serie tv in Italia
09 Aprile 2019   •   Snap Italy

Serie TV in Italia: i grandi successi del piccolo schermo

«Quando si parla di spettacolo non si può fare a  meno di pensare alle serie TV in Italia, sit-com più o meno longeve che hanno conquistato il piccolo schermo.»

Quando si parla di spettacolo e futuro non si può fare a  meno di pensare alle serie tv in Italia, che proprio grazie alla loro serialità tengono incollato lo spettatore allo schermo lasciandogli il tempo, tra una puntata e l’altra,  di affezionarsi ai personaggi e riflettere, formulare teorie, discutere con amici fino alla possibilità di trovare risposte nell’arco dell’episodio successivo. RAI e Mediaset e nuove piattaforme come Netflix hanno proposto nel corso degli anni sitcom, fiction, serie televisive e film divisi a puntate. Alcuni sono in onda ancora oggi, altri sono cessati, ma la verità è che il cuore degli italiani è affezionato ad alcuni personaggi e ne segue tutt’oggi le vicende. Numerosi sono stati negli anni i titoli RAI e Mediaset trasmessi in prima serata, senza contare i grandi successi delle produzioni Sky. Snap Italy ha selezionato per voi le serie tv in Italia (in chiaro o pay tv) di maggior successo.

Serie tv in Italia: Gialli

Il commissario Montalbano, prima fra tutte tra le serie tv da citare, viene trasmessa dalla RAI fin dal 1999, e racconta le vicende del commissario di polizia Salvo Montalbano, tra vita privata e indagini. Con scenario una Sicilia in giallo e la famosa terrazza sul mare, arriva alla sua nona stagione nel 2013 e conferisce un segno di riconoscimento per Luca Zingaretti, grande interprete. Riguardo Montalbano sono state inoltre create, ancora dal canale RAI, due stagioni di spin off sul Giovane Montalbano, andate in onda per la prima volta nell’anno 2012 e ancora una volta con il marchio di Andrea Camilleri, da cui sono tratte le vicende di entrambe le serie.

Ancora  riguardanti le forze dell’ordine sono le serie televisive Distretto di polizia (del 2000) e Carabinieri (2002), in onda su Canale5, così come RIS-Delitti Imperfetti, in onda su RAI2 dal 2005. Del 2006 è invece L’ispettore Coliandro, anche questo su RAI2 e quest’anno alla sua quinta stagione per raccontare le vicende dell’ispettore napoletano, trapiantato a Bologna. Studiando queste serie televisive, salta all’occhio come il caldo cuore italiano si affezioni più alle storie sentimentali degli attori che alle vicende poliziesche.

Serie tv in Italia: Drama & Comedy

Di diverso genere sono invece l’indimenticabile Un medico in famiglia (in onda dal ‘98), il cui cast ha raccontato ad oggi dieci stagioni sulle vicende della famiglia Martini, Provaci ancora prof, del 2005, arrivato quest’anno alla sua sesta stagione, ma anche Braccialetti Rossi (2014), recentissima serie televisiva incentrata su un tema importante quale quello del Cancro, che ha coinvolto e commosso centinaia di italiani insegnandogli, però, a non arrendersi mai e ricordare sempre di sorridere. Tre successi targati RAI che appassionano uomini e donne di ogni età. E se la famiglia è il tema principale di Un medico in famiglia, anche la Mediaset ha le sue proposte a riguardo. «C’è un mondo nuovo qui che aspetta solo noi» direbbe la famiglia dei Cesaroni, in onda dal 2006, grazie al quale il bar dove sono girate le sue scene e la Garbatella tutta stanno riscuotendo ampio successo.

Di soli due anni dopo e in onda fino al 2012 è Tutti pazzi per amore, serie tv i cui protagonisti sono Paolo e Laura, vicini di pianerottolo che, inizialmente, non si sopportano … una serie che gioca sull’effetto musical, e per questo considerata «molto poco italiana», come la ha definita Pietro Sermonti alias Stanis, il protagonista di Boris. Boris, anche questa una originale serie edita da Fox Italia che per tre stagioni, dal 2007 al 2010, ha appassionato il pubblico italiano: la fuori serie che stavate aspettando. Per risate garantite su RAI1, invece, quello di Luciana Littizzetto è un nome infallibile: la sua presenza ne I fuoriclasse (2011), riesce a coinvolgere tutte le donne che, come lei, sono insegnanti di scuola superiore ed hanno a carico non solo compiti in classe, alunni, responsabilità e professionalità ma anche un figlio adolescente ed uno nato da poco. Pazza e allegra, sa regalare il suo brio agli spettatori.

Altra proposta Mediaset è poi Le tre rose di Eva (2012), definita una serie «tra melò e thriller», oppure del 2013 Treatment, capolavoro Sky con un meraviglioso Sergio Castellitto. Versione italiana dell’omonimo statunitense, è stato originariamente ideato in Israele, con il titolo «BeTipul». Il 2016, però, aveva visto comparire anche altre novità: è stato questo l’anno della prima stagione in onda su Canale5 de Tutti insieme all’improvviso, commedia che racconta di un italiano di rientro dall’Africa per lavoro e si trova alle prese con la realtà quotidiana e le accuse di essere stati abbandonati… saprà cavarsela?

Serie tv in Italia: Crime

Quando pensiamo alla criminalità non possiamo che pensare a Gomorra, o Romanzo Criminale. Ma la passione del crime è in Italia già presente da molti anni. È del 1984, infatti, la serie televisiva di una sola stagione La piovra, andata in onda su RAI 1 riguardante la criminalità organizzata siciliana e in particolare, appunto, quella del gruppo criminale La piovra, capitanato da Tano.  Il 2008 è la data di inizio di Romanzo Criminale, serie tv Sky narrante le vicende della banda della Magliana, organizzazione criminale giovanile con un solo scopo: prendersi Roma.

2013, 2014, 2015: tre anni chiave per Sky e la produzione criminale italiana. Il 2013 è infatti l’anno di uscita della la serie I delitti del BarLume, serie presa da libri con protagonista Filippo Timi nei panni di Massimo, proprietario del Bar in questione. Ancora di Sky, presa da un libro ben più che noto e di un solo anno successivo è Gomorra, la serie televisiva tratta dall’omonimo libro di Saviano che è stata prodotta e trasmessa da Sky a partire dal 2014. Del 2016 è invece 1992, una sola stagione che si occupa dell’Italia ai tempi di Tangentopoli. Una piccola curiosità in proposito? L’idea di realizzare la serie è stata dell’attore Stefano Accorsi, che ha affermato che lo «affascinava l’idea di raccontare le vicende che travolsero l’Italia 23 anni fa e allo stesso tempo l’idea di colmare un vuoto lasciato scoperto dal nostro cinema e dalla tv. Quell’anno ho vissuto con enorme speranza quei fatti, con l’idea che qualcosa potesse cambiare davvero». Qual è la vostra serie preferita? Fatecelo sapere sui nostri profili social…

Gloria Palladino