Giacomo Carini
20 Ottobre 2017   •   Snap Italy

Giacomo Carini: «Il nuoto è tenacia e forza di volontà»

«Non mi pongo più obiettivi inderogabili. Punto solo a dare il massimo fino alla fine.» – Giacomo Carini

Questa settimana la rubrica di Snap Italy si occupa di un giovanissimo atleta che ha saputo far suo uno stile di nuoto nel quale l’Italia non ha mai avuto ottimi risultati: la farfalla. Lo sportivo di cui parliamo è il ventenne piacentino Giacomo Carini (FB) . La sua nuotata compatta e veloce gli ha permesso di entrare a far parte delle Fiamme Gialle ed ha permesso ai tecnici nazionali di sperare in obiettivi concreti e forti.

Leggete cosa ci ha raccontato.

Cosa rappresenta per te il nuoto?
Inizialmente il nuoto era soltanto un hobby da svolgersi i pomeriggi dopo le scuole elementari. Poi ho creduto sempre di più in questa passione fino al giorno in cui ho capito che poteva diventare una vera e propria professione. Per me questo non è un semplice sport ma è la mia l’occasione per esprimere quello che ho dentro e per far valere le mie potenzialità. È qualcosa che sa regalarmi continue soddisfazioni.

Che rapporto c’è tra te e il tecnico Giovanni Ponzanibbio?
È un rapporto estremamente costruttivo che ha portato solo a cose positive. C’è fiducia e sintonia, tutto ciò di cui ho bisogno per andare forte. So che crede in me e so anche che un giorno lo renderò orgoglioso come mai ho fatto prima.

Quale competizione ti è rimasta più a mente?
Sicuramente la mia prima nazionale giovanile in Olanda agli EYOF, dove ho vinto la prima medaglia internazionale. Ma anche l’Olimpiade giovanile nel 2014 e la prima Nazionale assoluta a Londra 2016 sono rimaste ben impresse nella mia memoria. Diciamo che, in generale, ricordo con grande emozione tutte le esperienze che mi hanno portato in risalto, dove sono riuscito a dare il meglio di me.

Giacomo Carini nuoto

Racconta l’ultima competizione di Giacomo Carini.
La mia ultima esperienza sono i Mondiali di Budapest. Sono stati molto emozionanti, forse addirittura un po’ troppo! L’atmosfera che si respirava era delle migliori e il fantastico gruppo ha coronato il tutto. Mi è dispiaciuto soltanto non fare quanto mi aspettavo, ma il nuoto è anche questo. È stata comunque un’esperienza assolutamente memorabile.

Come sei nella vita fuori dall’acqua?
Mi sento un ragazzo che può essere definito normale e che ama passare il tempo con gli amici, la fidanzata e la famiglia. Seppur semplici, sono proprio queste le cose che mi mancano di più quando sono via per gare o per allenamenti all’estero.

Giacomo Carini

Chi è il tuo idolo sportivo?
Il mio idolo indiscusso è Michael Phelps. In assoluto, è il campione che più stimo e che ho sempre seguito fin da bambino. Un mio sogno sarebbe stato quello gareggiare con lui, ma dato il suo ritiro non sono più sicuro che ciò potrà accadere. Visto il grande campione che è, però, nulla vieta che possa sorprendere tutti con un ritorno in vasca.

Quali sono gli obiettivi per i prossimi impegni sportivi?
I miei prossimi impegni sportivi sono i campionati di vasca corta a Riccione che faranno anche da qualifiche per i campionati europei di vasca corta a Copenaghen che si terranno poi a fine dicembre. L’esperienza ungherese mi ha insegnato che non devo pormi obiettivi troppo inderogabili. Quindi per ora punto solo a dare il massimo fino alla fine. Come poi faccio in ogni gara.

Cosa consiglia Giacomo Carini ai futuri nuotatori?
Ai piccoli nuotatori consiglio di non prendere come impossibile la possibilità di trasformare questo sport in un lavoro perchè la svolta può aspettarti dietro l’ultimo angolo. Basta solo avere tenacia e forza di volontà per prenderla dal verso giusto.

Giacomo Carini

Foto:  https://www.facebook.com/giacomo.carini1

Chiara Famooss