Spazi coworking
11 Maggio 2022   •   Redazione

Spazi coworking: le scelte delle startup Made in Italy

«Made in Italy e strategie di business: quali sono i motivi che spingono le startup a scegliere spazi coworking.»

Negli ultimi anni la realtà della piccola imprenditoria italiana è molto cambiata e si è in qualche modo evoluta in un senso più dinamico e giovanile. In particolar modo il fiorire delle start up Made in Italy ha visto una fortissima crescita da qualche tempo a questa parte. Molti sono infatti i giovani che hanno deciso di investire nel Belpaese, mettendo a frutto le loro idee di business partendo da zero, dalle proprie forze e dalle proprie capacità, con l’obiettivo di crescere e di far emergere il proprio nome tra quelli più conosciuti del Made in Italy. La strada per costruire una realtà del genere è chiaramente lunga e alle volte può sembrare molto difficile schivare il fallimento nella propria impresa. Le responsabilità di cui farsi carico sono tantissime, insieme alle spese da sostenere; eppure, contenere i costi oggi è sempre più facile grazie alla nascita di progetti che puntano ad agevolare i lavoratori. È il caso degli spazi di coworking.

La scelta del coworking per risparmiare

Quando si intraprende la strada dell’imprenditoria Made in Italy si sa che le spese saranno tante e spesso, nelle prime fasi della propria attività, i guadagni potrebbero non essere sufficienti a coprirle. Ecco perché è importante, per cominciare, avere un buon capitale alle spalle che consenta almeno l’avviamento sereno dei propri progetti e della propria attività.

Per far sì che il progetto funzioni, bisogna però dare sempre un occhio al risparmio. Questo non deve riguardare ovviamente la qualità dei prodotti offerti, poiché sarebbe estremamente controproducente, bensì i costi “accessori”. Un’idea che molti giovani imprenditori stanno prendendo in considerazione per abbattere i costi, ad esempio, dell’ufficio è quella di lavorare in uno spazio di coworking. Questi sono dei veri e propri uffici condivisi, ovvero spazi di lavoro in condivisione con altri lavoratori, che offrono la possibilità di utilizzare anche sale riunioni, organizzare meeting e scambiare quattro chiacchiere con perfetti sconosciuti durante le pause, il tutto al costo di un abbonamento mensile di gran lunga inferiore al prezzo di un affitto e privo delle spese quali luce, acqua, manutenzione e tasse.

Spazi coworking

Soprattutto dopo la pandemia, sono le grandi città a offrire la scelta più ampia. I business center a Roma, Milano, Firenze, Napoli o Catania sono sempre di più e rappresentano una vera e propria svolta per gli smart workers. I business center mettono a disposizione di chi li sceglie dei veri e propri uffici arredati, sale riunioni e spazi per eventi, servizi di segreteria e molto altro. Ciò consente, almeno per i primi tempi, di ammortizzare moltissimo i costi di un eventuale affitto per un ufficio privato.

Ma l’idea di spazi coworking va ben al di là di ciò. Cos’è allora? Di cosa si tratta? Il suo ideatore, Neuberg, ne parla come un progetto per creare una community in uno spazio fisico. Non è quindi soltanto un ufficio da condividere con altri imprenditori, ma un posto in cui potersi scambiare idee e far nascere interessanti contaminazioni. In questo senso, per una startup Made in Italy questo può essere un buon modo di farsi strada. Infatti confrontandosi con altre realtà, il proprio business può crescere e arricchirsi, stimolato dalla sana competizione e anche arricchito dai consigli di chi magari ha più esperienza nel campo.