giardini la mortella
19 Settembre 2018   •   Redazione

Giardini La Mortella: un’oasi verde nel cuore di Ischia

«Creato dall’idea di Susana Walton e di suo marito Sir William Walton, i giardini La Mortella sorgono nel cuore di Ischia e si estendono su una superficie di 3 ettari, ospitando piante provenienti da tutto il pianeta. Andiamo a scoprire nel dettaglio la storia e i luoghi da non perdere…»

Susana nasce in Argentina e lavora presso il Consolato Britannico di Buenos Aires. Nel 1948, ad appena 22 anni, la fanciulla si innamora del celebre musicista britannico William Walton, 24 anni più grande di lei. È un amore a prima vista che decidono di coronare in Italia, in particolare nella bellissima cittadina di Forio d’Ischia, una località che si erge su una montagna e si affaccia sul mare. Scelsero di acquistare un terreno incastonato in una roccia rachitica e di progettarvi un giardino, grazie all’aiuto del celebre architetto Russel Page, che aveva valutato positivamente questo spazio. Dopo 10 anni di duro lavoro, ecco che i due coniugi riuscirono a trasformare i giardini La Mortella in un luogo incantevole, uno dei siti più visitati d’Italia.

giardini la mortella

Giardino in collina

Il giardino si apre dalla cima della collina dove, appena ci addentriamo, possiamo ammirare la Glorieta, una pergola coperta da rampicanti, passiflore e gelsomini, circondata da un fiumiciattolo di sassi blu che crea un effetto cromatico molto particolare. Seguendo il percorso di visita, troviamo la suggestiva Cascata del coccodrillo, che ospita numerosissime piante acquatiche come le ninfee tropicali e rustiche, oppure i fiori di loto Nelumbo nucifera, con le sue varietà sia a fiore doppio che nane.

Salendo in cima alla collina troviamo il celebre Tempio del Sole, un’antica cisterna di acqua piovana riconvertita per l’irrigazione con citazioni che richiamano antichi luoghi di culto dediti al Dio Apollo ed altre divinità sacre alle arti, scienze, musica e natura. Dalla “stanza della nascita” fino a quella che rappresenta la fine della vita mortale, emerge il bassorilievo della Sibilla cumana che simboleggia la morte e la successiva rinascita. Non lontano dal tempietto, si trova uno dei posti più suggestivi dei giardini La Mortella: la cosiddetta Roccia di William, che custodisce le ceneri del maestro.

Giardino a valle

Il giardino a valle è un percorso a forma di L, arricchito con diverse fontane, progettate e inserite in periodi diversi. Tra gli alberi che qui fanno da padroni vediamo i Ginkgo Biloba, un lontano parente delle conifere che fu ritrovato in Cina nel XVIII secolo; i Liriodendron tulipifera, alberi alti circa venti metri che producono fiori gialli simili a tulipani; a seguire diversi tipi di magnolia. In questa zona, il luogo che vi colpirà maggiormente sarà la Victoria House, la regina indiscussa delle ninfee. Le sue enormi foglie rotonde possono raggiungere in natura i due metri e mezzo di diametro e galleggiano grazie alle robuste nervature; i fiori profumatissimi che circondano lo stagno cambiano sesso e colore in una sola notte: la donna sboccia all’imbrunire e resta aperta fino alla tarda mattinata del giorno seguente, l’uomo si riapre nel tardo pomeriggio con i petali mutati in rosso porpora.

Sala Thai

Immerso in uno stagno con piante di loto, questo tempietto orientale di origine thailandese è assolutamente imperdibile: un luogo di quiete e meditazione isolato dal resto del mondo, immerso nel verde e circondato da Aceri giapponesi e da Hedychium coronarium, fiori bianchi molto profumati.

Teatro Greco

In onore di Sir William Walton, all’interno dei giardini La Mortella è stato costruito un teatro che si affaccia sul pendio della collina e ospita ogni settimana concerti di musica sinfonica all’aperto. I muri in pietra e rocce naturali garantiscono un’ottima acustica e contribuiscono a rendere l’atmosfera ancora più unica e magica.

Insomma se avete voglia di farvi travolgere da questa sinfonia floreale, i giardini La Mortella sapranno come ripercorrere la storia di un amore destinato a durare per l’eternità.

Maria Giulia Gozzi