Gretel Zanotti
04 Luglio 2016   •   Raffaella Celentano

Gretel Zanotti: quando l’arte diventa moda

«Da restauratrice a stilista… Oggi vi raccontiamo la storia di Gretel Zanotti, la nuova giovanissima stella del panorama moda italiano»

Avevamo già parlato di “stilisti per caso“, e pare proprio che il sistema moda made in Italy si sia appena arricchito di un’altra stilista che ha scoperto la sua passione per la moda quasi per caso. Stiamo parlando di Gretel Zanotti, designer emergente, che ha già conquistato il pubblico italiano, e non solo.

Classe 1994, Gretel Zanotti è cresciuta coltivando la sua passione per l’arte. Diplomatasi presso l’Istituto d’Arte nel 2013, sognava di fare la restauratrice. Si è poi avvicinata al mondo della moda, e ha deciso di iscriversi al corso di Fashion Design dell’Istituto Marangoni di Milano. Ma l’impeto creativo l’ha, per così dire, travolta, e Gretel ha deciso di dedicarsi completamente alla realizzazione del suo sogno. E così, nel 2015, è nato il suo brand di moda Gretel Zanotti.

La sua prima collezione – la capsule collection autunno-inverno 2015/2016 – era completamente ispirata al rito di purificazione: colori basici si uniscono a linee semplici e pulite, essenziali ma comunque eleganti e mai banali. Insomma, già dagli esordi il pubblico ha capito che lo stile di Gretel Zanotti non è comune, è ricercato e di classe, minimal e moderno, ma sempre legato alla tradizione sartoriale italiana, uno dei punti di forza del brand.

Stesso discorso vale per la collezione primavera-estate 2016, che per la stilista ha rappresentato quasi un “ritorno alle origini”, in quanto è ispirata all’arte del Rinascimento italiano. Un trionfo di eleganza e raffinatezza, un omaggio all’arte – e in particolare a Botticelli – restando fedele allo stile minimal, tipico del brand. Al centro dell’intera collezione vi è la Donna di Gretel Zanotti: una Venere moderna, timida e sensuale, forte e fragile allo stesso tempo. Gli abiti di Gretel, con un sapiente gioco di equilibri, con i loro tessuti leggeri e i dettagli floreali, non solo ci riportano con la mente alle opere rinascimentali, ma si fanno anche portavoce dei pensieri e dei desideri della donna moderna.

Insomma, l’arte italiana rivive in noi, o potremmo dire su di noi, attraverso ago e filo. Gretel Zanotti non è solo una stilista, ma anche un’artista, sensibile e attenta al mondo che la circonda, e che lei ci racconta attraverso i suoi abiti.

Ecco cosa ha raccontato la giovanissima designer Gretel Zanotti a Snap Italy

Quali sono le principali fonti di ispirazione per le sue creazioni?

La mia più grande fonte d’ispirazione è l’arte in tutte le sue forme. Spesso rimango affascinata  dai dettagli di un quadro, di una fotografia, di una scultura, di un’opera architettonica, e li tramuto in fonti d’ispirazione per le mie collezioni. Sono innamorata dell’arte italiana, in particolar modo quella rinascimentale, la reputo molto elegante e ricca di emozione. Per la collezione primavera-estate 2016 ho preso ispirazione dalle opere di Sandro Botticelli, in particolare “La Primavera”.

La figura botticelliana della ninfa Cloris che si trasforma in Flora, personificazione della stessa primavera, rappresentata come una donna dallo splendido abito fiorito, mi ha colpito molto. In lei ho tratteggiato la mia idea di donna di oggi, con le sue fragilità e paure, insicurezze e vulnerabilità, impegnata quotidianamente alla conquista del proprio “Io femminile”, della sua completezza e sicurezza, che raggiunge attraverso una mimesi con la natura. Per la collezione autunno-inverno 2016/2017 il mio viaggio creativo è partito da Toulouse-Lautrec e dalla “febbre orientale” che, verso il 1860, si diffuse in Europa. Il “giapponismo”, ovvero gli influssi che il mondo asiatico esercitava sull’arte e sulla cultura europea, sono entrati nella mia mente come un motivo ridondante. Mi sono appassionata a questa cultura, ne ho approfondito i temi, forme e applicazioni, ne ho studiato colori e linee, i rituali e le gestualità del corpo, il simbolismo di animali e piante. Mi sono concentrata sulla figura affascinante della Geisha, come mia nuova musa ispiratrice, icona di femminilità, bellezza e unicità.

Quanto è importante il Made In Italy e il fattore “italianità” per il marchio Gretel Zanotti?

Il marchio Gretel Zanotti è totalmente “Made in Italy”, il fattore “italianità” è fondamentale per la nostra azienda. È indiscutibile la qualità degli artigiani e dei materiali italiani, considerata l’eccellenza nel mondo della moda. Amo la mia terra e tutto ciò che quotidianamente mi trasmette. L’Italia è una fonte inesauribile di ispirazione , un luogo di grandezza ed eleganza, dove l’importanza dello stile permea ogni aspetto della vita . Il segreto è “La Bella Figura” – una filosofia culturale che è radicata nel profondo della psiche italiana . La Bella Figura influenza l’arte , l’architettura , il design , anche l’etiquette ; tutto, dal taglio di un abito , alla progettazione di una macchina.

Le sue creazioni parlano di arte. Secondo lei, la moda può essere considerata un’arte?

La moda è sicuramente una forma d’arte. Chi crea arte mette a nudo la sua anima, crea un qualcosa di estremamente personale ed intimo, esternando le proprie emozioni. La moda è il mio sistema di fare arte. Essa mi permette di far emergere al meglio la mia personalità, di raffigurare la “mia” realtà e ciò che mi circonda. Volevo diventare restauratrice di dipinti e il mio percorso di studi era tutto indirizzato verso quell’obiettivo. Mi resi conto che il mio amore non era verso il restauro ma verso la moda, l’arte e la sua storia. Una sera discutendo in famiglia fui incoraggiata a mollare tutto per vivere il mio sogno, la moda.

Raffaella Celentano