Cosa vedere a Bolzano
24 Febbraio 2018   •   Snap Italy

Cosa vedere a Bolzano, l’itinerario per una gita perfetta

READ ME IN enEnglish

«Cosa vedere a Bolzano in un solo weekend? Oggi vi porteremo alla scoperta dei luoghi più belli e caratteristici del capoluogo del Trentino Alto Adige.»

La nostra gita comincia con una domanda: cosa vedere a Bolzano? Partiamo col dire che la cittadina è posizionata nella parte orientale delle Valli d’Isarco, Sarentina e dell’Adige; è collegata ai tre monti vicini tramite funivie: la funivia del Colle, che risale il Monte Pozza sino al Colle di Villa, quella del Renon, con arrivo a Soprabolzano, e quella di San Genesio, che raggiunge l’omonimo paese sull’altopiano del Salto.

«È opulenta, moderna. Ma la sua bellezza è gotica: le lunghe vie fiancheggiate di portici, abbellite non tanto da questa o quella costruzione, quanto dal movimento degli angoli e delle sporgenze, che crea fondali di teatro, giochi di luce.»
Guido Piovene

Allora dicevamo: cosa vedere a Bolzano? Partiamo con il Duomo di Bolzano, la chiesa più importante della città, dedicata a Santa Maria Assunta, sorge su tre chiese sovrapposte, mentre la torre del campanile è stato aggiunta solo nel 1517. Alta 65 metri, la torre, dal 2010 in poi, ogni sabato e domenica alle 11.00 inonda la città con l’eco di diverse melodie. Tornando al Duomo, nella navata sinistra è conservato l’epitaffio rinascimentale di Wilhelm III von Henneberg-Schleusingen. La lapide, commissionata allo scultore Erasmus Forster e scolpita a Gardolo, è stata posta nel Duomo intorno al 1495-1496. Inoltre, nel coro del Duomo, si trova la lapide tombale di Ranieri Giuseppe d’Asburgo-Lorena, viceré del Regno Lombardo-Veneto, morto a Bolzano nel 1853.

Proseguendo il nostro tour per sapere cosa vedere a Bolzano, arriviamo a Piazza delle Erbe, un mercato di frutta e verdura molto famoso, fondato nel lontano 1295; situato nel centro storico della città, ospita una targa che ricorda il soggiorno di Johann Wofgang Goethe, di Wolfgang Amadeus Mozart e dell’imperatore Giuseppe II. Al centro la Fontana del Nettuno, chiamata dai cittadine “oste della forchetta” per via del tridente che sostituì la gogna pubblica per i contadini.

Da qui si arriva direttamente sotto i Portici, che raccontano la storia della città a tutti quelli che hanno voglia di fare lunghe passeggiate negli oltre 300 metri pedonali pieni di centri commerciali e negozi per fare shopping. I locali che si incontrano durante la camminata erano tutte abitazioni o magazzini che ora sono diventati boutique, negozi o bar. Un’idea interessante per sapere cosa fare a Bolzano durante il tempo libere.

Cosa vedere a Bolzano, vuol dire anche cultura e arte, quindi arriviamo al Museo Archeologico di Bolzano, situato sempre nel centro storico della città, è famoso specialmente per le opere dedicate all’Uomo venuto dal ghiaccio, come nel caso di Otzi: equipaggiato per la permanenza in montagna, i materiali usati sono pelliccia e pelle di cervo nobile, orso, camoscio, capra e bovino. Delle videoproiezioni illustrano su schermi la scoperta e il recupero dell’Uomo venuto dal ghiaccio. Al termine della sezione, la “discovery room” offre la possibilità di toccare con mano una ricostruzione del suo mantello.

Se volete sapere cosa vedere a Bolzano non dimenticate il Parco Tecnologico NOI, che funge da polo di innovazione tecnologica in quattro specifici settori: Alpine Technology, Green Technology, Food Technology e Automation. In esso confluiscono anche iniziative della Fraunhofer Italia Research, dell’Eurac e della Libera Università di Bolzano.

Ma non solo, Bolzano è anche cucina di montagna, in cui i veri protagonisti sono i canederli, nati per riciclare il pane secco e la pasta fatta in casa; Come secondo, invece, dovreste provare il goulasch di cervo e il carré di maiale con crauti e patate, terminando il pasto con l’immancabile strudel, cucinato con mele dell’Alto Adige, pinoli e uvetta. Impossibile, infine, non citare i distillati di frutta che si servono a fine pasto.

Ultima curiosità: a Bolzano è presente la sede regionale della RAI, che produce una programmazione radiotelevisiva in tedesco, italiano e latino.

Argia Renda

READ ME IN enEnglish