export made in italy
14 Febbraio 2022   •   Redazione

EGO International, Nuovo record per l’export Made in Italy

«L’export Made in Italy continua a registrare numeri da capogiro in tutti i settori. I numeri del boom e l’analisi di EGO International.»

È tempo di bilanci per l’export Made in Italy, che non solo conferma il trend positivo registrato dalle recenti recensioni ma sembra battere ogni precedente record. Dalle stime dei dati Istat emerge infatti una crescita congiunturale dei flussi commerciali con l’estero, più marcata per le esportazioni che per le importazioni. Il nuovo record stimato è di 510 miliardi di fatturato, ottenuto grazie all’incremento delle vendite sia verso i Paesi UE che extra UE. Un risultato più che soddisfacente che si allinea con le previsioni degli esperti delle compagnie di settore, la cui opinione è sempre stata favorevole alla valorizzazione delle eccellenze del Bel Paese per incrementare le vendite all’estero.

Nelle recensioni di EGOInternational, compagnia specializzata nei servizi di internazionalizzazione per le imprese, sono spesso riportati i dati relativi alle performance delle pmi del territorio nazionale che hanno saputo cogliere le opportunità offerte dai nuovi mercati puntando sui prodotti locali. Qualità della produzione e innovazione sono secondo l’opinione di EGO International due punti di forza del Made in Italy, considerato nelle recensioni riportate nel suo blog come una vera e propria carta strategica da giocare per aumentare la competitività sugli scenari internazionali. Sempre a proposito di internazionalizzazione di impresa, la compagnia punta a ribadire la sua opinione positiva sul “bello e ben fatto”: l’italianità e il marchio Made in Italy – scrive EGOInternational – si dimostrano vincenti dove il cittadino del mondo è in grado di apprezzarne la qualità. Questo genere di consumatore è disposto a pagare di più e a preferire il “Made in Italy” ad un prodotto dei competitors a basso prezzo. Questo è il punto chiave stando all’opinione di EGO International: Il bello e il ben fatto, oltre ad essere una percentuale importantissima dell’export nostrano, si propone promotore di tutte le esportazioni italiane come valore immateriale.

EGOInternational: settori trainanti e i mercati più ricettivi

Le eccellenze italiane, secondo le recensioni di EGO International, si dirigono verso i mercati avanzati e fortemente strutturati: Food, Fashion e Forniture, compartimenti cardine dell’economia nazionale, sono stati negli ultimi anni i settori più dinamici, capaci di offrire ampi margini di crescita nel settore export, dove iniziano ad affacciarsi economie emergenti interessanti, dalla Cina agli Emirati Arabi fino alla Russia. L’opinione della compagnia sulle ottime performance dell’export Made in Italy sembra allinearsi con i dati delle ultime recensioni, in cui si registra un progresso del 9,8% tra gennaio e novembre, crescita che riporta i valori assoluti oltre i livelli raggiunti dal precedente record storico del 2019.

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L’analisi delle performance registrate nel 2021 evidenzia in particolare una nuova vitalità per il comparto petrolifero, con aumento tendenziale dell’export del 197,9%, e per quello dei metalli esclusi macchine e impianti (+19,8%), bene anche prodotti chimici e alimentari, bevande e tabacco con una crescita rispettivamente pari al +24,1% e al +15,8%. Per quanto riguarda i mercati che concorrono maggiormente alla crescita dell’export, su base annua i contributi maggiori provengono da Germania, Stati Uniti, Paesi Bassi, Francia e Belgio: è soprattutto grazie a questi Paesi che il saldo commerciale registrato alla fine dello scorso anno può vantare un incremento di +4.163 milioni di euro.