stilisti emergenti
04 Maggio 2018   •   Francesca D’Arienzo

Stilisti emergenti: ecco chi sono i soliti ignoti

«Quando si parla di moda italiana non bisogna sempre pensare ai brand più rinomati. Vediamo insieme chi sono gli stilisti emergenti del fashion system Made in Italy.»

Un nuovo volto alla moda, un nuovo stile e un nuovo brand: queste le caratteristiche di coloro che si stanno affacciando per la prima volta al mondo della moda. Sono gli stilisti emergenti, pronti a dettare le nuove regole del gioco, senza però mai discostarsi completamente da chi è stato protagonista nella moda per decenni. Così dopo avervi parlato dei designer emergenti del 2017, vediamo ad oggi quali sono i volti nuovi del 2018, stilisti emergenti che si stanno affermando e che calcano le più grandi passerelle dalla moda italiana ed internazionale.

Massimo Giorgetti

Nato a Rimini nel 1977, è uno dei talenti del Made in Italy che, poco alla volta, è riuscito ad imporsi a livello internazionale. Il suo primo approccio è legato agli zii, che avevano un ricamificio a San Mauro Pascoli, ed al suo lavoro come commesso, che gli fa comprendere quale fosse la sua reale passione. La sua carriera è eterogenea e ad ampio raggio, tale da permettergli di avere una visione del prodotto moda non solo dal punto di vista stilistico ma anche commerciale e strategica. Nel 2008 arriva la sua svolta creativa: crea una partnership con il Gruppo Paoloni e decide di mettersi in proprio creando il marchio MSGM. Un mix tra la musica indie e l’arte contemporanea. Riesce a creare un connubio perfetto tra le grandi tradizioni dei marchi più conosciuti, come nel caso di Yves Saint Lauren e Coco Chanel, “travolti” dalla voglia di cambiamento e di rivoluzione dei millenials. Nel 2010, poi, MSGM e Massimo Giorgetti, vengono scelti come una delle migliori rivelazioni di quell’anno nel concorso Who’s on next, patrocinato da Vogue Italia. Fino allo scorso anno è stato il direttore creativo di Pucci, mentre da quest’anno è tornato ad occuparsi al 100% della sua MSGM.

Lucio Vanotti

Nato a Bergamo nel 1975, anche lui viene dal concorso Who’s on next dove si presenta come uno degli stilisti emergenti più interessanti. Ha studiato e si è formato a Milano per coltivare la sua passione più grande. Nel 2002 lancia il suo primo marchio, February, che è rimasto in vita quasi per dieci anni, fino a quando non decide di dare il suo nome alle sue creazioni. Una caratteristica del suo stile è l’essenzialità. Linee verticali, purezza compositiva, unisex, stile eterno e duraturo: sono questi gli elementi che rendono riconoscibile fin da subito ogni sua creazione.

Andrea Incontri

Classe 1971, Andrea Incontri ha iniziato il suo avvicinamento al design all’università con gli studi sull’architettura. Anche per lui la svolta è avvenuta con la partecipazione al concorso Who’s on next, che ha vinto per la categoria accessori. Un connubio tra interior design e moda che ha espresso magistralmente con la pelletteria. Nel 2000, infatti, ha lavorato con la filiera toscana del settore.  Nove anni dopo ha lanciato il suo marchio specializzato in scarpe, ready to wear e pelletteria. Dal 2014 è diventato direttore creativo di Tod’s Uomo. Anche per lui, uno tra gli stilisti emergenti più in ascesa, lo stile è molto riconoscibile perché contraddistinto dalle linee pulite dei suoi accessori.

Martina Scattarella

Nata nel 1992 a Roma. Dopo gli studi di moda alle superiori si iscrive all’Accademia di Costume e Fashion Design a Roma. È stata selezionata a luglio 2015 per partecipare allo spettacolo dell’Academy’s Talent 2016 e nello stesso anno ha partecipato al Fashion Show di Altaroma. Si definisce un’appassionata di streetwear e ha dedicato molto tempo a renderla insolita, il che è un tratto distintivo del suo lavoro. Ha un’abilità unica nell’artigianato e un’attitudine naturale per la stampa e la sensibilità nei colori. Ha creato dal nulla un marchio che porta il suo nome in cui vuole comunicare la forza e la grinta delle donne. Uno stile riconoscibile dall’uso di linee ampie, di un minimalismo estetico e futuristico e da toni tendenzialmente scuri.

Claudia Imperatore

Napoletana, classe 1990. Il suo concetto di moda parte da suggestioni estetiche contemporanee, in cui la parola chiave è la versatilità. I suoi progetti sono basati sull’estetica contemporanea associata a pensieri emotivi, funzionali ed etici. Ha un brand che porta il suo nome e le sue creazioni si caratterizzano per l’uso di tessuti naturali, di colori forti e di volumi destrutturati.

Francesca D’Arienzo