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20 Giugno 2018   •   Redazione

Bottura e l’Osteria Francescana di nuovo primi al mondo

«Un altro premio per lo chef Massimo Bottura e per la sua Osteria Francescana, finiti al primo posto nella classifica annuale stilata dal mensile Restaurant sui 50 migliori ristoranti al mondo.»

Lo chef modenese Massimo Bottura e la sua Osteria Francescana scalano la vetta della gastronomia mondiale e si piazzano al primo posto. A sancirlo è stata la classifica annuale The World’s 50 Best Restaurants stilata dal mensile britannico Restaurant, tramite un sondaggio che coinvolge chef, critici gastronomici e ristoratori.

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@theworld’s50bestrestaurants

Ma non è la prima volta che lo chef italiano riesce a salire sul gradino più alto della classifica internazionale. Era il 2016, infatti, quando per la prima volta Bottura, al Cipriani Wall Strett di New York, portava la cucina italiana sul tetto del mondo, sorpassando Spagna e Stati Uniti. Un primato perso per un pelo nell’edizione del 2017, dove Massimo Bottura ha comunque guadagnato un ambitissimo secondo posto, per poi aggiudicarselo nuovamente nell’edizione immediatamente successiva. L’edizione 2018 degli Oscar della gastronomia ha infatti riconfermato Bottura ai vertici mondiali della cucina rendendolo il protagonista assoluto al Palacio Euskalduna di Bilbao. Sul podio anche Spagna e Francia, rispettivamente al secondo e terzo posto.

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@massimobottura

Un’edizione comunque ricca di soddisfazioni per l’Italia che, oltre al primo posto dell’Osteria Francescana di Bottura, vede anche l’escalation di Niko Romito che è salito dal 43esimo al 36esimo posto, quella di Massimiliano Alajmo che va dal 29esimo al 23esimo posto e un bel 16esimo posto raggiunto da Enrico Crippa.

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@foodforsoul

Seconda medaglia d’oro quindi per il tristellato Bottura, il quale al momento della premiazione ha ringraziato tutta la sua squadra e la sua famiglia e ribadito l’importanza del progetto dei Refettori, progetto portato avanti con convinzione dallo chef per una cucina più solidale. Il virtuoso obiettivo dello chef è quello di creare attraverso l’associazione no-profit da lui stesso fondata, Food for Soul, delle comunità in cui lottare contro l’esclusione sociale, dove grandi chef sono sfidati a comporre dei piatti senza comprare nulla, ma semplicemente utilizzando gli ingredienti già a disposizione, evitando così lo spreco alimentare.

Marcella Scialla