donatella versace
29 Maggio 2019   •   Marialessia Sforza

Donatella Versace: 64 anni all’insegna dello stile

«Il 2 Maggio Donatella Versace ha compiuto 64 anni. I successi, la gloria e i momenti difficili della regina della moda italiana»

Nata a Reggio Calabria il 2 Maggio 1955 sotto il segno del Toro, la celebre stilista italiana Donatella Versace, aveva quarantatré anni quando, dopo la tragica morte del fratello, il famoso stilista Gianni Versace, si è ritrovata a capo di uno degli imperi della moda italiana. Oggi ne ha 64 e, nonostante il marchio sia stato venduto alla Capri Holdings Limited, l’obiettivo è sempre lo stesso: portare nel mondo la donna Versace, forte, elegante, sensuale, determinata e autoritaria. Quella stessa donna che suo fratello Gianni identificava in lei ogni qual volta realizzava le sue collezioni. Prima di quel tragico incidente lo stilista infatti aveva già affidato a Donatella la linea Versus Versace (incorporata poi nella linea Versace Jeans), cuore ribelle della maison della Medusa, proprio come l’anima di colei che diventerà in seguito l’icona di stile per eccellenza dello stesso marchio in tutto il mondo.

Al compianto Gianni Versace deve tutto: sua musa ispiratrice, sin da bambina è stata educata dal fratello all’arte del bello. Lo stilista con il suo amore per l’arte antica e per la moda in tutte le sue forme influenza da subito la sorella che diventa la sua personale modella e che addirittura, come lei stessa racconta, si ossigena i capelli per volere del fratello. Dopo la laurea in lingue e letterature straniere Donatella Versace segue l’amato Gianni a Firenze per frequentare le lezioni di moda e dare il via a quel legame che li avrebbe portati, nel giro di qualche anno, a dominare fianco a fianco il fashion system.

La costruzione dell’impero Versace

Quando Gianni Versace negli anni ’70 decide di trasferirsi a Milano iniziando ad imporre la sua firma sulle prime collezioni, Donatella anche questa volta, non gli lascia la mano. Sarà lei ad occuparsi delle pubbliche relazioni e dell’immagine del brand di famiglia, mentre le redini del ramo finanziario saranno prese dall’altro fratello, Santo Versace. Sin da subito Donatella si colloca nel mondo “patinato” come una donna che ha grande fiuto per gli affari, puntando non solo sul suo personale stile ma, soprattutto, collocando il marchio Versace nell’universo dello star system. È infatti sua l’intuizione di associare il brand della Medusa ai nomi di celebrity, in particolar modo del mondo della musica, come quello di Madonna, Elton John e Sting che portano il marchio ad imporsi anche negli Stati Uniti d’America dove Versace diventa sinonimo di italianità, stile ed eleganza.

Ed è così che Donatella passa ben presto dall’essere musa ispiratrice a partner in crime del grande genio Gianni Versace, simbolo intransigente del suo stile e al centro dell’attenzione mediatica con i suoi lunghi capelli biondi stirati, i tacchi alti e sempre pronta a far da spalla e da suggeritrice all’amato fratello. Da Via della Spiga alla Fifth Avenue i fratelli Versace conquistano le passerelle di tutto il mondo in un’escalation senza freni, con collezioni all’avanguardia e che rimarranno indimenticabili nel tempo. Le sfilate organizzate diventano eventi mondiali dove bellezza, glamour e lusso si manifestano negli abiti prodotti dalla mente di Gianni e indossati dalle super top-model, che proprio grazie a Versace diventano un mito rimasto impresso nell’immaginario collettivo internazionale. Da Linda Evangelista a Naomi Campbell, per arrivare a Carla Bruni, Cindy Crawford e Kate Moss. È in questi anni che Donatella Versace conosce il modello Paul Beck, che diventerà presto suo marito. Dalla loro unione nascerà dapprima, nel 1986, Allegra a cui Gianni lascerà tutta la sua quota ( il 50%) del suo impero della moda e nel 1989, nascerà il secondogenito Daniel.

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Donatella alla guida di Versace

È la mattina del 15 Luglio 1997 quando Gianni Versace viene assassinato sulle scale della sua villa a Miami Beach, in Florida. Quel fatidico evento si abbatte sul mondo intero, ma, soprattutto su Donatella che disperata e disorientata inizia ad avere problemi di ogni tipo. Il peso delle responsabilità sembra schiacciarla, i conti della maison virano vertiginosamente verso il rosso, il destino della casa di moda più in voga al tempo sembra essere segnato.

«Quando mio fratello è stato ucciso, ho avuto gli occhi di tutto il mondo addosso e il 99% di loro ha pensato che non avrei provato. E forse ho pensato la stessa cosa, in un primo momento. Mio fratello era il re, e tutto il mio mondo mi era caduto addosso.»

La vita l’aveva messa alla prova ma Donatella grazie al suo istinto, la sua forza e la sua tenacia in pochi anni è riuscita a rialzarsi e nel 2004, dopo essersi liberata dalle dipendenze in un centro di rehab, ha riportato i conti dell’azienda della Medusa in salute. La madrina della moda italiana ha ripreso così in mano le redini del brand al meglio, trovando nella fiducia in se stessa il punto di svolta che le ha consentito di uscire da quel periodo buio e di permettere al sogno di quel bambino che voleva fare lo stilista, di andare oltre la sua morte. A 22 anni dalla scomparsa di Gianni Versace, Donatella colleziona successi continuando a legare il nome del marchio ad artisti di fama internazionale. Come dimenticare il famoso abito jungle che nel 2000  disegna per Jennifer Lopez in occasione dei Grammy Awards e che divenne una vera e propria ossessione collettiva tanto da spingere Google a creare una sezione immagini apposita.

O ancora, realizza abiti per Lady Gaga a cui concede anche le creazioni dell’archivio storico di Gianni Versace e l’artista ricambia dedicando alla stilista italiana una canzone dal titolo Donatella, all’interno dell’album Artpop del 2013, oltre ad un verso di Cake like Lady Gaga.  A 64 anni Donatella Versace ha mantenuto nel tempo le sue caratteristiche peculiari godendo di una popolarità clamorosa e, dopo un percorso nel mondo della moda fatto di successi e momenti di debolezza, si conferma oggi madrina di stile ed eleganza, dalla personalità glam rock e alla guida di un’azienda simbolo dell’eccellenza della moda italiana nel mondo.

Marialessia Sforza