10 Maggio 2019   •   Marialessia Sforza

Daniel Roseberry: chi è il nuovo direttore creativo di Schiaparelli

«A pochi giorni dall’annuncio dell’uscita di Bertrand Guyon da Schiaparelli, la casa di moda del gruppo Tod’s svela il nome del nuovo direttore creativo, Daniel Roseberry»

Cambio della guardia nerlla maison Schiaparelli. Dopo l’annuncio del divorzio con Bertrand Guyon, la casa di moda fondata da Elsa Schiaparelli nel 1927, ha svelato il nome del nuovo direttore creativo: il texano Daniel Roseberry. Classe 1986, nato in Texas, Daniel Roseberry ha frequentato il Fashion Institute of Technology di New York per affiancare poi per più di 10 anni  Thom Browne (oggi parte del gruppo Zegna), a capo delle collezioni uomo e donna.

Una scelta mirata, quella della storica maison di Place Vendome, verso il designer americano che ormai da qualche giorno ha assunto l’incarico per tutte le collezioni, i progetti e l’immagine di Schiaparelli, dal 2006 controllata dal gruppo Tod’s di Diego Della Valle.

daniel roseberry

Instagram @danielroseberry

Una direzione artistica all’avanguardia

Un volto nuovo nel mondo della moda, poche le informazioni su di lui che si rivelano sui social. Un giovane talento innovativo che si fa strada nel fashion system, grazie alla sua visione creativa, audace e all’avanguardia perfettamente in linea con i canoni della stessa fondatrice della maison Schiaparelli.

Elsa Schiaparelli ha scritto pagine magiche della storia della moda: amante dell’arte e della letteratura ha fatto dei suoi abiti estrosi e provocatori, l’espressione di uno stile sovversivo alla realtà, surreale. Un non convenzionale patrimonio creativo quello della stilista romana: dalla straordinaria invenzione del rosa shocking, all’introduzione della zip fino alla geniale collaborazione con Salvador Dalì, per costruire un trademark inconfondibile ed eterno nel tempo. Ed è proprio questo il fil rouge che unisce Daniel Roseberry a Elsa Schiaparelli: il 33enne, colto, ricercato e non convenzionale è alla costante ricerca di idee e novità, di ispirazioni che nutrono la sua creatività. Dal profilo Instagram del designer texano si possono sbirciare i suoi riferimenti culturali e il suo immaginario estetico: disegni dalla mano veloce con il carboncino, foto ricordo in bianco e nero, quadri di Mirò e Delacroix e fotografie di Richard Avedon, il tutto intervallato da testimonianze di tanti anni di lavoro in Thom Browne.

daniel roseberry

Instagram @danielroseberry

Roseberry prende quindi il testimone nella maison, pietra miliare della storia della moda, riprendendo proprio da dove la Schiaparelli aveva lasciato 85 anni fa; quasi un sogno coronato per lui quello di collaborare con i talenti dell’atelier seguendo le tradizioni dell’haute couture in un connubio di novità e storicità, propri del dna del marchio.

Schiaparelli era maestra del moderno, il suo lavoro rifletteva il caos e la speranza dell’epoca turbolenta in cui viveva. Oggi ci troviamo a porci domande altrettanto grandi: come è l’arte? cos’è l’identità? come ci vestiamo per la fine del mondo? Schiaparelli rispose a queste domande con candore e humor, ma una delle sue più grandi eredità potrebbe essere il suo impegno per la fantasia, l’aver capito che abbiamo bisogno di fantasia in tempi complicati. Voglio offrire le mie risposte a queste domande e una fantasia – un sogno – che sia rilevante e necessario per oggi.

Ad accogliere con favore l’arrivo dello stilista texano alla maison Schiaparelli, anche Diego Della Valle, fondatore, CEO e presidente del gruppo Tod’s, che crede nella visione creativa, moderna e innovativa di Daniel Roseberry. Una visione che permetterà allo storico brand di sviluppare tutte le sue attività nel rispetto di un patrimonio unico che lo ha reso nel tempo un marchio rivoluzionario.

Marialessia Sforza