Rocca san giovanni
16 Agosto 2017   •   Carolina Attanasio

Instaborghi: Rocca San Giovanni e i Trabocchi d’Abruzzo

«In uno dei tratti più spettacolari dell’Adriatico, Rocca San Giovanni è il borgo a cui puntare per una vacanza tra i veri sapori di mare abruzzesi»

Dopo la Basilicata (qui l’ultima puntata) questa settimana vi portiamo a strapiombo sulla costa abruzzese. Vi portiamo a Rocca San Giovanni (sito ufficiale), 2.360 anime in provincia di Chieti, presente nella lista dei Borghi più belli d’Italia. Il paese si arrampica su uno sperone di roccia tra la foce del fiume Sangro e il torrente Feltrino, a 155 metri sul livello del mare, immerso nei profumi mediterranei degli agrumeti e dei vigneti abruzzesi. Fondato nell’XI secolo da Oderisio I, fu ampliato da Oderisio II, abate del Monastero di San Giovanni in Venere, e utilizzato come rifugio per i monaci stessi, in lotta con i lancianesi tra il 1346 e il 1381. Scosso da più terremoti nel ‘400 prima e nel ‘600 poi, Rocca San Giovanni viene puntualmente riassestato dalla pazienza e dalla tenacia abruzzese e dei monaci Benedettini.

A pochi passi dalla costa, Rocca San Giovanni è nel cuore della Costa dei Trabocchi, gioiello abruzzese così chiamato proprio per la presenza dei trabocchi lungo le spiagge, strane costruzioni protese verso il mare, testimoni di un antico passato profondamente legato al mare. Il trabocco è una palafitta ancorata agli scogli della costa, dalla quale si poteva pescare senza allontanarsi dal litorale; un tempo pare venissero abitati dai pescatori più poveri. Secondo alcuni invenzione dei Fenici, il trabocco sopravvive ai forti venti adriatici grazie all’elasticità dei suoi legni e rende questo tratto di costa abruzzese riconoscibile alla prima occhiata.

Da vedere a Rocca San Giovanni

Piazza degli Eroi è il cuore del borgo, considerata la più bella della provincia, progettata nel 1862 insieme al Palazzo Municipale, che non doveva superare in altezza la vicina Chiesa di San Matteo, per non anteporre il potere civile a quello religioso. La Torre campanaria della chiesa, unica superstite delle tre antiche torri quadrangolari del XIII secolo, spicca per la vivacità della sua pietra e la sua forma slanciata e semplice. La chiesa, a tre navate, conserva al suo interno importanti opere di scuola bizantina e un affresco dell’Ultima Cena di Amedeo Trivisonno ed è un esempio architettonico unico nella zona. Da bravo borgo medievale, Rocca San Giovanni ha la sua cinta muraria, a scarpa in ciottoli di pietra, per secoli unico riparo per le popolazioni dei dintorni dagli assedi nemici.

Da fare a Rocca San Giovanni

Il mare di Rocca San Giovanni è stato più volte insignito della Bandiera Blu e delle Vele di Legambiente (qui trovate i premi del 2017). Non perdetevi un tuffo tra gli straordinari trabocchi, (dai, quando vi ricapita) o un po’ di sano trekking tra i sentieri della zona: il Sentiero della Pineta, lungo circa un kilometro e mezzo, conduce al Fosso delle Farfalle, costeggiando laghetti, ruscelli e una fitta vegetazione. Il Sentiero della Fonte, invece, vi riporta indietro nel tempo, seguendo il cammino che le donne intraprendevano dal borgo per andare al fiume a lavare e prendere acqua.

Da mangiare a Rocca San Giovanni

Quello che non potete assolutamente mancare di assaggiare, tra i tanti spunti della cucina abruzzese di Rocca San Giovanni, sono le Palazzole, piatto tipico locale a base di acciughe (o sardine), mollica di pane, aglio, prezzemolo e olio extravergine d’oliva. Si sbriciola la mollica col trito di aglio e prezzemolo, si alterna il composto a strati col pesce e si inforna. Non osate mangiarlo senza un buon bicchiere di Montepulciano o Trebbiano d’Abruzzo, siete avvisati.

Curiosità

Alcuni dei trabocchi di cui sopra sono stati trasformati in piccoli ristorantini, dove godere della cucina locale e del bel panorama adriatico, sospesi su queste mitiche costruzioni senza tempo. Un ottimo spunto per esplorare le meraviglie della costa circostante.

Carolina Attanasio