Amazon e Valentino Rockstud
23 Giugno 2020   •   Raffaella Celentano

Amazon e Valentino insieme contro la contraffazione

«Amazon e Valentino fanno fronte comune contro la contraffazione e annunciano un ricorso a New York contro due aziende accusate di vendere prodotti falsi»

Un vecchio aforisma dice che «l’imitazione è la più sincera forma di adulazione». Potrà anche essere vero, ma quando si parla di aziende multimilionarie e di prodotti di lusso, l’imitazione può trasformarsi in un problema molto grave. È ciò che è successo ad alcuni venditori newyorkesi, accusati di contraffazione da Amazon e Valentino. Il colosso dell’e-commerce e la casa di moda hanno, infatti, intentato una causa congiunta contro Buffalo, Kaitlyn Pan Group, Llc con sede a New York, e contro Hao Pan, residente a New York, per la contraffazione delle calzature Valentino Garavani Rockstud e per la messa in vendita dei prodotti illeciti su Kaitlynpanshoes.com e Amazon.com, in violazione delle politiche del portale e dei diritti di proprietà intellettuale della maison. Per la società di Jeff Bezos è il primo contenzioso stilato a quattro mani con un brand di lusso e per Valentino il primo contenzioso congiunto con un retailer online.

La collezione Rockstud

La collezione di scarpe e accessori Rockstud compie quest’anno dieci anni e si conferma ancora tra i prodotti di moda più amati al mondo. Nate da una felice intuizione di Maria Grazie Chiuri e Pierpaolo Piccioli (all’epoca insieme alla guida della maison), le scarpe e le borse di questa linea coniugano lo stile elegante e raffinato di Valentino con un animo rock contemporaneo: sono infatti declinati in diversi colori, per lo più pastello, e caratterizzati da applicazioni con borchie. Amatissimi dalle fashioniste di tutto il mondo, sono anche state ampiamente imitate entrando nella Top5 dei prodotti Made in Italy più copiati al mondo.

Ma perché un colosso del lusso come Valentino si preoccupa delle contraffazioni fatte da brand molto più piccoli? Tralasciando la questione della proprietà intellettuale che, già di per sé, è un valido motivo per impugnare una causa, è bene ricordare che ogni tipo di contraffazione può danneggiare un brand non solo economicamente, per le mancate vendite, ma soprattutto in termini di immagine, in quanto un prodotto contraffatto non sarà mai della stessa qualità dell’originale. Un prodotto non originale potrebbe presentare difetti e problemi che i clienti inconsapevoli attribuiranno direttamente alla maison. Inoltre, la contraffazione può anche portare ad un aumento del numero di prodotti “firmati” presenti sul mercato, andando così a ledere l’idea di esclusività che hanno i capi di lusso. In poche parole, più scarpe Rockstud si vedono in giro meno quelle originali saranno esclusive e di valore, portando ad una cosiddetta diluizione del potere del brand.

L’unione di Amazon e Valentino

Da molti anni Amazon è diventato un marketplace che offre spazi a società esterne. Tuttavia, per evitare che Amazon diventi inconsapevolmente una vetrina di vendita di prodotti contraffatti,  vengono stipulati accordi molto dettagliati. La causa congiunta con Valentino si spiega proprio perché alla Buffalo, Kaitlyn Pan Group Amazon ha contestato la messa in vendita dei prodotti illeciti, in violazione delle politiche della società e naturalmente dei diritti di proprietà intellettuale di Valentino. In realtà Amazon aveva già chiuso l’account del venditore nel settembre 2019, ma – nonostante le molteplici notifiche di violazione e un ordine di cessare e desistere – Kaitlyn Pan continua a importare, distribuire, vendere e offrire prodotti illeciti, violando dunque la proprietà intellettuale di Valentino.

«Amazon e Valentino stanno portando in tribunale questa società e apprezziamo la collaborazione di Valentino nel corso di questa indagine
Dharmesh Mehta, vicepresidente Trust and Partner Support di Amazon

La maison Valentino, a sua volta, continua ad essere impegnata nella lotta alla contraffazione, in qualsiasi mercato (Asia Europa e USA): basti pensare che negli ultimi tre anni, grazie alla costante collaborazione con le autorità doganali americane, Valentino ha potuto ottenere il sequestro di oltre duemila prodotti contraffatti.

«Consideriamo il made in Italy e la sua qualità valori fondamentali e siamo a impegnati a salvaguardare il marchio anche per proteggere quella che chiamiamo la community Valentino. Riteniamo che questa connessione con Amazon metterà in evidenza l’importanza anche nella moda di una maggiore consapevolezza, conoscenza, e comprensione, proteggendo il brand online e le sue risorse

Raffaella Celentano