Enzo Avitabile Music Life
03 Aprile 2017   •   Redazione

Enzo Avitabile: il musicista con il mondo come ispirazione

«Doppio David di Donatello per Enzo Avitabile, l’artista italiano che attraverso la musica sa raccontare il mondo e le sue periferie. Tra World Music, folklore e jazz fusion, vi raccontiamo le curiosità e le tappe della carriera artistica del grande musicista napoletano»

Enzo Avitabile è il musicista del mondo e del sud, nella sua musica c’è profumo di mare, di sabbia e salsedine, di terra e tufo, di umanità.

Tra i musicisti italiani, Avitabile è colui che fa del mescolamento di sonorità un marchio di fabbrica riuscendo abilmente a giostrarsi tra World Music, folklore napoletano, jazz fusion e soul e rendendo il tutto musicalmente omogeneo e unico. Meritati i numerosissimi riconoscimenti vinti, per ultimo la doppietta ai David di quest’anno. Ecco, allora, un viaggio tra musica e curiosità sull’artista italiano che racconta le periferie, il mondo.

Il doppio David di Donatello

Enzo Avitabile ha stravinto agli ultimi David Di Donatello aggiudicandosi il premio come migliore colonna sonora e miglior brano in “Indivisibili“, il film di Edoardo De Angelis che nel totale ha conquistato ben 6 statuette.

Dal palco dell’importante evento cinematografico italiano, Enzo Avitabile ha fatto un breve ma sentito discorso mentre stringeva commosso la prima statuetta: «Ringrazio Napoli e le periferie del mondo che sono la mia fonte di ispirazione». La sua musica parla di Napoli e la sua voce è tra le poche a gridare delle ingiustizie e delle storie, a volte dimenticate, che accadono in questa terra, così la colonna sonora si adagia perfettamente su un film che Napoli riesce a raccontarla bene, in un immaginario magico e quasi surreale, come i sentimenti che la realtà partenopea trasmette.

Il miglior brano premiato è “Abbi pietà di noi”, una canzone di denuncia, una canzone che da voce a chi non ne ha,  a chi resta con  le lacrime ma non si rassegna. Il brano è condiviso al microfono con le due protagoniste, Angela e Marianna Fontana.

Così ha commentato il suo lavoro per il film: “Sono davvero felice di aver scritto le musiche di questo film di Edoardo De Angelis che ammiro da sempre per la sua ricerca di linguaggio: cruda e diretta ma al contempo profondamente poetica. Indivisibili è uno dei film più calati dentro la sua verità che si siano visti da diverso tempo a questa parte“.

Enzo Avitabile Music Life

Su Enzo Avitabile è stato girato un docufilm, presentato nel 2012 alla Biennale del Cinema di Venezia, fuori concorso. Ad appassionarsi della musica e della vita del musicista partenopeo il regista premio oscar Jhonathan Demme, premiato nel 1992 per la migliore regia per “Il silenzio degli innocenti“, film con Anthony Hopkins nel ruolo di Hannibal Lecter e Jodie Foster.

Il docufilm dimostra, attraverso esecuzioni live e racconti, che non esiste una sola anima musicale in Avitabile, ma innumerevoli ed è così che i suoni divengono multiformi.

Il percorso del sassofonista partenopeo è raccontato a partire dell’infanzia a Marinella, periferia di Napoli, passando per il diploma al conservatorio di San Pietro a Majella, le sperimentazioni di fusion jazz, la partecipazione al secondo e omonimo album di Pino Daniele, gli anni ’80 e le innumerevoli collaborazioni.

Ulteriore curiosità sulla vita professionale e musicale di Avitabile: nel 1994 fu praticamente licenziato dalla Emi, la sua casa discografica, per la sua mancata volontà di partecipare al festival di Sanremo, una rinuncia di principio per lui, sempre fedele al suo essere un artista indipendente e al sottrarsi alle mode e al mercato.

Ma come ha fatto Demme a trovare l’artista napoletano? Una trasmissione radiofonica stava passando un brano di Avitabile ed il regista si trovò ad ascoltarlo nella sua auto mentre era in corsa sul George Washington Bridge, per poi incontrarsi fisicamente e produrre questo lavoro di fotogrammi e suoni in 80 minuti.

Tra il regista hollywoodiano e il sassofonista si è creato un particolare legame, entrambi, infatti, vivono l’arte come un impegno politico e sociale e l’empatia per chi è ai margini rientra nella visione del mondo di entrambi.

Uno, tanti

Enzo Avitabile nel corso della sua carriera ha sempre fatto largo uso di collaborazioni. Sì, la musica va condivisa, negli intenti come sul palco e la sua anima si è sempre legata a quella di altri musicisti per creare opere d’arte.

La prima collaborazione da citare è quella con Pino Daniele, grande amico del sassofonista. Avitabile ha affermato che per accogliere la conoscenza degli altri popoli è indispensabile conoscere e recuperare l’identità del proprio,  per cui, seguendo il detto che dice: “Prima di fare qualcosa consigliati con tuo fratello che hai in casa”, la collaborazione Avitabile-Daniele era l’inizio inevitabile. Nacquero così i provini che prerarono Terra Mia. L’incrocio più emozionante tra i due artisti è nel brano “È ancora tiempo”, una riconciliazione di canzone napoletana, di famiglia e amicizia.

Avitabile è stato l’unico italiano, insieme a Pavarotti, a duettare con il mitico James Brown che gli affidò un consiglio: “Ritorna a casa e riporta nel mondo un suono che è tuo“. È così che la musica di Avitabile è intrisa di suoni autoctoni e universali.

Tra le altre condivisioni musicali: la grandissima Tina Turner, Enrique Morente, uno dei massimi esponenti del flamenco a livello mondiale e ancora le grandi voci d’Africa come Daby Tourè e Kabila Idir e gli altri artisti internazionali come Bob GeldofDavid Crosby, il collega sassofonista e cantante napoletano James Senese.

In Black Tarantella, diciottesimo album dell’artista, uscito nel 2012 le collaborazioni sono veramente tantissime, oltre ai già citati Morente, Daniele, Geldof, Crosby anche Raiz, Guccini, Battiato, Mauro Pagani.

Con questo disco le cui canzoni trasmettono con estrema crudezza e semplicità linguistica il disagio sociale partenopeo e non solo, Enzo Avitabile ha vinto il Premio Tenco 2012 nella categoria “Album in dialetto”.

Lotto infinito, storie dalle periferie del mondo

Lo scorso ottobre, a distanza di quattro anni da “Black Tarantella“, è uscito il suo ultimo lavoro “Lotto Infinito” “un inno alla vita da un punto qualsiasi della Terra”, come lui stesso lo ha definito. Anche qui ritornano i temi sociali, l’attenzione verso chi è ai margini e il titolo stesso fa riferimento ai lotti delle casa popolari da cui parte il suo racconto in musica e proprio lì che nasce l’ispirazione perché “Lotto Infinito” era scritto su uno striscione appeso su una ringhiera con il simbolo dell’infinito a renderne meglio l’idea.

Anche in quest’album i suoni del mondo si incrociano con i suoni napoletani per dare voce a chi vive la condizione generale di essere fuori dal mondo, fuori dalla vita in qualsiasi parte del globo e in qualsiasi sua periferia.

Questo disco ha arricchito la sua forza grazie anche alle tante collaborazioni alle quali Avitabile non ha rinunciato: Giorgia, Francesco De Gregori con cui canta “Attraverso l’acqua”, Mannarino, Renato Zero, Caparezza, Dady Touré, Pippo Del Bono, Elena Ledda, Giovanna Marini, Hindi Zahra e la straordinaria voce narrante di Lello Arena nel brano “Addo sò nato io“.

Questo disco ha riaffermato la bravura e il talento dell’ artista italiano così apprezzato all’estero proprio per le contaminazioni della sua musica, per il coraggio delle sperimentazioni e per la forza dei suoi brani che, attraverso l’unione di ritmo, musica, parole affrontano temi a volte scomodi, sicuramente non semplici come la giustizia sociale, l’uguaglianza e la solidarietà, senza mai cadere nella retorica. E questo è quello che solo i grandi riescono a fare.

Elisa Toma