casa moccia
12 Giugno 2015   •   Snap Italy

Casa Moccia, il B&B dove arrivare ospiti e… ritornare amici

«Nel cuore del Gargano, a Cerignola, c’è Casa Moccia, il B&B dove sentirsi a casa, in cui accoglienza e ospitalità non mancano davvero mai.»

Casa Moccia – maison d’antàn è un Bed & Breakfast che nasce a Cerignola, cittadina nel cuore del Gargano. La struttura è gestita dalla titolare Maria Rosaria Diciomma e da suo marito, Filippo Moccia. Hair stylist per professione, Maria Rosaria, ha lavorato nel suo salone di bellezza per trenta anni circa. Ha messo giusto qualche tempo fa e, nonostante gli iniziali propositi di dedicarsi in maniera esclusiva alla famiglia e alla casa, le si è presentata l’opportunità di cimentarsi in una nuova avventura: l’acquisto di un immobile peraltro tanto caro alla famiglia in quanto intriso di ricordi. Da qui nasce l’idea di unire la propensione per l’accoglienza e l’ospitalità alla passione per l’arredamento e la cura dei dettagli. All’interno della struttura, la signora Moccia si occupa della parte ornamentale e decorativa del B&B, unita alla preparazione di dolci tipici della cucina locale serviti durante la colazione. Il progetto di realizzare del B&B è stato presentato nel 2012 ed approvato da una commissione che ha rilasciato i finanziamenti per la rivalutazione del territorio. Le agevolazioni sono consistite in contributi in conto capitale nei limiti massimi della normativa comunitaria in materia di aiuti alle imprese in relazione alla posizione geografica.

Abbiamo intervistato Maria Rosaria Moccia

Come nasce l’idea di progettare e costruire un B&B a Cerignola?
L’idea nasce da due sentimenti a volte contrapposti ma, come nel nostro caso, convergenti: la passione e la necessità. Passione: far rivivere una Palazzina d’epoca nella Piazza principale della zona di espansione Ottocentesca della Città, oltretutto dimora di famiglia con tutti i ricordi legati all’infanzia. Necessità: mantenere la struttura fruibile e perché no fonte, anche se secondaria, di reddito.

Come è stata finanziata l’idea?
L’idea progettuale è andata avanti maggiormente con risorse economiche proprie, supportata in parte da contributi della Comunità Europea nell’ambito dei Piani di Sviluppo Rurale (PSR) affidati ai Gruppi di Azione Locale (GAL), che nel nostro caso prende il nome di “Piana del Tavoliere”, società consortile mista pubblico-privato che opera con piani di riqualificazione territoriale del paesaggio rurale. Quest’area d’interesse rientra nel più ampio progetto di recupero, tutela e valorizzazione dei borghi più belli d’Italia, che ha visto la regione Puglia fortemente attiva e proattiva in tal senso.

Che tipo di agevolazioni ha ricevuto dallo Stato?
I progetti presentati, classificati ed approvati non potevano superare l’importo di 100.000,00 euro, di questi il 50% veniva erogato a fondo perduto, la rimanente parte a carico del beneficiario. L’azione in questione prevedeva sostanzialmente la riqualificazione e l’adeguamento di un’immobile, opportunamente arredato e fornito di attrezzature utili allo svolgimento di attività di piccola entità quali strutture alberghiere organizzate secondo il criterio innovativo di ospitalità. Conseguentemente abbiamo reso la struttura in grado di possedere le caratteristiche architettoniche peculiari delle costruzioni circostanti, in modo da garantire la continuità stilistica con le strutture della zona.

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Perché scegliere il suo Bed & Breakfast Casa Moccia?
Il Bed & Breakfast, letterale inglese Letto & Colazione, possiamo pensare che sia la continuazione di una necessità diffusa nei secoli scorsi, quando il viandante, sia per la scarsità dei collegamenti veloci che di locande, chiedeva ospitalità presso case private. Patria di origine di questa forma di ospitalità sono state il Regno Unito e l’Irlanda, per poi consolidarsi a livello internazionale.

Ovviamente le condizioni sono cambiate, le vie di comunicazione sono sempre più veloci e la massiccia offerta alberghiera ha snaturato quello spirito di genuina accoglienza rendendo il cliente, un’anonima fonte di guadagno. Oggi il moderno viandante ama fermarsi a riscoprire le atmosfere di un tempo, cercare ambienti che abbiano identità, rapporti umani perché no da coltivare, in poche parole vuol sentirsi ospite in un contesto di familiarità.

Aprire la propria casa agli ospiti

Parole semplici per esprimere una vera filosofia di vita. Decidere di “Aprire, offrire, condividere, la propria casa, qualcosa di intimo, pieno di ricordi e di emozioni, agli ospiti”, a coloro che possano vivere gli stessi sentimenti sentendosi parte integrante. Tutto ciò ha qualcosa di magico.

Che tipo di servizi offre Casa Moccia?
La nostra è una dimora Ottocentesca, che offre ed abbina la tradizione con l’indispensabile modernità. Camere finemente arredate nella cura dei particolari, mobili e suppellettili d’epoca, bagni indipendenti, balconi, mansarda panoramica con solarium. Ma anche ascensore, tv schermo piatto, frigo-bar, wi-fi, climatizzazione autogestita, macchina caffè. La colazione è servita in mansarda con dolci della nostra cucina tradizionale: mostaccioli, torte di frutta, biscotti della nonna ecc. orgogliosamente fatti da noi.

Che tipo di clientela ha Casa Moccia?
I nostri ospiti devono anzitutto amare il luogo che li ospita, pertanto abbiamo la presunzione di ricevere cultori del bello inteso come appagamento visivo, culturale, sensoriale. La nostra massima è “arrivare ospiti, ritornare amici”.

Ha in progetto qualcosa per il futuro del suo B&B?
Sarebbe bello ampliare l’offerta ricettiva con la ristorazione tradizionale, immaginando di estendere quei concetti di ospitalità, familiarità, genuinità anche ai cultori della buona tavola, alla ricerca e valorizzazione di ricette che si tramandano e rispecchiano le peculiarità della nostra terra. Potrebbe nascere “LocandaMoccia”.

Rossana Palazzo