Sud Sound System
27 Ottobre 2017   •   Redazione

Sud Sound System: voci del Salento che non si arrende

«Simbolo e leggenda del Salento musicale, i Sud Sound System sono pronti per un nuovo tour europeo in cui suoneranno anche il loro ultimo album: Eternal Vibes. Un’intervista per parlare di Sud, di tematiche sociali ed ambientali, di coraggio e, ovviamente, di grande musica»

I Sud Sound System (pagina FB) sono il simbolo del Salento musicale nel mondo e più in generale sono la massima espressione del raggae mediterrano. La loro storia è semplicemente leggendaria, sia per chi nel Salento ci è nato, sia per tutti coloro che, in Italia e nel mondo, hanno saputo ascoltare la loro musica e capirne il senso, scrutarne il contesto, amare un pezzo di penisola troppo spesso dato per scontato. I Sud Sound System sono, inoltre, il trait d’union e l’innovazione della tradizione culturale musicale del Salento, affiancando i sound tipici del raggae provenienti da una terra lontana come la Giamaica, ai suoni ancestrali e tradizionali di questa terra, alla quale sono fedeli e per la quale combattono e cantano.

Sempre in prima linea ad esprimere chiaramente la propria opinione su temi socialmente rilevanti, che troppo spesso si scontrano contro l’indifferenza e le bugie che martorizzano una terra stupenda dal potenziale unico. Il loro ultimo disco, Eternal Vibes, è un inno alla lotta e al coraggio. 16 tracce che esprimono la necessità di non arrendersi davanti ai soprusi perché un futuro diverso è possibile.  In questo disco vengono cantati i “nuovi briganti”, eroi romantici e positivi che non si fanno beffare da chi vuole fare di tutto una merce di scambio. Così, la musica dei Sud Sound System diventa ancora una volta la colonna sonora del popolo salentino, ed è pronta ad un nuovo grandioso tour europeo.

Ho parlato di questo e molto altro con Nando Popu, cantante e fondatore dei Sud Sound System. Ecco cosa ci siamo detti in questa intervista:

Vorrei iniziare parlando di Brigante, il brano che ha anticipato l’uscita del disco Eternal Vibes. Questo termine cambia accezione, diventa positivo, diventa un pregio ed un riferimento storico importante. I nuovi briganti sono ribelli, arrabbiati ma anche carichi di amore e sogni. Quanto è importante il loro ruolo nella società attuale?
È una risposta ai luoghi comuni che dividono ancora il Nord dal Sud. I meridionali sono stati briganti per difendere la propria terra e continuano a farlo. Noi, invece, non siamo per nessun tipo di divisione, anzi simu salentini de lu mundu cittadini. I briganti sono la riaffermazione della gente del sud. I briganti sono giovani costretti ad emigrare ma con la voglia di tornare nella loro terra, sono quei contadini che la difendono e la curano da mali quali la Xylella, o i figli degli operai di Taranto che vogliono un futuro diverso. Noi siamo stati tra i primi a cantare il Salento. Il Salento è una terra di cultura, arte e tradizione. Quando c’è la cultura le teste sono piene, e ci si può opporre all’indifferenza e alle discriminazioni consapevolmente.

Nel video di Brigante un ragazzo balla libero per le strade di Lecce. In questo Sud bistrattato, la vera rivoluzione la fa chi resta e lotta con le poche risorse che ci sono, guardandole come potenzialità. È questo il senso del video?
Assolutamente sì. Un giovane che balla per le strade del barocco leccese. Ballare vuol dire sentirsi consapevole di quello che si fa. Chi balla non deve sentirsi un pazzo, ma padrone della città, delle sue potenzialità. I giovani vanno via per inventare il futuro ma ormai c’è anche la possibilità di costruirlo in questa terra.

Radici ben salde nel Salento ma visione e cultura proiettata nel mondo. Eternal Vibes è il risultato della vostra esperienza in Giamaica. Quanto c’è di questo viaggio nel disco?
La Giamaica si può sentire in brani come Mystical Sound, scritto proprio in quella meravigliosa terra. Per i giamaicani è importante che noi ci esprimiamo in dialetto (ma cantiamo anche in inglese ed italiano) perché il raggae è un genere musicale identitario, è una cultura che parla d’amore e condivisione e non di separazione. Questo disco racconta anche la nostra vita musicale, il legame con il Salento e quelli instaurati in giro per il mondo. La musica, infatti, abbatte ogni barriera.

Il disco è arricchito da collaborazioni importanti, una su tutte quella con Enzo Avitabile. Come nasce questo incontro e cosa vuole comunicare il brano Chi lotterà vivrà?
Questa collaborazione nasce per caso durante un concerto. È nata prima un’amicizia e poi l’idea di collaborare insieme. Enzo Avitabile è un grande uomo con una semplicità che solo i grandi artisti possiedono. Inoltre, anche lui come noi è un combattente nato. Questo è un brano di lotta per il Sud dove problematiche diverse si uniscono e si canta anche la battaglia e il dramma dei cittadini nella Terra dei Fuochi.

Eternal Vibes è allo stesso tempo un disco di ballate d’amore, di riscoperta del territorio ma anche di denuncia sociale. Quanto aiuta la musica a sensibilizzare tematiche che molti preferiscono tenere nell’ombra?
La musica ha un ruolo importantissimo. Penso alle battaglie che abbiamo condotto in questi anni e a quelle che vanno combattute ancora. La Xylella e i contadini abbandonati che stanno perdendo il loro lavoro, le grandi industrie e il diritto alla salute, le grandi opere e la tutela del territorio.  La musica è indispensabile per dare voce al cambiamento.

A breve partirete per un nuovo tour che toccherà le più importanti città d’Europa. Cosa ci dobbiamo aspettare?
Tanto divertimento e gioia. La musica è una cura, è medicina. Dico sempre: siamo pazzi che vogliono curare persone normali. È bellissimo vedere gente da ogni parte del mondo ballare e divertirsi con la nostra musica. Inoltre, anche noi ci arricchiamo di nuove conoscenze ed esperienze. Spesso le persone che incontriamo in tournée diventano le nostre canzoni più belle come Le radici ca tieni e Ciao amore. L’incontro tra la musica sul palco e il pubblico è qualcosa di catartico, le canzoni più belle nascono proprio in giro per il mondo e per il Salento, quando abbiamo questa medicina tra le mani e la stiamo condividendo con il pubblico che ci segue.

Elisa Toma