Lago d'Orta
04 Giugno 2018   •   Snap Italy

Lago d’Orta, conoscete la passeggiata più romantica d’Italia?

«Il Lago d’Orta è il luogo preferito dagli innamorati, uno stupendo specchio d’acqua, che fa da coperta ad una fantastica storia architettonica e spirituale.»

Nuova settimana e nuova avventura, questa volta vi porto sul Lago d’Orta (sito ufficiale), in Piemonte, precisamente tra le province di Novara e Verbano-Cusio-Ossola; la sua nascita è antica, risale al neolitico, come dimostrano i resti degli scavi archeologici. Ma andiamo con ordine: si suppone che chi di voi decida di approdare sulle sue sponde, lo faccia per passare una giornata di relax, quindi oggi cercheremo di capire come poter organizzare 24h perfette.

Di notevole bellezza Orta San Giulio, il borgo del Lago d’Orta, inserito tra i borghi più belli d’Italia, premiato con la bandiera arancione da parte del Touring Club Italiano; la sua storia è legata a doppio filo con quella del Lago D’Orta, visto anche la sua posizione a metà della sponda orientale, a pochi chilometri da Novara. Il suo centro è caratterizzato da viuzze molto strette che conducono tutte verso Piazza Motta, anche se il vero protagonista del luogo è il Palazzo della Riviera di San Giulio, detto Broletto, composto da una piccola torre campanaria dove in passato si riuniva il consiglio dei deputati del feudo vescovile di Novara. Non perdetevi la visita alla Riserva Naturale del Sacro Monte d’Orta, anche questa grande protagonista del borgo del Lago d’Orta. Si tratta di un’area protetta cge divide la parte boschiva dalla quella sacra, ed è composta da un percorso diviso in venti cappelle, tutte dedicate alla vita di San Francesco D’Assisi. Nel 2003 il Sacro Monte d’Aorta è stato inserito dall’UNESCO nella lista del Patrimonio dell’umanità.

Lago d'Orta

Ma se ancora non vi basta, vi segnalo che merita una visita, anche veloce, la sede del municipio: Villa Bossi, la forma attuale è il risultato dei tantissimi lavori di restauro voluti dalle famiglie che in passato ne sono entrare in possesso, anche se al suo interno è conservata ancora una parte risalente al 1600, considerata la più antica. Una curiosità: la parta più suggestiva del palazzo si trova all’interno ed è il giardino, che oltre ad offrire una vista magnifica sul Lago d’Orta, è considerato da artisti e scrittori il luogo perfetto.

Da Piazza Motta partono tutte le navi dirette verso l’Isola di San Giulio, elemento caratteristico del Lago d’Orta, in passato pare fosse un centro culturale precristiano, il luogo prende il nome dal Santo predicatore che insieme al fratello Giuliano giunse nel IV secolo alla ricerca del luogo perfetto in cui edificare la Chiesa numero cento. L’Isola infatti è dominata dalla Basilica di San Giulio, considerata una basilica minore, la leggenda vuole che il santo raggiunse l’isola navigando sul proprio mantello e la liberò dai draghi edificando una piccola chiesa, dedicata ai dodici apostoli. L’ingresso dei visitatori è possibile solo dal lato meridionale della Chiesa, coperto all’esterno dal palazzo del Vescovo che oggi funge da convento delle monache. Vi diamo anche qualche curiosità, l’isola oggi è abitata solo da poche persone, comprese 74 monache di clausura e a rendere tutto molto suggestivo è la composizione di una strada all’interno del borgo, la sua forma ad anello se percorsa in un senso viene chiamata la via del silenzio, mentre percorsa dal senso opposto, diventa la via della meditazione.

Arrivati a questo punto, se quello che sentite sono i morsi della fame, vi conviene far visita al Ristorante San Giulio: immerso nella pace dell’isola, è situato all’interno di Villa Tallone, uno dei palazzi più antichi del luogo, la tradizione è il punto forte del posto che con l’aiuto di piatti tipici e specialità della casa vi regalerà un’ora di assoluto ristoro.

Concludiamo la nostra giornata sul Lago d’Orta con qualche altra curiosità: in questo luogo è ambientato il racconto di Gianni Rodari: C’era una volta il barone Lamberto; ma non solo il posto ha fatto da scenografia all’incontro tra Nietzsche e Lou Andreas Salomè, scrittrice tedesca, forse la sola delle esperienze femminili del filosofo.

Argia Renda