visitare cefalù
22 Marzo 2017   •   Snap Italy

Visitare Cefalù, il borgo siciliano che ispirò Sciascia

«Visitare Cefalù non è soltanto vedere il mare e sole: il suo centro storico conserva ancora importanti segni del passato»

Visitare Cefalù, significa conoscere prima di tutto le sue origini. È una città molto antica, pare addirittura che sia stata fondata mille anni prima della nascita di Cristo. Le prime colonie sarebbero state create dai Greci che vi sbarcarono nel V secolo a.C. chiamando questa località Kephaloidion. La cittadina che si trova a pochi chilometri da Palermo è inclusa nel club de i borghi più belli d’Italia ed è uno dei maggiori centri balneari di tutta la regione, inoltre durante la stagione estiva il borgo viene preso d’assalto dai turisti e triplica il numero della sua popolazione riempiendo le piazze e le strade più importanti del paese.

Partiamo dunque con il nostro viaggio, per visitare Cefalù, cominciando dal Duomo. Diverse sono le ipotesi riguardanti la sua costruzione: secondo la leggenda, fu Ruggero II, che qui è stato sepolto insieme alla moglie, che in segno di gratitudine per aver scampato una tempesta in prossimità della costa, volle edificare un grandioso edificio religioso, anche per affermare la sua supremazia nei confronti del Papa; altri credono che questo venne costruito per convertire i numerosi islamici che all’epoca popolavano la costa settentrionale della Sicilia.

La meravigliosa struttura fu iniziata nel 1131, ma il progetto originario non venne mai portato a completo compimento. La possente struttura normanna domina il quartiere antico, con alle proprie spalle la scenografica scogliera: la facciata, che prospetta su Piazza Duomo, è caratterizzata dalle due grandi torri gemelle tra i quali vi è posto il sontuoso portale con decori in marmo.

L’interno si compone di tre navate divise da colonne, di pregevole fattura alcune statue marmoree, come la Madonna col Bambino sulla navata sinistra. Ma ciò che meraviglia sono senza dubbio i mosaici con fondo in oro posti dietro l’altare, di classica fattura bizantina, perfettamente conservati e lucenti in tutto il loro splendore. Dal 2015 fa parte del Patrimonio dell’umanità dell’Unesco nell’ambito dell’Itinerario Arabo-Normanno di Palermo, Cefalù e Monreale. Continuando a visitare Cefalù si arriva direttamente al centro storico: il punto di partenza potrebbe essere Corso Ruggero, via attorno alla quale si sviluppa un intricato insieme di strade e vicoli, derivati dal periodo arabo; proprio qua ci troviamo davanti al palazzo medievale Osterio Magno, già palazzo reale di Ruggero e successivamente divenuto residenza della famiglia Ventimiglia.

Piazza Garibaldi dà invece accesso alla Rocca: dopo una bella salita si giunge al Tempio di Diana, costruzione arcaica, oggi un santuario realizzato in un edificio megalitico, sovrastato da lastre di pietra ospitanti una cisterna risalente al IX secolo a.C. notevolmente modificata durante il periodo greco e adibita a chiesa in epoca bizantina. Percorrendo invece via Vittorio Emanuele è possibile soffermarsi al Lavatoio medioevale, davanti al rinascimentale Palazzo Martino. Il lavatoio è contraddistinto da una scalinata in pietra lavica e da una serie di vasche nelle quali viene raccolta l’acqua che scorre dalle 22 teste di leone sovrastanti. Le vasche ospitano gli appoggi che venivano anticamente utilizzati per la pulizia dei panni.

Per chi ancora vuole continuare a visitare Cefalù e le sue bellezze, ricordiamo che vicino la Cattedrale, in via Mandralisca, il Museo Comunale raccoglie reperti storici di eccezionale valore. Dipinti, bronzi, mosaici, monete, incisioni, ripercorrono la storia di Cefalù sin dai tempi più remoti. Il pezzo di maggior prestigio è senza dubbio il Ritratto d’ignoto, realizzato da Antonello da Messina, a cui è dedicato un’intera sala completata da pannelli illustrativi in riferimento al dipinto. Ma visitare Cefalù non può essere solo storia e cultura, nel panorama siciliano, Cefalù occupa un posto in prima fila non solo per le bellezze che vanta ma anche per la vita notturna che offre, incredibilmente viva e aperta a qualsiasi esigenza.

Tutto il centro storico ospita eleganti ristoranti, in cui vengono servizi deliziosi piatti che accomunano la cucina messinese a quella palermitana, le portate principali, neanche a dirlo, sono a base di pesce fresco. Durante il periodo estivo poi è sul lungomare che si concentra la movida: tra un bel gelato e un drink si passeggia di fronte la riva della spiaggia, con la brezza marina che ne rinfresca l’aria. Sono diversi i locali che offrono la possibilità di bere fino a serata inoltrata e ovviamente le discoteche organizzate in location suggestive, dove i party durano per tutta la notte, ogni giorno della settimana.

Il nostro viaggio per visitare Cefalù si conclude con qualche curiosità: ad esempio sapevate che il borgo siciliano ha ispirato il libro Il mare colore del vino di Leonardo Sciascia; ed inoltre ha fatto da scenografia a molti film e documentari tra cui: “Comizi d’amore” di Pierpaolo Pasolini e “Nuovo Cinema Paradiso”di Giuseppe Tornatore.

«L’intera Sicilia è una dimensione fantastica. Come si fa a viverci senza immaginazione? ».
Leonardo Sciascia

Argia Renda