d mannosio
08 Luglio 2022   •   Redazione

D Mannosio, il giusto rimedio per la cistite

«Per combattere la cistite ed i fastidi ad essa legati un ottimo rimedio è rappresentato dal D Mannosio, zucchero semplice che protegge il nostro organismo.»

La cistite è un’infiammazione dell’apparato urinario, sono generalmente batteri presenti nell’intestino che trovando il modo di salire nell’uretra vanno a colonizzare, rivestendo con una maglia stretta tutta la parte interna della vescica. L’helicobacter è uno dei patogeni responsabili nella stragrande maggioranza dei casi dell’insorgere di questa patologia che di norma viene curata con antibiotici mirati. Eppure forse tutti non sanno che esiste il D Mannosio, uno zucchero semplice monosaccaride cugino lontano della saccarina che viene prodotto normalmente dal nostro organismo in piccolissima parte e che ha il dovere di impedire ai batteri proliferare in quella parte così delicata del nostro organismo.

Destro mannosio: rimedio efficace contro la cistite batterica

Il destro mannosio è una sostanza che come detto poc’anzi normalmente il nostro organismo autoproduce in piccolissime quantità per difendere l’intero apparato urinario, è uno zucchero semplice che si trova in natura, viene estratto dalla linfa di alberi come la betulla o il larice, ed è presente nei frutti rossi con maggiore concentrazione in particolare nel ribes rosso. Anche se la parola zucchero siamo abituati ad associarla a un alimento pericoloso, nel caso del D mannosio è stato dimostrato quanto sia importante nella difesa e il benessere della flora vaginale. Un recente studio ha analizzato le reazioni di donne affette da cistite, alcune sono state sottoposte all’assunzione di mannosio, altre hanno fatto la cura terapeutica con gli antibiotici mirati.

Quello che è emerso da questo studio su d mannosio e cistite è che le donne che sono state curate solo con antibiotico spesso hanno avuto recidive a differenza dei soggetti trattati con di mannosio che sono completamente guarite. Allora questo zucchero semplice ma portentoso non solo si è dimostrato essere efficace nel contrastare la malattia in essere ma ha dimostrato quanto sia importante per prevenire le possibili ricadute. Viene consigliato l’uso di questo importante integratore soprattutto per la prevenzione e la cura della cistite batterica e risulta efficace al novanta per cento contro il batterio dell’Escherichia coli. Purtroppo si contano diversi tipi di infiammazione; esistono cistiti causate da occlusioni che impediscono la normale fuoriuscita dell’urina, da virus e funghi.

La prima cosa da fare per chi soffre di questa patologia è identificare il tipo per intraprendere la cura più efficace, è importante comunque non prendere sottogamba il problema dato che questa malattia con il tempo se non curata a dovere si cronicizza e diventa difficile e sempre più complicato qualsiasi tipo di trattamento. Il D mannosio non ha controindicazioni, se non per intolleranza individuale, possono assumerlo grandi e piccoli, è ben supportato anche dai diabetici dato che, essendo uno zucchero semplice non viene assorbito dall’organismo, andando direttamente ad agire sulle parti interessate. Non si assimila, non fa male ai denti e non ingrassa, è totalmente privo di effetti collaterali. Le uniche controindicazioni che, specie nella prima fase di cura, sono state riscontrate dopo l’assunzione di questo zucchero sono dei leggeri e poco duraturi effetti indesiderati come il meteorismo e possibili episodi di diarrea di modesta entità.

Accade sovente in qualsiasi tipo di trattamento che e nelle prime fasi di disintossicazione l’organismo di debba preparare al cambiamento e per questo tende ad avere reazioni, magari le prime volte un organismo che non riesce a produrre da solo questo importante depuratore assimila una parte del d mannosio, scambiandolo per zucchero di saccarina che resta a fermentare nell’intestino, producendo questi lievi disturbi che se ne andranno con il proseguire della terapia. Per ogni scrupolo e in special modo per chi soffre di patologie legate ai reni è bene consultare il medico prima dell’assunzione di mannosio. Come abbiamo detto non ha controindicazioni ma mette a dura prova i reni facendoli lavorare a pieno regime, il medico potrà dare indicazioni sulle dosi da prendere per evitare un sovraccarico renale. Sarebbe importante una volta assunto il prodotto di trattenere per più tempo possibile l’urina in vescica, non sarà facile dato l’infiammazione, il d mannosio che comunque stimola il lavoro dei reni e l’abbondante acqua ma riuscire ad evitare di urinare almeno per un’ora permette alle particelle di mannosio di legare più batteri Escherichia coli catturandoli nella propria maglia e spingere fuori dall’uretra. Questo zucchero benefico non solo cattura avvolgendo a se la maglia fitta Escherichia coli colonizzatori della vescica e di tutto l’apparato urinario ma provvede affinché si crei una pellicola protettiva che impedisce ulteriori attacchi.

D- mannosio : consigli su come assumere l’integratore

Nelle fasi acute della malattia, ma anche nel trattamento preventivo, il d-mannosio deve essere ingerito a stomaco vuoto, lontano dai pasti per tre volte al giorno, in aggiunta ad abbondante acqua si trova in pillole e capsule entrambe naturali e ben assimilabili. il consiglio di bere almeno due litri di acqua al giorno in questi casi è più appropriato che mai, dato che bere tanto favorisce il ricircolo naturale dei liquidi portando via le tossine e depurando l’organismo ed agevola la corsa del d mannosio attraverso il corpo fino all’apparato urinario. Importante è non assimilare cibo nei sessanta minuti successivi dato che il mannosio impiega proprio questo tempo per raggiungere la vescica e iniziare il lavoro di pulizia e protezione contro i batteri invasori.

Il consiglio utile invece per contrastare l’acidità dell’urina, che accentua il bruciore sulle pareti dell’uretra e anche nella parte esterna è quello di assumere in aggiunta al D mannosio, un cucchiaio da caffè di bicarbonato di sodio disciolto in acqua per due volte al giorno; questo servirà a mitigare la forte acidità dovuta all’infiammazione. Inoltre sarebbe opportuno considerare di integrare nella dieta con alimenti dove reperire zinco o altre sostanze che creano sinergia benefica e rafforzando il sistema immunitario come l’echinacea o il reishi (il fungo che nasce sulla corteccia del castagno e della quercia chiamato dai giapponesi fungo dell’immortalità per le sue proprietà medicamentose). La costanza nel trattamento abbinata ad una vita sana, la ricerca di una dieta equilibrata e priva di eccessi farà sì che la cistite diventi un lontano ricordo.