garden design
28 Agosto 2019   •   Anita Atzori

Garden Design, chi sono i professionisti italiani più famosi?

«La nuova frontiera del verde si chiama garden design. La progettazione di parchi e giardini che attira migliaia di architetti e designer italiani. Ma chi sono i più rinomati?»

Tra le professioni in ascesa del mercato italiano e più nello specifico della progettazione ambientale quello del garden design è un campo totalmente nuovo per il settore Made in Italy, ma già ampiamente esplorato da alcuni ingegneri e architetti, che hanno saputo valorizzare la decorazione ornamentale tanto quella dell’interior design. E se fino a qualche anno fa il compito di creare, ripristinare e rivoluzionare uno spazio verde era compito del semplice giardiniere, ora questa mission è stata trasformata in un vero e proprio lavoro creativo e manageriale. Potremmo dunque dire che il garden design è a tutti gli effetti una branca importantissima dell’architettura e del disegn moderno, tanto da attrarre a sé l’interesse di giovani, professionisti e cultori del verde da ogni parte del mondo. In Italia per svolgere questa professione è necessario però compiere determinati studi ed affidarsi a scuole rinomate, la maggior parte delle volte private. Questo per spiegare quanto un garden designer non sia esattamente un giardiniere professionista ma un esperto di architettura, ingegneria e botanica che ha saputo fare di queste conoscenze un mix così originale da dare vita ad un mestiere totalmente nuovo. Come prepararsi? Beh, sicuramente optando per un buon corso di studi. L’Italian Design Institute (IDI) propone un master in Garden Design atto a completare le conoscenze base di chi già in passato si è interfacciato col mondo del design e dell’architettura. La formazione, scandita da periodi di teoria e sperimentazioni sul campo, rivelano come questo lavoro sia una responsabilità imponente nei confronti delle persone e dell’ambiente. Gestire gli spazi, risolvere le criticità peculiari e sfruttare al meglio il budget a disposizione sono solo alcune delle caratteristiche a cui il garden designer deve far fronte per proporre soluzioni geniali e innovative. Concetti come prospettiva, misurazione e progettazione sono solo alcuni dei punti cardine dell’attività connessa al garden design; eppure dietro tutto ciò non bisogna tralasciare l’amore viscerale per la natura. Se non ami realmente la natura difficilmente puoi capire a pieno il valore del garden design.

Il Bosco Verticale di Boeri

Il garden designer lavora su commissione sia per enti pubblici che privati, sia per aree verdi estese che per spazi ristretti come terrazzi e palazzi. A tal proposito vi ricordiamo la magnifica opera del Bosco Verticale di Milano, condotta e progettata dal magnifico Stefano Boeri. Si tratta di due palazzi residenziali a torre inaugurati nel 2014 la cui peculiarità è la presenza di più di duemila essenze arboree, tra arbusti e alberi ad alto fusto, distribuite sui prospetti. Si tratta di un ambizioso progetto di riforestazione metropolitana che attraverso la densificazione verticale del verde si propone di incrementare la biodiversità vegetale e animale del capoluogo lombardo, che negli ultimi tempi è andata a calare in modo preoccupante. Nel 2015 il Bosco Verticale si è aggiudicato il premio come “grattacielo più bello e innovativo del mondo”,secondo una classificazione del Council on Tall Buildings and Urban Habitat.

Il Garden Design secondo Stefano Assogna

Il numero di professionisti del garden design cresce anno dopo anno, ma tra questi c’è chi già da tanto tempo si è fatto notare per la sua grande creatività e perseveranza. Stefano Assogna è un vero e proprio guru del verde, uno che ha coltivato la sua passione sin dal 2010, quando ha iniziato il suo percorso didattico e lavorativo presso la Scuola Agraria del Parco di Monza. Lavorare come giardiniere è stato per lui un valore aggiunto, un modo per toccare con mano – prima ancora di studiare – la natura e tutte le sue sfaccettature. La partecipazione a masterclass, workshop e seminari fanno poi della sua formazione un bagaglio qualificato e certificato dai migliori paesaggisti a livello mondiale. La filosofia o meglio la chiave di garden design adottata da Stefano è quella della sostenibilità più pura. Creare un giardino con Stefano significa riportare in auge la vera natura mediterranea con erbacee e graminacee perenni che vi permettono di ammirare fioriture prolungate e colori in continua mutazione. Gli interventi di manutenzione sono ridotti al minimo, questo per indurre il cliente ad amare la vegetazione nella sua rigogliosità, che molte volte combacia con l’imponenza. I giardini di Stefano sono campi profumati di lavanda, cespugli di lentisco e ginestra odorosa e prati erbosi immensi. Un quadro di colori caldi e avvolgenti adatti alla nostra penisola.

 

Galli & Ciarapica

Altro studio di garden design rinomato nel panorama italiano è quello di Edoardo Galli, che inizia la sua avventura paesaggistica nel 1995 mettendo in piedi col suo collega Maurizio Ciarapica lo Studio Vegetazione e Paesaggi. La scalata è stata lunga ma altrettanto soddisfacente, tante le collaborazioni e vittorie nel mondo del verde. Nel 2009 con la Federazione Italiana Nuoto ha progettato e realizzato le sistemazioni paesaggistiche per le strutture edilizie dei Mondiali di Nuoto del 2009. Nello stesso ambito ha progettato le sistemazioni esterne per il Palasport dell’EUR di Roma. Ma non dimentichiamo anche il suo supporto alle imprese e agli operatori, risultato di fondamentale importanza non solo da un punto di vista pratico, ma da una prospettiva teorica ricca di nozioni. Maurizio, uomo conosciuto in tutta Italia ed apprezzato per la sua immensa cultura e voglia di sperimentare, senza mai abbandonare le proprie radici. Dal 2001 collabora con Alessandro Troisi e il WWF Italia, organizzando numerose attività di volontariato per disabili e persone affette da handicap, offrendo percorsi sensoriali e didattici nelle aree verdi di Roma. Che dire se questo è garden design nel mondo ci vorrebbero più Edoardo Galli per tutti.

Anita Atzori