Colloquio di lavoro: come affrontarlo per avere il lavoro dei vostri sogni
«Ultimo step prima della selezione, il colloquio di lavoro è un ostacolo spesso insormontabile, contro cui in molti si infrangono. Se sapete come affrontarlo, però, può regalarvi una bella marcia in più, permettendovi finalmente di avere il lavoro dei vostri sogni.»
Trovare lavoro, si sa, non è affatto un compito banale: al di là della crisi economica cui l’Italia è alle prese, farsi assumere rimane un compito piuttosto complicato, anche in virtù di un processo di selezione abbastanza lungo ed estenuante. Mandare il proprio cv, in effetti, da solo non basta, risultando essere soltanto un primo piccolo passo verso la conquista del lavoro o della professione dei vostri sogni. Sì, proprio così, visto che allo snocciolamento dei diversi cv arrivati in azienda segue una fase ancor più delicata e decisiva, contro cui in molti si infrangono. Parliamo del colloquio di lavoro o colloquio di selezione, ovvero il momento di confronto tra voi e l’azienda per cui vorreste lavorare. Ovviamente si tratta di un momento molto delicato, in cui entrambe le parti giocano un ruolo di fondamentale importanza. In questa fase, infatti, gli interlocutori si scambiano domande, risposte, punti di vista e, aspetto decisivo, si cerca di far emergere la reciproca convenienza affinché possa iniziare un rapporto di lavoro.
Quindi fate bene attenzione: per quanto resti un aspetto di fondamentale importanza, strutturare un buon curriculum vitae template potrebbe non bastare, visto che dopo esservi fatti conoscere “su carta” dovrete farlo anche dal vivo, cercando così di avere quel lavoro che da tanto sognate. Durante il colloquio di lavoro, infatti, dovrete esser bravi a “vendere” le vostre capacità, tenendo presente che pure voi dovreste valutare se quella che avete davanti sia davvero l’azienda che fa al caso vostro. A questo proposito dovreste chiedervi se gli obiettivi dell’azienda coincidono con i vostri e se la crescita professionale proposta aderisca con gli obiettivi che avete fissato per voi. Come dite? Affrontare il colloquio vi spaventa? Niente paura: seguendo i giusti consigli avrete l’opportunità di fare un figurone, riuscendo pure a valutare se quella che avete di fronte sia realmente la realtà perfetta per voi e per il vostro futuro.
3 step per farsi conoscere
Quando si affronta un colloquio di lavoro non c’è soltanto l’incontro face-to-face. Al contrario ci sono 3 step di fondamentale importanza, da affrontare con tranquillità ma con decisione, anche perché i tentennamenti danneggiano e non poco la vostra immagine, facendovi partire con un forte handicap. Quindi, senza indugiare ulteriormente, vediamo quali sono questi 3 importantissimi passaggi:
- Preparazione – Ebbene sì, persino prima di un colloquio di lavoro è consigliabile prepararsi, proprio come se stessimo andando a sostenere un esame. Quindi, al di là dei “materiali” (portate sempre un cv stampato con voi), pensate e preparate quei i temi che vorreste far emergere davanti i selezionatori. Inutile nasconderselo: ognuno di noi ha delle qualità, che in fase di colloquio vanno assolutamente mostrate.
- Colloquio – Ovviamente si tratta del passaggio fondamentale, in cui stress ed emozioni possono giocare un brutto scherzo. In questo caso, quindi la gestione delle emozioni è imprescindibile, così come la capacità di valutazione. È in questa fase, infatti, che dovreste capire se quest’azienda o il lavoro proposto fanno al caso vostro. Poi, come anticipato, cercando di non esagerare o esasperare il tutto, mostrate quelli che sono i vostri punti di forza.
- Follow-up – Spesso bistrattata e poco considerata c’è pure una terza fase, che potrebbe tornarvi utile in futuro. Il follow-up, infatti, consiste nel cercare di mantenere “vivi” i rapporti con l’azienda, facendo tornare d’attualità la vostra candidatura nel caso in cui si aprissero nuove posizioni. Ovviamente speriamo che possiate centrare il vostro obiettivo al primo colpo, ma se così non fosse pensate che c’è sempre una seconda chance.
Come preparare un colloquio di lavoro? I nostri consigli
Come abbiamo accennato in precedenza il colloquio non va soltanto affrontato, ma va pure preparato. Cosa vuol dire? In realtà niente di complicato: bastano le giuste precauzioni e qualche piccolo trucchetto, come quelli che vi riportiamo qui di seguito.
- Curriculum: Sottolineando ancora una volta come portare una copia del cv rappresenti un’ottima idea, innanzitutto rileggetelo in maniera molto attenta. Le domande iniziali, infatti, verteranno proprio su ciò che c’è scritto sul vostro curriculum, ovvero sulle vostre esperienze pregresse, che dovrete esser bravi a raccontare ed approfondire.
- Informazioni: Cercate di raccogliere quante più informazioni potete sull’azienda che vi ha selezionato. Numero di dipendenti, successi, organizzazione e magari qualche piccola curiosità. Un’iniziativa di questo tipo, infatti, mostra sia il vostro interesse verso questa realtà, sia la motivazione che vi ha spinto a candidarvi. Infine, ve lo assicuriamo, evitereste brutte figure, visto che alcune considerazioni sull’azienda finirete per farle parlando con il vostro selezionatore.
- Autopresentazione: Siate sinceri e naturali, pensando a come descrivervi durante il colloquio. In effetti capita spesso che il selezionatore chieda al candidato di descriversi e, come anticipato, eccessivi tentennamenti non sono visti di buon occhio. Attenzione a non sopravvalutarvi (nemmeno sottovalutarli però…) e ricordatevi di quale sia il vostro obiettivo. Infine attenzione alla comunicazione non verbale: alcuni gesti valgono più di mille parole!
Cosa fare/non fare durante il colloquio
Terminata la prima fase, come sottolineato in precedenza, arriva il momento tanto atteso, quello del colloquio vero e proprio. Anche in questo caso il rischio d’errore è dietro l’angolo, quindi tenete bene a mente questi piccoli consigli, grazie ai quali potreste evitare situazioni spiacevoli.
- Look: Scegliete un outfit adatto, evitando accessori troppo eleganti e vistosi. La sobrietà, di primo acchito, è importantissima, così come l’adeguatezza del vostro abbigliamento rispetto all’azienda in cui vi trovate.
- Puntualità: Banale dirlo ma al colloquio si arriva con qualche minuto di anticipo. Evitate ritardi (anche solo di qualche minuto) e cercate di non arrivare di corsa: ne risentirà il vostro stato d’animo ed il vostro look. Se volete un piccolo consiglio fate un tentativo qualche giorno prima: imparerete la strada e vi renderete conto del traffico che potreste incontrare.
- Piccoli gesti: Una volta giunti a destinazione attenzione ai piccoli gesti. Entrare con il sorriso vi regalerà qualcosa in più, così come una stretta di mano sicura (attenzione alle strette troppo vigorose!): queste piccole cose sono il vostro miglior biglietto da visita.
- Pertinenza: A precisa domanda cercate di rispondere in modo esaustivo, senza… scappare! Attenzione a non interrompere l’interlocutore e cercate il più possibile di mantenere il contatto visivo con chi avete davanti. Guardare negli occhi chi si ha di fronte è sinonimo di sincerità e sicurezza nei propri mezzi.
- Linguaggio non verbale: Le parole non sono tutto, al contrario anche il modo di comportarsi permetterà al vostro intervistatore di farsi un’idea più chiara su chi siete. Quindi evitate di giocherellare con oggetti o con i capelli, cercate di mantenere la schiena dritta e non muovete troppo le gambe… piuttosto accavallatele!
- Gestione delle emozioni: Come vi abbiamo anticipato qualche riga più su stress e preoccupazioni possono giocare un brutto scherzo. Quindi cercate di restare calmi, anche davanti domande potenzialmente scomode. Infine evitate di mettervi in difficoltà da soli: focalizzate la vostra attenzione sui vostri successi ed evitate che eventuali fallimenti del passato vi perseguitino.
- Domande: Se ve ne viene data la possibilità fate pure qualche domanda sull’azienda. Mostrerete interesse su chi avete di fronte… che di certo non guasta mai!
- Argomenti tabù: Se si tratta del primo colloquio evitate argomenti spinosi come compenso e ferie. Avrete modo di indagare su questi aspetti in un momento successivo, ovvero quando l’azienda vi formulerà una proposta vera e propria, in cui argomenti del genere vengono snocciolati con particolare dovizia.
Domande e risposte
Per concludere vi lasciamo con un piccolo focus relativo alle domande che molto spesso vengono poste durante il colloquio di lavoro. Ovviamente non si tratta di una certezza assoluta, ma è probabile che almeno una di queste vi possa essere posta durante la vostra chiacchierata con il selezionatore. Vediamo quali sono e qual è il mondo migliore per uscirne indenni.
- Per quale motivo vorresti lavorare con la nostra azienda? In questo caso ciò che cerca di capire l’azienda sono le vostre motivazioni. Quindi, come dicevamo in precedenza, tornerà utile quel lavoro di preparazione che avete fatto a casa nei giorni precedenti. Così facendo avrete la possibilità di mettere in luce quelli che sono, almeno secondo voi, i punti di forza dell’azienda, specificando in quale settore possano tornare utili le vostre competenze.
- Perché dovremmo scegliere proprio te? Con questa domanda si cerca di far luce su obiettivi e competenze del candidato. Cercate di rispondere illustrando quello che sapete fare meglio, sottolineando dove il vostro know-how possa tornare utile. Cercate di vendere le vostre qualità, cercando comunque di non esagerare con gli elogi, perché chi si loda…
- Quali sono i tuoi punti di forza/debolezza? Con questa domanda verrà indagato il vostro carattere e la considerazione che avete di voi stessi. Magari allenatevi facendovi aiutare dagli amici: giocare d’anticipo non guasta mai! Evitate infine di trasformare i difetti in pregi, cercando piuttosto di spiegare come avete imparato a gestire questa specifica caratteristica negativa.
- Se dovessi andare in un’isola deserta cosa ti porteresti? Assoluta regina delle cosiddette “domande trappola”, mirano a valutare la vostra logica e la capacità di gestire emozioni e stress. Piuttosto che cadere in questo piccolo tranello sorridete e rimanete sereni, cercando di riportare i binari della discussione su strade più sicure e meno… fantasiose!
Infine guai ad imbarazzarvi: il lavoro che tanto sognate è lì ad un passo e dopo aver preparato così bene il vostro colloquio di lavoro nessuno potrà più portarvelo via!