terme di torino
15 Giugno 2018   •   Carolina Attanasio

Terme di Torino, il relax che stavate cercando nel bel mezzo della città

«Viaggio tra alcune delle più belle terme di Torino, una città che nella sua sobrietà non smette mai di riservare sorprese»

Terme di Torino, sì, si può. Anche in quella che, apparentemente, è la città più algida del nord Italia potete trovare qualche bell’angolo di relax che, come ci piace sempre ripetere, è quello che ci vuole quando proprio non ne potete più della giungla urbana e volete staccare la spina. Appurato che qualche ora di sano riposo non ha mai fatto male a nessuno ma, al contrario, è quello che serve per rimetterci al mondo, eccovi una bella lista delle terme di Torino, sì, ma anche nei dintorni del capoluogo piemontese, che male non ci fa. Se siete già in città, approfittate di questi angoli di paradiso per ricaricare le batterie tra una settimana e l’altra, se venite da fuori, combinate una giornata in centro benessere con la visita del centro storico e dei luoghi più rappresentativi di una Torino che, sotto la coltre di understatement, ribolle sempre di novità e creatività piemontese.

In città

Se cercate un posto che vi faccia sentire come se foste fuori dal mondo, circondati dal silenzio e da giardini di tutto fascino, QC Terme è il posto che fai per voi. In pieno centro città, questo posto è assolutamente da annoverare tra le terme di Torino più suggestive. A Palazzo Abegg, roseti e altri alberi secolari circondano la struttura e le sue vasche interne, dando all’ambiente un tono che ha del rinascimentale. Il centro è dotato di tutti i comfort, dalle biosaune alle sale relax, alternate da terrazze e angoli dal sapore fiabesco. Tutto il benessere che cercavate, all’ombra della Mole. Sempre in centro, l’Hotel Victoria, quattro stelle e un trionfo di eleganza, mette a disposizione una Spa che omaggia il Museo Egizio: è tra le terme a Torino da non perdere per il suo stile evocativo dell’antichità attraverso la dea Iside, protettrice della salute e padrona della natura. Proprio a Iside è intitolata la Spa, riconosciuta tra le migliori strutture in città, l’unica che mette a disposizione una piscina grande a sufficienza da poter nuotare comodamente. Il tutto contornato da area massaggi, trattamenti e percorsi benessere ad hoc. Il Golden Palace, 5 stelle nella storica sede di Toro Assicurazioni, simbolo architettonico del secondo dopoguerra, dispone di una Spa di 1200 metri quadrati, divisa in zone relax, piscina, docce a cascata, nebbia fredda, bagno turco e chi più ne ha più ne metta. Il tutto nella cornice elegante e austera di questo palazzo, certamente tra le terme di Torino che non potete perdervi.

Fuori città

Sempre di terme di Torino si tratta, ci spingiamo solo in provincia, dove è ancora più facile staccare la spina e recuperare, senza allontanarsi troppo dalla città. La Bella Rosina è un relais immerso nel verde, a pochi passi dalla favolosa Reggia di Venaria, un posto che ha fatto della sosteniilità ambientale uno dei suoi punti di forza. Ricavato all’interno di un casolare risalente al XVIII secolo, facente parte della zona di caccia del Re Vittorio Emanuele II, che qui veniva a trovare riposo con Rosa Vercellana, che i torinesi affettuosamente chiamavano Bela Rusin: da qui, il nome del relais. Riservato e sorvegliato, questo posto ha una piscina con idromassaggio esterna e un percorso all’interno della tenuta.  Tra le terme di Torino, o meglio alle porte della città, una menzione d’onore la merita il Castello di Montaldo, una struttura spettacolare annoverata come Spa più grande di Torino e provincia. Non si tratta di un semplice relais, ma di un vero e proprio gioiello architettonico, dal grande valore storico. Costruito da Landolfo Vescovo di Torino, passato per mano di Carlo Emanuele Ferrero e, infine, ceduto ai gesuiti, questo castello è oggi un 4 stelle dotato di centro benessere, l’unico che prevede un percorso con 10 rituali eseguiti da maestri AssoSauna. Spa, zone relax, tisaneria, angoli tasting, insomma tutto quello che vi serve per decidere di non tornare più alla vita quotidiana.

Carolina Attanasio