Designer italiani: mille idee per migliorare la vostra casa
Disegnano, osano e soprattutto sognano ad occhi aperti, dando vita a creazioni fantastiche. Sono alcuni dei migliori designer italiani, in grado di dare nuova vita alle vostre case e, perché no, alle vostre idee!»
Lo vedete scritto un po’ ovunque e tante volte ve lo sarete chiesto: cos’è il Design? Si tratta di una parola inglese, che letteralmente significa “Progetto”, o meglio il progetto di una tendenza futura tenendo conto delle attitudini e mode del presente. Il Design è un’arte che unisce ingegneria, architettura, scienze umane, attenzione alle tecnologie e agli interessi dei singoli. È proprio per questa ragione che esistono diversi rami: design industriale, web design, graphic design e interior design. Tra i progetti e i progettisti più noti in questo ambito troviamo molti nomi provenienti dal Belpaese, designer italiani in grado di regalare una nuova vita a tutto ciò che vorrete. Che sia grazie a sedie, finestre, tappeti o progetti molto più complessi, questi artisti riescono in tutto, traformando in realtà i sogni di chi si affida a loro. Scopriamo di chi si tratta.
Matteo Thun
Classe 1952, Matteo Thun nasce a Bolzano e diventa un architetto e uno dei designer italiani di successo, tanto da vincere per tre volte il Premio Compasso D’oro (1987, 1989 e 1991). I suoi lavori sono principalmente architettonici e tra i più recenti troviamo, ultimata a Marzo 2015, una piscina su un’isola adiacente a Venezia, con vista su laguna e piazza S. Marco. Questa piscina si trova sul tetto del Resort JW Marriott ed è proprio su Resort ed Alberghi di lusso che molti dei lavori di Thun si concentrano. Altra prerogativa di Thun è quella di creare oggetti ed edifici ecosostenibili.
Riguardo il resort di Venezia, Thun afferma: «Il resort riflette lo spirito della laguna: acqua, lentezza e silenzio. […] Il lusso della proposta si propone attraverso una sottrazione che non crea rifiuti e che riconosce l’importanza di integrare gli edifici con il paesaggio». E oltre alla romantica Venezia, Thun ha lavorato anche nella capitale italiana: la residenza di lusso Ludus Magnus, con la sua struttura moderna, affaccia direttamente sul Colosseo. Ma il successo architettonico di Thun non finisce qui: alcune delle sue architetture si possono incontrare in Italia ma anche Germania, Cina, Svizzera, Spagna, Croazia, Dubai, Mosca, Francoforte e molti altri paesi e città. Per la Germania, ad esempio, non si può non citare la City Of Woods, costruita per la competizione Europea Beauty and Economy; mentre nelle Baleari incontreremo Thun a Palma de Mallorca, grazie al resort Villa Solitaire.
Gaetano Pesce
Laureato in architettura a Venezia e insegnante a Strasburgo, Pittsburgh, Milano, Hong Kong, Sao Paulo e New York City, i suoi trasferimenti e la sua attitudine alla globalizzazione gli hanno concesso una grande fama, tanto che vanta esposizioni permanenti al Centre Pompidou di Parigi, al MOMA di New York nonché al Metropolitan Museum e al Louvre. La sua arte comprende pittura, design e architettura, e tra le opere più curiose riconosciamo forse il Pescetrullo, un trullo…rivisitato. Su richiesta di personalizzare un trullo in disuso per renderlo una casa per le vacanze, infatti, Gaetano Pesce, uno dei più influenti designer italiani, ha modernizzato questa costruzione, modificando porte e finestre a mo’ di viso. Un naso come porta, due occhi-oblò come finestre, erbetta selvatica sul tetto come capelli e le aperture laterali per un piccolo sorriso. Gli interni sono spartani e i colori categorizzanti: nel trullo blu ci si dorme, nel rosa ci si vive. I bagni, invece, sono all’esterno.
In molti conosceranno le sette sedie e poltrone della Serie UP, dove ognuna è legata ad una parte del corpo umano: Up1, Up2, Up3 sono dei pouf con forma di globuli rossi di maggiori o minori dimensioni l’una dall’altra, mentre Up4 è l’equivalente delle prime tre poltrone, ma a due posti. Up7 ha invece la forma di un piede troncato. Infine, la Up6 può sembrare soltanto una sfera, ma è una sorta di embrione legato alla Donna Up5, che rappresenta la maternità, da un cordone ombelicale. Pesce mostra attraverso questa opera il suo femminismo, mostrando come la Up5 avvolga in maniera protettiva coi suoi seni e le sue cosce la persona che si siede, e allo stesso tempo sia costretta a sopportare il poggiapiedi Up6, palla al piede simbolo del peso che la donna è costretta a sopportare.
Fabio Novembre
Dalle poltrone alle sedie, il nome di Fabio Novembre va citato grazie a una delle sue maggiori opere, Nemo, parola latina che significa Nessuno. Nemo è proprio questo: una maschera, un viso perfetto ma senza espressione che serve a nascondere un’identità, come la persona che si siede al suo interno. Idea nata dal dipinto Un disegno è un’idea di Ponti unito al romanzo Uno, nessuno e centomila di Pirandello, questa sedia disponibile in più colori per usi esterni o interni di ispirazione antropomorfa come altre opere di Novembre, tra cui la sedie Him e Her, modellate rispettivamente su figure maschili e femminili o il divano Divina, con una figura anonima di donna adagiata sopra. Sicuramente tra i designer italiani più fantasiosi, accompagnato da quel non so che di misticismo che si confà solo ai più grandi.
Studio 65
La rinomata poltrona Marylin a forma di bocca, signore e signori, è Made in Italy. Era il 1965 quando un gruppo di studenti di Architettura creò lo Studio65, e nell’arco di pochi anni iniziarono a ricevere offerte di lavoro per arredamento d’interni e decorazione. Neo laureati, architetti, designer italiani ma soprattutto artisti: a creare la famigerata poltrona a forma di bocca prendendo spunto da un quadro di Salvador Dalì furono proprio i ragazzi di Studio 65. Uno dei creatori infatti si ispirò al Ritratto di Mae West, dove la bocca dell’attrice era disegnata come un divanetto e gli occhi come quadri. E così quella bocca sensuale divenne Marylin, in onore della bellissima bocca rossa di Marylin Monroe. Tra gli altri, i lavori della Studio 65 sono esposti alla Pinakothek der Moderne a Monaco (Germania), al Metropolitan Museum of Art di New York (USA), e al Museums of Fine Arts di Montreal (Canada).
Agostino Faravelli
Ultimo ma non meno importante tra i designer italiani, conoscerete seppur in modo indiretto Agostino Faravelli, l’ideatore della libreria ad albero. Questa libreria, in legno come la maggior parte dei suoi prodotti, è costituita da un tronco non troppo spesso e dai suoi rami, spogli, che hanno il ruolo di scaffali. Ancora con il legno, ancora per i libri, Faravelli ha realizzato la Libreria del musicista, una libreria accompagnata da una chiave di violino intagliata nel legno, sulla sinistra; o i mappamondi e planisferi, nonché gli appendiabiti a muro.
Moltissimi altri sono i Designer Italiani di successo: Ferruccio Laviani, con le sue lampade Bourgie, Gae Aulenti, italiana che, tra i suoi tanti progetti, ha ristrutturato il Palazzo Grassi a Venezia e il Museo d’Orsay a Parigi, o ancora il Museo Catalano a Barcellona; mentre i Fratelli Castiglioni possono vantare ben 14 Compassi D’oro. Infine Liviana Osti, giovanissima resa celebre per le sue caraffe Cuore, a forma di ventricolo destro e sinistro a riprodurre un cuore, o le classiche lampade del marchio Lampadesign, celeberrime e acquistabili anche online, per un prodotto tutto italiano. Lo sapevate?
Gloria Palladino