Disabilità in azienda: come le aziende possono diventare più inclusive
«Dalla sensibilizzazione alla tecnologia, senza dimenticare la promozione della diversità, ecco come le imprese dovrebbero affrontare la disabilità in azienda.»
In un mondo sempre più attento verso l’universo DE&I (Diversity, Equity & Inclusion) é necessario che tutti facciano la loro parte, soprattutto per quel che riguarda il lavoro, che dovrebbero essere un diritto di tutti. A questo proposito è giusto sottolineare come le imprese possano e debbano diventare più inclusive nei confronti delle persone affette da disabilità, dimostrando nei loro confronti la sensibilità necessaria. Un passo deciso e decisivo che si coniuga nell’adozione di una serie di politiche e azioni concrete in grado di promuovere sul luogo di lavoro le diversità e l’equità. Per questo motivo, pur consapevoli che ogni azienda possa avere necessità diverse, abbiamo stilato qualche buona norma che consenta di vedere la disabilità in azienda non più come un problema ma come un’opportunità.
Tecnologie e luoghi accessibili
Partiamo con un aspetto ovvio ma tutt’altro che scontato, anche perché quello legato all’accessibilità dei luoghi di lavoro resta un tema molto centrale e spesso sottovalutato. Al contrario, per permettere la totale inclusione e non dare a nessuno la sensazione di sentirsi diverso, è necessario assicurarsi che l’ambiente di lavoro sia accessibile anche per le persone con disabilità. A questo proposito ci sono standard che gli edifici devono garantire, fornendo a tutti i dipendenti spazi di lavoro adeguati e attrezzature adatte alle esigenze di ognuno. Spostando l’attenzione sulle attrezzature il passo successivo riguarda le tecnologie, una volta di più alleate preziosissimo nel raggiungimento di una totale inclusività. Per cui attenzione agli strumenti informatici, declinati in modo tale che rappresentino un supporto e non un’ulteriore barriera. In quest’ottica è necessario fornire software e hardware dotati di particolari funzionalità di assistenza, assicurandosi allo stesso tempo che i siti web e le applicazioni siano accessibili. Last but not least attenzione anche ai trasporti: essere in possesso di veicoli adatti al trasporto di sedie a rotelle è un plus notevole, che rende la disabilità in azienda un filo meno penalizzante.
Disabilità in azienda: sensibilizzazione e formazione
Oltre a mettere in atto azioni concrete, in grado di fornire risultati tangibili, è necessario pensare all’azienda in modo diverso, soprattutto dal punto di vista educativo. Ciò si tramuta in percorsi formativi aperti a tutti i dipendenti, in cui si sottolinea l’importanza dell’inclusione e grazie ai quali sensibilizzare ognuno verso le diverse disabilità. Così facendo si riducono stereotipi e pregiudizi, favorendo al tempo stesso la coesione dei gruppi di lavoro e il senso di appartenenza di tutti i dipendenti. Altrettanto importante è rivedere per intero le politiche aziendali, garantendo la giusta rappresentanza alle persone con disabilità. In quest’ottica rientrano particolari politiche di assunzione e promozione, che tengano conto della diversità e che siano in grado di rispettarla.
Mentoring, monitoraggio e comunicazione aperta
Altro aspetto determinante per ciò che concerne la disabilità in azienda riguarda il supporto da un punto di vista meno burocratico e più improntato alla socialità. Per cui è consigliabile creare programmi di mentoring o di supporto tra colleghi, che permettano alle persone con disabilità di sentirsi accettati e parte integrante di un gruppo. Così facendo viene sicuramente facilitata l’integrazione sul posto di lavoro, fornendo un’ulteriore spinta emotiva ai dipendenti. Restando alla percezione di quest’ultimi è bene monitorare il loro stato d’animo e il loro punti di vista raccogliendo feedback. La loro opinione, oltre a rappresentare un osservatorio piuttosto rilevante, dona all’azienda la possibilità di modificare la rotta nel caso l’inclusività venga meno. Più in generale creare un ambiente in cui i dipendenti si sentano a proprio agio nel segnalare problemi o esprimere le proprie esigenze, così come l’ascolto attivo dell’azienda nei confronti dei dipendenti con disabilità.
La collaborazione con organizzazioni esterne, adeguatamente formate, e l’adozione di alcune di queste pratiche, modellate in base alla tipologia d’azienda, può non solo migliorare l’ambiente di lavoro per le persone con disabilità, ma anche arricchire l’azienda stessa, immersa a 360° in una diversità inclusiva, in grado di genere prospettive e competenze molto diverse. Del resto è di fondamentale importanza sentirsi uguali rivendicando la propria diversità, al mare, al parco e anche al lavoro.