09 Febbraio 2016   •   Raffaella Celentano

Se dico Sanremo: le canzoni del Festival preferite dagli italiani

«Tutti cantano Sanremo»

È da più di sessant’anni ormai che l’Italia intera si riunisce per seguire l’evento canoro del Belpaese per eccellenza: il Festival della Canzone Italiana di Sanremo. Da quel lunedì 29 gennaio 1951 – data di inizio della prima edizione del Festival – sono state tantissime le canzoni che si sono susseguite prima al Casinò di Sanremo e poi al Teatro Ariston, che hanno conquistato il cuore degli italiani o che hanno generato critiche e discussioni. Indipendentemente dai singoli gusti musicali, di Sanremo se ne è parlato tanto, se ne continua a parlare e (ne siamo certi) se ne parlerà ancora per tanto tempo.

Ogni canzone presentata ci ricorda qualcosa, racconta una storia particolare, o magari è legata in qualche modo alla nostra vita. Alcuni brani sono stati premiati e poi dimenticati, oppure denigrati e acclamati in seguito, altri hanno avuto la fortuna di classificarsi in prima posizione e di sopravvivere. Ci sono canzoni che, nonostante gli anni che passano, sono rimaste impresse nei cuori di molti, hanno superato la prova del tempo e ancora oggi continuano ad emozionarci…

Tuttavia, si sa, è il pubblico che nel tempo decreta il vero vincitore del Festival, e noi di Snap Italy abbiamo chiesto agli italiani qual è la prima canzone a cui pensano quando sentono parlare del Festival di Sanremo.

Proprio come a Sanremo si sono susseguite canzoni molto diverse tra loro e un mix eterogeneo di cantanti, anche il pubblico si distingue per eterogeneità. Da un tenero bimbo che ha risposto “Grande Amore de Il Volo” fino ad una signora ultraottantenne che sorridendo ha detto “Vola Colomba di Nilla Pizzi, perché me la cantava sempre mio marito”.

Che siano romantici e nostalgici, o più scettici, tutti gli italiani hanno una canzone del cuore legata al Festival di Sanremo. Ai più giovani piace Arisa con la sua Sincerità (prima classificata nella sezione Nuove Proposte del 2009), o ancora Luce di Elisa (che ha vinto il Festival nel 2001)e Terra Promessa di Eros Ramazzotti (vincitore delle Nuove Proposte nel 1994).

Grande successo ha riscosso anche Chiamami ancora amore di Roberto Vecchioni (vincitore dell’edizione del 2011) e L’essenziale di Marco Mengoni (che ha vinto nel 2013). Anche Francesco Renga è riuscito a conquistare un posticino nel cuore degli italiani le sue Angelo (brano vincitore nel 2005) e La Tua Bellezza (2012).

Qualcuno ridendo risponde “Trottolino Amoroso“, o meglio Vattene Amore di Amedeo Minghi e Mietta (1990), altri invece ancora canticchiano Le Mille Bolle Blu di Mina (1961).

Tra i “denigrati prima e amati poi” troviamo Vita Spericolata di Vasco Rossi (che nel 1983 si classificò solo penultima), Il Ragazzo della Via Gluck di Adriano Celentano (eliminata alla prima serata nel 1966) e Destinazione Paradiso di Gianluca Grignani (arrivata in sesta posizione tra le Nuove Proposte del 1995). E ancora qualcuno ricorda La terra dei cachi di Elio e le storie tese (1996) e poi Il solito sesso di Max Gazzè (2008).

Trovano spazio nella memoria collettiva di molti italiani anche brani come Gianna di Rino Gaetano (terza classificata nel 1978, e prima canzone sanremese in cui si pronuncia la parola sesso), La Solitudine di Laura Pausini (1993), Salirò di Daniele Silvestri (2002) e Un’avventura di Lucio Battisti (1969).

Molte romantiche hanno risposto, senza esitazione, Grazie dei Fior dell’indimenticabile Nilla Pizzi (vincitrice della primissima edizione del Festival nel 1951) oppure Quello che le donne non dicono di Fiorella Mannoia (che si aggiudicò il Premio della Critica nel 1987). C’è poi Giorgia, che ha messo d’accordo i più e i meno giovani con E Poi (1994) e Come Saprei (brano vincitore del 1995).

In molti ricordano anche Arriverà (seconda classificata nel 2011) interpretata da Emma e i Modà, e Ora di Renzo Rubino (terza classificata nel 2014). Grande successo tra il pubblico, inoltre, ha avuto la canzone di Simone Cristicchi Ti regalerò una rosa (vincitrice nel 2007).

Ma a farla da padrone sono stati i classici Felicità (arrivata seconda nel 1982) di Albano e Romina Power, e Perdere L’Amore di Massimo Ranieri (canzone vincitrice nel 1988), oltre che Non ho l’età di Gigliola Cinquetti (prima classificata nel 1964).

Ma arriviamo al brano preferito dagli italiani, quello che da sessant’anni continua a ricordarci la magia del Festival di Sanremo e che rimarrà indelebile nei nostri cuori – forse – per sempre. Stiamo parlando di Nel blu dipinto di blu, noto anche come Volare, presentato da Domenico Modugno nel 1958 e classificatosi primo. Arrivato poi terzo all’Eurovision Song Contest di quello stesso anno, il brano è stato reinterpretato innumerevoli volte da molti artisti (Mina, David Bowie e Paul McCartney, solo per citarne alcuni). Tutto questo, insieme alla splendida interpretazione di Domenico Modugno, ha fatto si che il brano rimanesse nella memoria collettiva degli italiani come la canzone di Sanremo per eccellenza, quella a cui pensi immediatamente appena senti parlare del Festival.

Discorso a parte merita la sigla del Festival Perché Sanremo è Sanremo, nata tra il 1995 e il 1996 e divenuta, insieme al motivetto annesso, il vero tormentone di Sanremo. Fu composta dal maestro Pippo Caruso e da Sergio Bardotti, e interpretata per la prima volta da Maurizio Lauzi e in seguito da Rudy Neri. Ancora oggi molti telespettatori non resistono alla tentazione di canticchiare queste famose parole che racchiudono il senso di ben sessant’anni di Festival. Non c’è altro modo per spiegare l’importanza che Sanremo ha nell’immaginario dell’intera penisola, “Perché Sanremo è Sanremo”!

Raffaella Celentano