The Fashion Politan
12 Aprile 2017   •   Raffaella Celentano

The Fashion Politan: come sono diventata una fescion blogger

«Con il suo blog The Fashion Politan, Lucia Del Pasqua ha dato vita ad un nuovo modo di fare moda: con ironia, irriverenza e senza prendersi troppo sul serio»

Il suo blog, The Fashion Politan, non è un semplice blog di moda, ma un modo per parlare di viaggi, cibo, sport e di vita, quella vera! Stiamo parlando, ovviamente, di Lucia Del Pasqua, una delle blogger più influenti e seguite del momento.

Una fashion blogger atipica, o meglio un’outsider a cui piace parlare di moda con (auto)ironia, guardando il mondo del fescion da un punto di vista inedito. A questo, poi, aggiunge i racconti dei suoi viaggi, delle sue passioni e dei suoi hobby. Tutti ingredienti che hanno reso The Fashion Politan un blog innovativo e accattivante, per scoprire luci e ombre del mondo della moda.

Snap Italy ha intervistato per voi la blogger (ma non solo) Lucia Del Pasqua, che ci ha raccontato della sua esperienza da fescion blogger e del suo The Fashion Politan.

Parlaci un po’ di te, delle tue esperienze e di come sei arrivata a fare questo lavoro.

Sono toscana, sportiva, gattara e scribacchina. A 18 anni mi sono trasferita da Arezzo a Firenze, per frequentare un corso di marketing al Polimoda, e poi a Milano, dove è iniziata la vera avventura. Ho lavorato dapprima in un paio di uffici stampa, per clienti che andavano dal mass market al lusso, poi sono finita nel mondo della tv, prima come giornalista per Class Life, e poi come autrice nella redazione delle Crispy News a MTV. Quanto mi sono divertita là Dio solo lo sa! Dopo un’esperienza finita male (non pagata) per una casa di produzione dove mi occupavo sia della produzione che della creazione di mini format per una web tv, ho deciso di rischiare tutto e di entrare nel “fantastico” mondo delle free lance, partendo da Style.it, Condé Nast, a siti più piccini. Avevo già il mio blog, che tra un lavoro e l’altro continuavo ad aggiornare.

Come è nata l’idea di aprire un blog tutto tuo?

Sono fan dei blog da tempi non sospetti, dall’epoca di Splinder (chissà chi se lo ricorda!). Il mio primo sito si chiamava barbielucy.splinder.it, ed era come una Smemoranda virtuale. Una roba abbastanza adolescenziale, come s’intuisce dal nome. Lo chiusi perché la piattaforma prese una brutta piega: ricevevo commenti “strani”, quindi decisi di aprirne un altro dove mi sarei focalizzata sui miei look, corredati da papiri senza una necessaria connessione logica con le foto. Quindi l’idea di aprire un mio blog nasce diversi anni fa dalla mia curiosità di studiare Internet, le sue dinamiche, e me stessa, creandomi un alter-ego virtuale e più egocentrico rispetto a quello reale. Anche adesso che è cambiato rispetto all’inizio, rimane uno spazio fluido in continua evoluzione e sempre in fase di sperimentazione.

Sei una fashion blogger atipica. Quali sono, secondo te, i tuoi punti di forza?

Scrivo, racconto storie, per questo il pubblico di The Fashion Politan  è più grande rispetto a quello della maggior parte delle fashion blogger, ci metto tanto del mio, anche nei look, che sono sempre un mix con qualcosa di vecchio, vintage, prendo in giro, anche me, non uso Photoshop, solo filtri per invecchiare le foto, sono schietta, e credo nella Dea Ironia.

Parlando di moda, quali sono le regole fashion che segui più spesso? E quelle che invece non segui quasi mai?

Mi viene naturale vestirmi senza seguire alcuna regola. L’unica è quella di non essere volgare: odio la volgarità. Anzi forse ce n’è un’altra: mai essere troppo alla moda, mai seguirla troppo, si finisce per perdere personalità e stile.

Qual è il capo di abbigliamento che non può mancare nel tuo guardaroba?

Ho una decina di T-shirt bianche.

Se non fossi diventata una giornalista e blogger, cosa ti sarebbe piaciuto fare?

Ho sempre voluto scrivere. Prima o poi riuscirò anche a scrivere il secondo libro. In realtà ho 32 anni, ma voglio fare ancora tante cose in diversi settori, dallo sport al food.

Quali sono i tuoi progetti per il futuro?

Ormai considero il presente come futuro, anche perché i tempi sono cambiati. Continuo ad evolvermi naturalmente imbastendo sempre cose nuove, adesso ho iniziato anche un’esperienza come Guest per QVC, quel mondo della tv mi piace tantissimo e mi diverte, tuttavia mi piacerebbe creare qualcosa che consista nella vendita di servizi, esperienze, più che di prodotti. Avrei anche un altro progettino per la vendita di prodotti, ma devo diventare un po’ più ricca per avviarlo. Ci arriverò da sola (non mi piacciono i ricchi).

Raffaella Celentano