spumanti italiani
29 Dicembre 2017   •   Redazione

Spumanti italiani: il brindisi per l’anno nuovo sarà Made in Italy

«Ormai ci siamo, il Capodanno è davvero dietro l’angolo! E tra i vari preparativi occhio a cosa bevete. Per un brindisi all’altezza scegliete spumanti italiani!»

Quest’anno più che mai gli spumanti italiani sono protagonisti delle feste: tra il 7 dicembre e il 7 gennaio si stima che saranno circa 68 milioni le bottiglie di spumante stappate – il 4% in più del 2016. La giornata di picco, chiaramente, sarà l’ultimo dell’anno con 38 milioni di bottiglie che verranno stappate per dare il benvenuto al nuovo anno. Nemmeno a Natale, comunque, sono mancati i brindisi, con addirittura 11 milioni di bottiglie aperte per salutare l’arrivo di Babbo Natale.

Spumanti italiani nel mondo

Il Made in Italy si impone sugli spumanti esteri e anche sullo champagne: della totalità delle bottiglie stappate soltanto poco più di 3 milioni sono straniere, calcola l’Ovse-Ceves (Centro Studi Accademici Ricerca e Osservatorio Economico).

spumanti italiani

Il 2017 è anno record anche per l’esportazione degli spumanti italiani fuori dai nostri confini, in particolare Asti qui(ve ne avevamo parlato ), Franciacorta e Prosecco – che hanno raggiunto all’estero i livelli del celebre champagne francese. La spedizione di spumante italiano è salita a +11% rispetto al 2016, segnando con questi numeri un record delle bollicine italiane che ci accompagnerà in questo 2018. I principali destinatari dello spumante tricolore sono gli inglesi; nel Regno Unito, infatti, si registra un incremento del consumo di spumanti italiani del 13% rispetto all’anno precedente per un corrispettivo di 267 milioni di €. Anche negli Stati Uniti l’export ha avuto una performance al di sopra della media con un +17% che vale oltre 217 milioni di €.

Parlando di esportazione a livello complessivo nel 2017 si è verificato un incremento della vendita di bollicine all’estero pari all’11% in valore e volume contro il 7% dell’anno precedente. Nel quadro totale, quindi, l’Italia quest’anno prosegue la sua espansione sul mercato internazionale degli spumanti. Attenzione, però, alle imitazioni: «Con il successo, crescono le imitazioni in tutti i continenti, a partire dall’Europa dove sono in vendita bottiglie di Kressecco e di Meer-Secco, prodotte in Germania, che richiamano palesemente al nostrano Prosecco, che viene venduto addirittura sfuso alla spina nei pub inglesi», secondo le analisi di Coldiretti.

spumanti italiani

Quali sono le tipologie preferite di spumanti italiani?

I vini aromatici secchi scalzano quelli tradizionali dolci, solitamente più gettonati tra le scelte degli italiani. In generale è stato registrato un significativo exploit per Franciacorta e Trentodoc, soprattutto millesimati, pas dosè e biologici, i più inseriti tra i regali enogastronomici. Vanno forte anche i millesimati da vitigni locali come il Lambrusco e quelli del sud Italia. Buoni i risultati anche per le bollicine tradizionali regionali come Alto Adige e Alta Langa. Il Prosecco mantiene il suo primato sul mercato, con tre bottiglie su cinque, e cresce in particolar il Conegliano Valdobbiadene Superiore Docg rispetto al Prosecco Doc.

E chi compra più spumanti italiani in questo fine 2017? In controtendenza rispetto agli anni precedenti, quest’anno sono gli over 60 a spendere maggiormente in bollicine rispetto ai Millennials. Questa netta crescita del consumo di spumanti italiani evidenzia nell’economia interna un clima di fiducia rispetto ai prodotti italiani: il consumatore sta sempre più riconoscendo il valore di ciò che è Made in Italy e della qualità che i prodotti italiani sono in grado di offrire. Un futuro che, grazie alla crescita culturale e al riconoscimento del valore dei propri prodotti, si prospetta radioso per le nostre bollicine.

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Aspettando Capodanno, buone feste e buono spumante per tutti…cheers!

Ilaria Roncone