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29 Marzo 2019   •   Carolina Attanasio

Terme in Italia: 3 borghi per un weekend di primavera

«Preparate i costumini, ma non per il mare: la primavera è qui e la prima cosa da fare è rimetterci in sesto con un giro tra le più belle terme in Italia, abbinate a borghi affascinanti e misteriosi»

Possiamo già vedervi, mentre vi stiracchiate dopo il letargo da orsi marsicani che vi siete concessi lungo l’inverno, siete lì a chiedervi dove andare a sgranchirvi nei tanti weekend primaverili che ci separano dall’estate.  In una delle tante terme in Italia, magari? Accettate un consiglio, andate fuori città, siate folli, siate bucolici. Mettete da parte lo smartphone su cui state leggendo quest’articolo e andate a godervi un po’ di sano relax nei nostri posti preferiti, i borghi italiani. Se poi al borgo potete abbinare un tuffo in alcune delle più belle terme in Italia, il gioco è fatto, tornerete al tran tran quotidiano freschi come fanciulli.

Tra le tante proprietà di cui gode l’Italia, quella di essere uno dei Paesi con il più alto tasso di varietà di cose da fare al mondo, a dispetto delle sue dimensioni, è un vantaggio che spesso sottovalutiamo, ma non è questo il giorno. Preparatevi ad assalire uno di questi tre borghi, e non dimenticate il costume.

Terme in Italia: San Casciano dei Bagni (Toscana)

Toscana? Yes, please. Ogni scusa è buona per andarci, e le terme sono nella pole position delle motivazioni vincenti. Abbinateci un bel borgo, nello specifico San Casciano dei Bagni. Il nome non vi inganna, e la Val d’Orcia in cui è immerso nemmeno. 42 sorgenti termali la fanno da padrone qui, sorgono spontaneamente da antichi lavatoi, al centro del paese. I bagni sono gratuiti, analgesici e decongestionanti, come l’ibuprofene ma meglio. Siena è a due passi e la campagna toscana circostante è esattamente la vostra idea di relax paradisiaco.

Terme in Italia: Vetralla e le terme del Bulicame di Viterbo (Lazio)

Viterbo e la Tuscia stanno lentamente risalendo la cruna dell’ago che indica i posti più visitati del Lazio, dopo Roma ovviamente. Adesso che lo sapete, fermatevi un passo prima, a Vetralla. Vi verrà di strada se venite proprio da Roma, e ve ne accorgerete. Il paesaggio comincia a urlare “etruschi” da tutti gli angoli, mentre percorrete le belle strade alberate della Tuscia. Vetralla ha un bellissimo centro medievale, col suo Duomo e le due lastre chiese principali, ma la parte più affascinante è certamente la zona archeologica, con la necropoli etrusca di Grotta Porcina, costituita da molte tombe a fossa e un’enorme tomba a camera con soffitto a cassettoni. Da Vetralla siete vicinissimi alle terme del Bulicame, un complesso termale a cielo aperto e a ingresso libero appena fuori Viterbo. Il Bulicame è una delle fonti principali del complesso privato delle Terme dei Papi, ma se non disdegnate non essere serviti e riveriti mentre fate il bagno, allora il Bulicame è un’esperienza da fare. Se ci andate di sera, ricordate la torcia, l’area non è illuminata ma è sempre, comunque, popolata di bagnanti.

Terme in Italia: Sardara (Sardegna)

Chi ha detto che la Sardegna va bene solo d’estate? Fate un salto a Sardara, un borgo che è tutto un programma: non solo una famosa destinazione termale, ma anche un’ottima base escursionistica per esplorare le meraviglie naturali del territorio. Le acque termali di Sardara scendono prima in profondità, poi riemergono tra i 45 e i 60 gradi: sono considerate una tipologia rara in Italia, simile a quelle delle terme di Vichy. Il borgo, di origine nuragica, vi accoglie con le sue strade in ciottoli e i suoi prodotti di artigianato locale. Le chiese, massima espressione architettonica locale, hanno origine romano-gotica (la parrocchiale dell’Assunta) e trecentesca (l’ex parrocchiale di San Greogorio, considerata uno dei più grandi esempi di architettura del trecento in Sardegna).

Carolina Attanasio