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23 Giugno 2022   •   Ludovica Guescini

Startup successo: 5 consigli per arrivare in vetta

«I 5 step da seguire per lanciare una startup di successo: i consigli della software house Giuneco.»

 Secondo la ricerca di CBinsights, tra le principali cause di fallimento delle startup l’8% è da attribuire a prodotti difettosi dovuti alla scarsa organizzazione del progetto che ne sta alle spalle o all’aver ignorato, sia consapevolmente che accidentalmente, i desideri e le esigenze degli utenti. Per questo è fondamentale seguire degli step ben precisi e delineati, così da mettere le basi per un progetto di successo, soprattutto quando si parla di startup.

«L’importanza di una corretta progettazione è fondamentale per gli edifici così come per i software. Quando si tratta di startup, infatti, è necessario che i progetti alla base siano solidi per garantire stabilità e in grado di evolvere e scalare velocemente qualora il progetto dovesse ampliarsi e supportare un maggior bacino di utenti. – afferma Claudio Sorbi, Socio e Sales Manager In Giuneco, la modalità di lavoro che applichiamo è attenta alle esigenze del cliente e dell’utente finale, ma anche a un mercato rapido e in continuo cambiamento come lo è quello delle startup».

Ecco i consigli che secondo Giuneco, l’innovation hub fiorentina, sono da tenere a mente nella creazione di un progetto imprenditoriale:

  1. Predisporre fasi di analisi e workshop: Ogni idea ha il potenziale per essere una grande idea, occorre però validarla e plasmarla tramite una fase di workshop e di analisi, così da ottimizzarla al meglio. Questo momento di brainstorming, condiviso con il cliente e con esperti interni all’azienda, dai responsabili del progetto agli sviluppatori che avranno poi modo di lavorare sul prodotto, è importante perché fa emergere i desideri e i vincoli del progetto.
  2. Definire le prime funzionalità essenziali: anche chiamato MVP, “minimum viable pack product”, si tratta del pacchetto minimo di funzionalità da implementare al progetto, utili per dare valore e velocizzare il processo di costruzione. Definite e concordate le prime funzionalità, queste sono le basi che serviranno per la creazione di un prototipo.
  3. Creare un prototipo: la creazione di un prototipo è essenziale per mostrare al cliente come il progetto appare a livello visivo. E’ in questa fase che si inizia a delineare la struttura e le caratteristiche del software: l’utilizzo dei colori, il font dei testi e tutte quelle funzionalità dedicate all’accessibilità nei confronti degli utenti. Questa fase è fondamentale perché permette al cliente di verificare in modo diretto la realizzazione del progetto, ma anche la più complicata perché è in questa sede che le aspettative possono scontrarsi con la realtà e venire segnalate le eventuali prime modifiche da implementare a livello grafico.
  4. Organizzare roadmap: definire una roadmap chiara e condivisa con tutti gli operatori che prendono parte al progetto è necessario per tenere le fila del piano di sviluppo dello stesso. È possibile inserire questo step in qualsiasi momento della creazione di un progetto, in modo tale che le funzionalità emerse nella fase precedente vengano suddivise per macro funzionalità e ordinate a seconda delle priorità.
  5. Prevedere l’automazione dei processi: durante la creazione di una startup di successo, il rapporto umano con il cliente è fondamentale per riuscire a comprendere e far emergere la sua storia e ciò che si desidera raccontare. Altrettanto importante è seguire uno standard votato all’automatizzazione di ogni processo, dalla fase di configurazione a quella di pubblicazione, e all’utilizzo di testing automatici per garantire manutenibilità ed evoluzione. Questo garantisce un beneficio sia in termini di tempo che economico, riducendo problemi legati a bug ed errori umani.

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La differenza e il vantaggio di costruire un progetto seguendo questi semplici passi è la possibilità di monitorare passo a passo le evoluzioni, avendo modo di confrontarsi in ogni fase con il cliente e gli sviluppatori interni. Inoltre, nel corso di una fase di progettazione organizzata seguendo questi step, è più semplice intervenire con rapidità in caso di bug, problemi legati al sistema o modifiche richieste dal cliente, invece che a prodotto finito, quando il processo di modifica sarebbe molto più lento e difficoltoso.