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31 Marzo 2022   •   Redazione

VPN: perché le startup non ne possono fare a meno

«Perché le startup di nuova generazione hanno iniziato a contare su tecnologie come la VPN molto più di prima?»

La VPN (Virtual Private Network) è uno strumento molto diffuso fra gli utenti di Internet. La rete virtuale privata, infatti, mette al sicuro i dati di navigazione grazie a un efficace sistema di crittografia. Questo “scudo” contro gli attacchi hacker e contro la violazione della privacy (attraverso l’anonimato dell’IP) può essere funzionale anche per le aziende e in particolare per le società in fase avviamento, ovvero per le startup. Vediamo per quali motivi.

VPN e startup: quale è il nesso?

Le startup hanno solitamente dei tratti comuni: fondi non illimitati e una buona idea alla base. Per ottimizzare le risorse e soprattutto per proteggere il core business, ovvero l’idea, i dati sensibili e le informazioni riservate devono essere tenute al sicuro. Seguendo l’esempio dei colossi come Microsoft, Apple e Google, le giovani società sempre più spesso decidono di dotarsi di una VPN interna.

Prima di tutto, chiariamo la VPN cos’è. Come abbiamo sopra accennato si tratta di una rete di connessione privata virtuale, basata sul sistema crittografico. Il tunnel crittografico nel quale vengono incanalati i dati della navigazione, consente di proteggere identità digitale e privacy online. In  pratica, con la VPN il traffico dati è criptato, cosicché né l’ISP, né enti terzi, né pirati cyber possono intercettarlo o decodificarlo. Inoltre la politica zero-log prevede che non venga mantenuta sui server alcuna traccia della navigazione. Ciò è reso possibile da una rete di server dislocati in vari Paesi che danno modo all’utente di cambiare IP (che diventa quello del server scelto) e di camuffare la localizzazione (che è quella del Paese nel quale ha sede il server VPN selezionato).

I vantaggi per le startup

Le startup si servono della VPN per condividere dati e file in modo anonimo e sicuro, proteggendo la loro idea e la loro strategia di business. Del resto è innegabile che i dati siano un prezioso tesoro da tutelare: una fonte primaria per le aziende che vogliono crescere. Soprattutto le startup dovrebbero usare cautela massima sia nel concedere l’accesso esterno ai dati, sia nell’usare strumenti di protezione della privacy. Spesso i neo-imprenditori possono decidere di lavorare in spazi condivisi come un co-working, o magari utilizzano un Wi-Fi pubblico e ciò li espone ai rischi di cui sopra. Ecco perché garantire un accesso remoto sicuro è prioritario. In questo modo i collaboratori possono lavorare in mobilità e accedere sempre e da qualsiasi luogo alle informazioni senza compromettere la sicurezza dell’organizzazione.

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Come scegliere una VPN efficace?

Quando si decide di usare una VPN, sia come privato che come azienda, lo scopo è uno: si vuole essere sicuri che i dati riservati e le informazioni di proprietà intellettuale esclusiva non cadano in mani sbagliate. Da qui l’esigenza di scegliere una VPN efficace valutando 3 fattori di base:

  • Veloce
  • Sicura
  • Facile da usare.

Un altro aspetto non trascurabile, specialmente per le startup, è il numero di accessi consentiti. Spesso le neo società sono formate da due o più persone che condividono l’idea imprenditoriale e che hanno bisogno di accedere ai dati, non soltanto in modo sicuro ma anche in modalità sincrona.