greccio
20 Dicembre 2018   •   Carolina Attanasio

Greccio: il borgo di Natale con il presepe più bello

«Il Natale all’ennesima potenza lo trovate a Greccio, il borgo dove San Francesco ha ricreato il primo presepe della storia. L’atmosfera è quella del 1200, la bellezza senza tempo, il Natale piove qui ogni anno in tutto il suo spirito vero. Fateci un salto con noi»

Greccio non è un borgo qualunque, per quanto di borghi anonimi in Italia ce ne siano davvero pochi. Considerato uno dei Borghi più belli d’Italia, ogni anno questo paese si trasforma nel Borgo di Natale per eccellenza, e a ragion veduta. Proprio qui, nel 1223, quello che sarebbe poi diventato San Francesco d’Assisi rievocò per la prima volta la nascita di Cristo col primo Presepe mai creato. Da qui, è storia: il piccolo paesino laziale, in provincia di Rieti, è diventato il simbolo indiscusso dello spirito religioso del Natale e, di diritto, il borgo che più rappresenta le Feste di dicembre.

A partire dal 24 novembre e fino al 6 gennaio, Greccio è luogo di mercatini, villaggi a tema, percorsi d’arte e presepi viventi. Nel borgo è presente anche il Museo internazionale del presepe, dove sono presenti rappresentazioni della natività da ogni cultura. Se lo spirito del Natale si è impossessato di voi, approfittate delle feste per fare un salto in questo borgo favoloso, che ha tanto da offrire anche oltre la spiritualità. Intanto, venite con noi.

Greccio: il centro storico

Considerato uno dei luoghi più pittoreschi della Valle Reatina, Greccio è un borgo medievale, che conserva in parte la sua antica struttura, tipica del castrum. Il Castello del XI secolo è ancora visibile nei suoi resti. Come per molti borghi, anche per Greccio la parte più caratterizzante è costituita dalla bella chiesa cinquecentesca di San Michele Arcangelo, restaurata dopo il 1799 è strabordante di opere straordinarie. Accanto, la Torre campanaria si eleva, dal 1600, sui resti di due delle sei torri precedenti, che sorgevano a presidio della cinta muraria.  Ai piedi del borgo, un’altra piccola chiesa, Santa Maria del Giglio, domina la piccola piazzetta, con le sue decorazioni barocche.

Greccio: cosa fare nel periodo di Natale

Intanto, perdetevi allegramente nei mercatini – ormai di tradizione ventennale – e nell’atmosfera “che più Natale non si può” di Greccio. Senza bisogno di spingervi in Lapponia, a Greccio trovate un vero e proprio Villaggio di Natale, con un angolo dedicato ai più piccoli, un piccolo bosco con tanto di Babbo Natale, giochi e attività pensate per i bambini. Il Presepe, la grande tradizione locale, non è solo museale ma anche vivente, in una rievocazione che ricorda i tempi del Santo: un vero e proprio studio scenografico dà vita a un allestimento che rappresenta il borgo così come appariva nel 1200, circondato da un impianto semicircolare di posti a sedere, così da godersi a pieno la rappresentazione, degna di una scena teatrale. La tradizione del Presepe dà vita a una galleria d’arte a cielo aperto, nel dedalo di vicoli del centro storico, che si riempie di artisti, come quelli del “parco dei madonnari”, circa 30 artisti del gessetto che ogni anno animano la zona del Museo del presepe.

Greccio: i dintorni

Qui San Francesco ha eretto uno dei quattro santuari della Valle Santa e, sempre qui, istituì il primo Presepe della storia, oggi ricordato dalla roccia sotto l’altare, dove il Santo depose il simulacro di Gesù. Il territorio circostante è ben conosciuto per molti elementi di interesse paesaggistico, come il caratteristico bosco e sottobosco e il grande patrimonio idrologico costituito dalle importanti sorgenti montane. In questo contesto si snoda una rete sentieristica di 20 km, che vi porta al rifugio Cappelletta, a 1200 metri, il primo luogo dove soggiornò San Francesco una volta arrivato a Greccio. Poco più su, a 1209 metri, dalla Fonte Lupetta sgorga un’acqua minerale dalle grandi capacità terapeutiche.

 

Carolina Attanasio