bike trial
03 Dicembre 2017   •   Snap Italy

Bike trial in Italia, adrenalina e brivido sulle due ruote

«Adrenalina, brivido e un pizzico di incoscienza. Sono questi i must have per affrontare al meglio un percorso di Bike Trial, la disciplina giusta per gli appassionati delle due ruote più avventurosi.»

Il Bike Trial è una disciplina sportiva durante la quale l’atleta deve affrontare un percorso ad ostacoli a bordo di una bicicletta senza poter mai appoggiare i piedi a terra. È nato negli anni ’70, quando lo spagnolo Pere Pi i Parera inventò sia la prima bici da bike trial che il rispettivo regolamento. Il termine Bike Trial è stato coniato nel 1991 in Repubblica Ceca con la nascita della BIU, la Bike Trial International Union.

Quali biciclette vengono impiegate nel Bike Trial Italia?

Nel bike trial Italia vengono principalmente impiegati due modelli di biciclette, che si contraddistinguono dal diametro del cerchio delle ruote, ossia 20 e 26 pollici .La prima ha un peso di circa 8,7 kg, mentre la seconda di 10,3 kg. Hanno la struttura in titanio o alluminio, i freni a disco idraulico o a pattino, i cerchi sono forati per essere più leggeri, mentre il manubrio ha una forma molto larga e semi inarcatamì, per consentire un totale controllo sul mezzo. La peculiarità che contraddistingue le bici da trial da quelle tradizionali è l’assenza della sella che, se presente, è davvero molto piccola. Per quanto riguarda le ruote, hanno i seguenti requisti:

  • Ruota anteriore: ha una larghezza pari a 2 pollici per garantire leggerezza e stabilità;
  • Ruota posteriore: è larga almeno 2,5 pollici e la gomma di composizione è composta da un materiale più morbido rispetto alle solite biciclette per attutire meglio gli impatti.

I marchi di bici più rinominati per il Bike Trial Italia sono Rockman, Monty, Koxx, Echo, Neon e Zoo, con i rispettivi prezzi determinati essenzialmente dalla qualità del materiale impiegato. Presenti sulla rete anche diversi modelli di MTB online.

Dove praticare il Bike Trial in Italia?

Per chi volessere approcciarsi a questa disciplina sportiva, può consultare il sito ufficiale di Bike Trial Italia, nel quale vengono segnalate tutte le indicazioni e i campionati indoor e outdoor. Il bike trial in Italia è promosso dalla Lega Nazionale Ciclismo Uisp (Unione Italiana Sport per Tutti). Grazie alle sue iniziative è possibile aderire tramite una quota associativa annuale ed essere coperti in caso di infortunio. Importante sottolineare che può essere praticata da maschi e femmine di tutte le età.

Abbigliamento necessario per il Bike Trial

Poiché il Bike Trial è uno sport avventuroso, bisogna tutelare le parti del corpo più esposte ai colpi con un abbigliamento adeguato, tra cui:

  • Casco: deve essere indossato sia in fase di allenamento che di gara;
  • Pantaloni, maglietta, scarpe non modificate e parastinchi.

Prima dell’inizio di qualsiasi manifestazione, il presidente della giuria o un suo delegato ha il compito di controllare l’idoneità dell’abbigliamento, in caso contrario si riserverà il diritto di squalificare i trasgressori.

Regolamento del Bike Trial Italia

  • Gli under 13 devono obbligatoriamente indossare il paraschiena;
  • Sarà possibile completare una zona per un massimo di due minuti. Il concorrente può restare a provare la zona fino allo scadere del tempo anche se gli sono state attribuite 5 penalità, eccetto se si tratta dell’ultimo giro;
  • Il percorso ad ostacoli potrà essere sviluppato su strade, boschi, sentieri o aree create ad hoc, e deve essere misurare un massimo di 5 km per  giro;
  • Sul percorso è necessario tracciare delle zone e calcolare il tempo massimo per la gara;
  • I segnali di zona devono diversificarsi da quelli di percorso, così da non confondere i partecipanti;
  • Il percorso deve tutelare la sicurezza del pubblico e dei riders;
  • Le gare possono essere suddivise in due tempi.

Quali sono le principali tecniche del Bike Trial?

  • Salita Zap-Tap: tecnica che viene utilizzata per affrontare gli ostacoli non più alti di 40-50 cm. Non si tratta di un comune salto, poiché le ruote non si staccano allo stesso tempo da terra. Per iniziare a prendere confidenza con questa salita è necessario affrontare un muretto alto almeno 30 cm. Per superarlo è richiesto pedalare verso quest’ultimo a velocità controllata e alzare la ruota anteriore per appoggiarla all’ostacolo. Dopodicé è necessario spostare il peso in avanti per portare su anche la ruota dietro;
  • Pedal Kick: questa tecnica si rivela particolarmente utile per effettuare i balzi in avanti dalla ruota posteriore, che avvengono tramite la forza esercitata sul pedale quando viene rilasciato il freno in fase di salto per poi essere ripreso in atterraggio per scongiurare eventuali cadute;
  • Palleggio sulla ruota posteriore: consiste nel rimanere impennati su una sola ruota della bike ed è quindi necessario trovare il giusto equilibrio tra il mezzo e la posizione del corpo