22 Febbraio 2016   •   Snap Italy

Svuota l’armadio: la rivoluzione dello shopping via facebook

«Ogni persona che induca a pensare a quanto costa l’abito che indossa, non lo sa portare» – R. Bacchelli

A metà strada tra la moda etica e la necessità di spendere il meno possibile, è qui che si colloca il progetto di Federica Poulain. Nato nel 2013 come gruppo Facebook dedicato alla compravendita di vestiti second-hand su Roma, Svuota l’armadio si è diffuso in tutto Italia. Un fenomeno giovane (ma non solo), divertente e pieno di curiosità.

L’idea di base è semplice: liberarsi di tutti quei capi ed accessori che, chiusi da tempi immemori nell’armadio, non sentiamo più nostri, non più adatti al nostro corpo o anche solo alla nostra persona, all’idea che di noi abbiamo e che di noi vogliamo dare.

Ma noi (donne, soprattutto) sappiamo quanto è difficile buttare via quella maglietta, ora un po’ stretta, che ci ricorda quella bellissima vacanza, o quella gonna presa in un momento di shopping compulsivo che ha ancora il cartellino dopo 2 anni. Chissà quante paia di scarpe sono nascoste sotto il letto, troppo belle per essere lasciate in negozio, ma troppo scomode per essere indossate fuori casa. Oltre al fattore emotivo, bisogna essere sinceri, incide quello finanziario. Del resto è impensabile buttare, letteralmente, centinaia di euro in un cassonetto.

Svuota l’armadio nasce proprio così, dalla necessità della sua ideatrice di fare spazio in casa, di dare aria ad un armadio stracolmo di vestiti non più usati e in condizioni ottime. Rivendere questi capi, guadagnare qualcosa non è stato l’unico motivo però, a questo Federica ha unito la sua passione per l’ecologia e il riciclo.

«Penso sia molto meglio comprare una cosa di seconda mano piuttosto che comprarla al triplo del prezzo in negozio: oltre che risparmiare soldi, si risparmia energia per la produzione di nuovi capi»

Da una piccola comunità online, luogo di acquisto ma anche di scambio di informazioni e consigli, cresciuto col passaparola tra le ragazze ad un vero e proprio fenomeno che conta più di 36.000 iscritti e il cui modello è stato “esportato” in altre città italiane. Da Roma a Milano, da Palermo a Torino, la comunità del riciclo di moda cresce e si sviluppa intorno a questa ragazza che, con garbo e gentilezza, gestisce un numero immenso di annunci. Ovviamente non sono tardate le soddisfazioni, i mercatini ufficiali a San lorenzo e Torpignattara, la crescita lenta ma costante dei membri dei gruppi cittadini dimostrano quanto l’idea piaccia e sia in linea con la società contemporanea. Certo, l’idea del riciclo non è di facile comprensione all’inizio, non siamo abituati, ma rappresenta quella molla che ci incuriosisce. E non solo riciclo! Tra i venditori tantissimi artigiani che propongono i propri capi fatti a mano, un vera isola del tesoro.

«Oggetti unici a prezzi stracciati, che in tempo di crisi non guasta mai! Soprattutto quando si è studentesse»

Intanto Federica e il suo Svuota l’Armadio di strada ne hanno fatta dal 2013. Il marchio “Svuota l’Armadio” è stato registrato presso la Camera di Commercio, passo necessario per salvaguardare il lavoro svolto in questi anni. 

Dall’abbigliamento agli accessori, dal vintage ai capi unici, un luogo in cui fare affari, vendere, comprare e scambiare. Il prossimo 5 marzo si terrà il Mercatino di Svuota l’armadio – Roma, un pomeriggio all’insegna dello shopping etico e del divertimento, con 35 punti espositivi e la possibilità di trovare la borsa vintage che cercavamo da tempo oppure quel vestito, si proprio quello che c’era sfuggito con i saldi e magari ad un prezzo ancora più vantaggioso.

 

Cristina Florence Galati