit, il lavoratore non vuole che i suoi sforzi passino inosservati (clienti nuovi e promesse di aumento di salario o di responsabilità non sono premi).
- Valutazione periodica delle prestazioni: quanti capi premiano i dipendenti più meritevoli? Quanti fanno finta di non vedere il loro valore? Una valutazione periodica delle prestazioni dei dipendenti può favorire un meccanismo di premialità genuino.
- Iniziative a sostegno della famiglia: congedo e ore di permesso retribuiti al 100% per l’assistenza familiare e strutture di accoglienza per bambini sono solo alcune iniziative a sostegno della famiglia che i lavoratori chiedono alle imprese.
- Benessere fisico e mentale: abbonamento gratuito alla palestra più vicina a casa, sedute gratuite di psicoterapia, favorire il benessere fisico e mentale di un lavoratore aiuta la salute di tutta l’azienda.
- Ore libere retribuite: tempo libero e retribuito per attività di volontariato a sostegno dell’ambiente e della società, sempre più imprese stanno regalando il tempo dei propri collaboratori a cause di interesse comune.
- Clima di lavoro sereno: il clima di lavoro è sereno quando ci sono positività e collaborazione, i dipendenti si sentono a loro agio e soddisfatti del proprio lavoro. In un clima di lavoro sereno, i lavoratori sono rispettati e valorizzati, e c’è una comunicazione aperta e trasparente tra i lavoratori e i manager.
Fluentify ha inserito all’interno dei propri processi organizzativi la settimana corta e le workation, introduzioni che hanno fornito un valido contributo alla ricezione dei premi Best Workplaces Italia e Europa per l’anno 2022. Claudio Bosco, Co-Founder e COO di Fluentify, dichiara:«Da 10 anni adottiamo un approccio basato sulla performance più che sul controllo del tempo. Questo grazie a un sistema di project management che ci consente di monitorare il lavoro day by day, stabilendo obiettivi chiari a tutti i livelli e lavorando su una comunicazione efficace e diretta. Già dal 2014, ad esempio, usiamo sistemi di chat per comunicare tra di noi, evitando la ridondanza delle email.
Se un manager è sempre impegnato, lavora nel weekend e pretende che le sue persone facciano lo stesso, senza rispetto per i tempi personali o familiari, significa che non sa svolgere in maniera efficiente il suo lavoro. Se invece si ha una chiara progettualità, se tutti sono aggiornati rispetto agli obiettivi e agli avanzamenti, non si creeranno colli di bottiglia e il clima aziendale sarà migliore. Il 2023 dovrebbe portare tutto questo all’interno delle imprese: non tutte le aziende possono permettersi agilmente questi cambiamenti per via della loro struttura o anzianità strutturale, ma tutte quelle che invece possono sostenere queste evoluzioni dovrebbero accoglierle con coraggio poiché ne trarrebbero sicuramente beneficio, sia loro stessi sia tutti i collaboratori».