gibellina photoroad
22 Luglio 2019   •   Carolina Attanasio

Gibellina Photoroad, il primo festival open-air D’Italia

«Torna, dal 26 luglio al 31 agosto, Gibellina Photoroad, il festival che anima il borgo siciliano con artisti provenienti da tutt’Europa, e non solo»

Installazioni fotografiche di grande formato, mostre outdoor, talk e proiezioni in una città che è uno dei più grandi musei d’arte contemporanea “a cielo aperto” del mondo. È il Gibellina PhotoRoad, il primo e unico festival di fotografia “open air e site-specific d’Italia, organizzato dall’Associazione culturale On Image e co-organizzato dalla Fondazione Orestiadi, con la direzione artistica di Arianna Catania e il patrocinio del Comune di Gibellina, Main Partner Festival Images Vevey.

Gibellina PhotoRoad è un’eccezionale occasione per ammirare alcuni fra i lavori fotografici più interessanti degli ultimi anni, presentati nello spazio urbano con visionari e innovativi allestimenti “all’aperto”, alla ricerca di nuove interazioni con il pubblico. Forte del successo della prima edizione, Gibellina PhotoRoad torna quest’anno con un nuovo e più ricco programma che, per oltre un mese, porterà nella cittadina trapanese i grandi autori del mondo della fotografia, accanto a giovani emergenti del panorama internazionale.

Finzioni

Il tema di questa edizione è “Finzioni”. Una dialettica, quella tra realtà e finzione, che da sempre è il fondamento stesso di tutte le arti. Dalla caverna di Platone fino al postmoderno, è sempre la realtà che offre spunti per alimentare la fantasia. Ma a sua volta è la fantasia – la cultura dell’uomo – che forma e trasforma la realtà, e la rende uguale a se stessa.

«Tra tutte le arti la fotografia è la prima a usare la realtà come irrinunciabile materia prima, eppure anch’essa, lo strumento tecnico nato per riprodurre gli occhi in perfetta copia, è una finzione: si inserisce negli angoli più nascosti del tangibile per renderlo talmente vero da sembrare irreale. D’altronde, chi l’ha detto che ciò che i nostri occhi vedono sia la realtà? La fotografia contemporanea, ormai molto lontana dall’essere considerata mera rappresentazione del reale, in questo è assoluta protagonista perché scompone la realtà: rielabora il passato immaginando il futuro, e crea tracce di un’anti-realtà, o meglio di mille realtà altre possibili, tutto vere e false allo stesso tempo», spiega Arianna Catania, direttore artistico del Gibellina PhotoRoad. Sono oltre trenta, provenienti da diversi Paesi europei ed extraeuropei, gli artisti del fitto programma del Gibellina PhotoRoad 2019.

Un gigantesco selfie

Attesissimo il ritorno in Sicilia, dopo l’anteprima dello scorso anno, di Joan Fontcuberta. Fotografo e teorico dell’immagine, Fontcuberta presenterà a Gibellina un immenso murales composto da 6075 mattonelle di immagini, selfie, foto di vacanze, feste e viaggi inviate dai cittadini gibellinesi all’artista che le ha poi ricomposte per formarne un’immagine unica. La gigantesca opera collettiva permanente (13metri per 3,5) dal titolo “Gibellina Selfie – lo sguardo di tre generazioni”, sarà il più grande foto-mosaico murale di Fontcuberta al mondo, e verrà donato alla città, convertendosi in un’icona della stessa Gibellina.

Pietro Consagra e l’astrattismo italiano

La forte presenza dei grandi artisti al Festival, non soltanto in ambito fotografico, è testimoniata anche dall’omaggio a Pietro Consagra, scultore tra i più prestigiosi esponenti dell’astrattismo italiano. Artefice della monumentale Porta del Belice, una grande stella alta 24 metri in acciaio inox che accoglie i visitatori all’ingresso di Gibellina, Consagra è anche il progettista del Teatro che porta in suo nome, rimasta l’opera incompiuta più mastodontica in questa parte di Sicilia occidentale. Per l’occasione, il Teatro  ospiterà una mostra dedicata al suo stesso progettista.

Progetti speciali e concorsi aperti al Gibellina PhotoRoad

Un progetto speciale, in cui la fotografia la fotografia interagisce col video, sarà il Video Mapping “Ferox, what does IEMS hide to humanity?” dell’artista svizzero Nicolas Polli. Durante la serata di apertura del festival, il 26 luglio, sull’abside della Chiesa Madre, la grande sfera bianca, Polli presenta al pubblico un video di YouTube mixato dall’artista con vedute aeree del pianeta Ferox in un mix tra teoria del complotto e immagini mai viste.  Due i concorsi aperti: Call For An Open Air Installation, con cui si vince la produzione di un’installazione/mostra “all’aperto” durante il festival Gibellina PhotoRoad fino a un max di 2.500 € e Call For Projects, dove si può vincere una residenza a Gibellina nel 2020, una mostra in collezione permanente presso la Fondazione Orestiadi nel 2020, una pubblicazione su YET magazine, una proiezione durante le giornate di apertura del festival, l’ingresso nella collezione permanente “sezione fotografia” della Fondazione Orestiadi.

Carolina Attanasio