Vegea tessuti sostenibili
08 Dicembre 2017   •   Raffaella Celentano

Vegea, l’azienda che unisce moda, design, vino e artigianato

«Oggi vi presentiamo Vegea, l’azienda italiana che ha rivoluzionato il mondo della moda e del design, attraverso la produzione di materiali biobased.»

Vegea (sito ufficiale) è l’azienda che produce l’omonimo materiale a marchio registrato Vegea®. Nasce nel 2016, a Milano, come azienda produttrice di biomateriali per i settori fashion e design. I suoi fondatori sono Gianpiero Tessitore, architetto, e Francesco Merlino, chimico industriale. Spinti dalla volontà di trovare alternative soluzioni ecosostenibili per il settore moda, intraprendono un percorso di ricerca ed investono per sviluppare una tecnologia innovativa per la produzione di tessuti tecnici biobased.

In collaborazione con Centri di Ricerca Specializzati nella sintesi di macromolecole viene condotto uno studio su molteplici matrici vegetali dell’agroindustria, con l’obiettivo di creare materiali biobased da fonti vegetali rinnovabili. Questo studio ha portato ad identificare i derivati della lavorazione vitivinicola, la vinaccia, come la materia prima ideale. Essa contiene composti polifunzionali che costituiscono la base ottimale per la creazione di tessuti tecnici ecosostenibili.

Snap Italy ha intervistato per voi Gianpiero Tessitore, che ci ha raccontato la storia del brand e del materiale VEGEA. Scopriamola insieme…

Come e quando è nato il vostro progetto?
Sono un architetto, e lavorando per anni su progetti di arredo, mi sono scontrato con la problematica di non riuscire a trovare una valida alternativa, diffusa sul mercato, ai materiali di rivestimento di origine animale ed a quelli totalmente sintetici. Vegea nasce sia da un percorso professionale, che da una mia scelta etica orientata verso un profondo rispetto per gli animali e per l’ambiente. L’industria della moda, in particolare, è uno sei settori più inquinanti al mondo, se consideriamo tutta la filiera produttiva, partendo dall’acquisizione delle materie prime, fino ad arrivare allo smaltimento dei prodotti. L’idea di approfondire ricerche ed iniziare collaborazioni specifiche è nata proprio dalla necessità di trovare soluzioni sostenibili alle problematiche che questo ed altri settori generano, venendo incontro alle esigenze dei consumatori più informati e sensibili alle tematiche ambientali. Durante le fasi iniziali di ricerca nel 2014 ho incontrato Francesco Merlino; chimico industriale che collaborava come consulente per centri di ricerca e aziende del settore ambiente, che appassionatosi al progetto ha investito insieme a me nel finanziare la ricerca, che ha portato nel 2016 alla nascita di VEGEA.

In cosa consiste esattamente il vostro materiale Vegea®? E come si produce?
Il processo produttivo inizia dalla spremitura dell’uva e dalla separazione delle vinacce, fasi che sono alla base della produzione del vino e che vengono eseguite dalle aziende vinicole. La vinaccia viene essiccata, in modo tale che non biodegradi, si conservi e possa essere utilizzata anche a distanza di tre anni a partire dalla data dell’essiccazione. Grazie a questa procedura la materia prima rimane sempre disponibile per la produzione di Vegea senza dover attendere ogni anno il periodo della vendemmia. Poi vengono eseguiti dei trattamenti fisici e meccanici brevettati. Si realizza una miscela che viene spalmata, fino a realizzare dei veri e propri teli. Il processo produttivo termina con trattamenti di finitura specifici e diversificati in modo tale da conferire a Vegea gradazioni di peso, spessore, elasticità, goffratura e colore differenti in base alle diverse applicazioni.

Ad oggi l’azienda ha allargato notevolmente la gamma dei colori disponibili, utilizzando coloranti che rispettano le più stringenti normative in tema ambientale. Oltre a non inserire nel processo produttivo sostanze pericolose per la salute dell’uomo, non sono utilizzate le classi di sostanze che sono catalogate come dannose per l’ambiente.

Perché avete scelto di puntare sulla sostenibilità?
Vegea nasce sia da un percorso professionale, ma prima di tutto da una mia scelta etica orientata verso un profondo rispetto per gli animali e per l’ambiente. Inoltre le persone sono sempre più consapevoli e attente e la domanda di prodotti ecosostenibili e animal free è prevista in grande crescita nei prossimi anni. Il nostro è un processo produttivo dal basso impatto ambientale, dal momento che utilizziamo la vinaccia, una materia rinnovabile, risultante dal preesistente processo produttivo del vino e presente in enormi quantità nel mondo. Il modello di economia circolare adottato rappresenta una risposta alle problematiche connesse al sistema economico lineare, che diventa sempre più insostenibile, inefficiente e costoso, in quanto legato allo sfruttamento di risorse non rinnovabili.

Oltre la sostenibilità, anche il Made in Italy è un valore aggiunto della vostra azienda?
Certamente, e non solo in Europa ma anche in America ed in Cina stiamo riscontrando un grande entusiasmo ed interesse, non solo per l’innovazione ecosostenibile ma anche per il grande appeal che ha Vegea. Vegea rappresenta proprio un nuovo Made in Italy che rappresenta le migliori eccellenze italiane: moda, design, vino e artigianato.

Con quali brand avete collaborato? E quali sono i vostri progetti per il futuro?
Abbiamo realizzato dei primi nostri prototipi di abiti, borse e scarpe per valutare e dimostrare la grande versatilità di Vegea. Per adesso i primi prototipi sono utilizzati per raccontare Vegea nella sua duttilitá e filosofia, in mostre ed eventi di moda sostenibile in tutto il mondo. I maggiori fashion brands hanno mostrato molto interesse e nel 2018 valuteremo le diverse strade e possibili collaborazioni con grandi brand di moda, arredo e automotive per definire i tempi e modalità del lancio sul mercato di Vegea.

Raffaella Celentano