Jimmy Vignati
11 Dicembre 2017   •   Snap Italy

Jimmy Vignati, il ciclista estremo che non si pone freni

«La bicicletta è la mia valvola di sfogo.» – Jimmy Vignati

Gianmarco, da sempre conosciuto con l’appellativo di Jimmy Vignati (FB), è un elettricista con una particolarità importante: è anche un randonneur. Un randonneur è un ciclista che si spinge allo stremo, fino a pedalare anche 300km al giorno. Non importa se sia pianura, salita, bosco o asfalto. Si macinano kilometri su kilometri, portando avanti una continua sfida con se stessi. Non si dorme neanche in queste competizioni. Si resiste fino a quando non si hanno le allucinazioni dettate dalla stanchezza.

Queste competizioni vengono chiamate randonnée. Sono dei lunghi percorsi che il ciclista in questione deve affrontare con delle regole prestabilite, come mantenere la velocità decisa inizialmente, rispettare il percorso e registrarsi ai punti di controllo. Una delle più famose è la Parigi-Brest-Parigi che si corre ogni quattro anni e dopo una selezione molto rigida. Un’altra corsa è la Mille du Sud che si distingue dalle altre per la bellezza dei paesaggi che si incontrano ma anche per le difficoltà del percorso: sono 1000km tra colli, dislivelli e pendenze da compiere in 75 ore. Infine, vi è la Flecha Velocior, che ha la particolarità di poter essere affrontata a squadre. L’arrivo è deciso da un regolamento ed è a Sauname de Vaucluse in Provenza mentre la partenza la decidono i partecipanti, che devono tenere conto del fatto che devono essere 360km da percorrere in 24 ore.

Contrariamente a quanto fanno i ciclisti, Jimmy Vignati non cerca soltanto la velocità della pedalata ma pensa ad assaporarsi tutto quello che incontra durante questi viaggi a dir poco sfiancanti. Di solito, viaggia da solo. Ma non lo è mai totalmente. Infatti durante tutte quelle ore non si può non pensare e rivivere emozioni e eventi passati che in qualche modo riescono a coprire la sensazione di solitudine. È proprio durante le randonnée che Jimmy Vignati ha incontrato la vera amicizia, quella che sa capirti senza chiedere troppo, senza troppe parole. Per di più, le persone che si incontrano in queste traversate non sono poche e anche il semplice sorriso o incitamento di uno sconosciuto possono allietare la fatica.

La gara più difficile in assoluto rimane comunque la Transcontinental Race che prevede l’obbligo di attraversare Parigi, lo Stelvio e una montagna in Montenegro. Jimmy Vignati la ha affrontata nel 2014: dal ponte di Westminster al Bosforo, per un totale di 3482km in 14 giorni. Un viaggio che lo ha portato in posti diversissimi uno dall’altro e che lo ha messo alla prova fino alla fine: dalla preoccupazione di non sapere le lingue alla paura dell’incidente avvenuto verso la fine del percorso a Istanbul, le emozioni vissute hanno trovolto tutto, regalando sensazioni uniche. Un viaggio che, allo stesso tempo, ha colmato Jimmy di odori, paesaggi, esperienza ed emozioni pure.

Jimmy Vignati, dotato di un pizzico di follia necessaria per compiere imprese di questo genere è ormai assuefatto alla sua bici, e non può far altro che continuare a pedalare alla costante ricerca di nuovi stimoli.

 

Chiara Famooss