30 Giugno 2017   •   Snap Italy

Sartoria Tirelli: in mostra a Napoli i costumi da star

«Questo è uno di quegli argomenti che io amo, perché lo vivi con gli occhi e lo respiri col cuore: oggi vi parlerò della storica sartoria Tirelli di Roma e della sua mostra a Napoli».

Se avete amato quanto me Claudia Cardinale ne Il Gattopardo dovete assolutamente andare alla mostra della sartoria Tirelli (sito ufficiale) a Napoli: ogni persona romantica che si rispetti ha bisogno di vederlo e di sognare ad occhi aperti.

Il 6 giugno scorso, infatti, si è tenuta in Villa Pignatelli a Napoli, l’inaugurazione della mostra Costumi da star, titolo calzante per gli abiti di proprietà della sartoria Tirelli. Era impensabile non omaggiarla dopo tutti questi anni di lavoro straordinario. Attraverso essa noi ci siamo emozionati, abbiamo pianto, riso, abbiamo sussultato e ci siamo istupiditi.

È questo che fa un costume in un film, ti trasmette sensazioni, ti fa percepire di colpo l’epoca storica, si fa riconoscere, splendido, in mezzo ad una folla, si fa strappare di dosso, e, perché no, si fa spazio nella ballroom di un palazzo antico. Di costumisti ne sono passati a decine nella sartoria Tirelli. Il talento e il genio di questi maestri indiscussi nel creare e dare vita ad un disegno, hanno fatto sì che la sartoria divenisse la più famosa a livello cinematografico internazionale.

Se vogliamo dare un po’ di numeri eccoli: 16 premi Oscar e 24 nomination per le creazioni di costumi per il cinema e abiti da star. Ma ci pensate? Si potranno vedere dal vivo il tailleur di Sofia Loren, oppure gli abiti rococò di Kirsten Dunst o addirittura le vesti papali di Jude Law.

La mostra, curata da Gabriella Pescucci, Carlo Poggioli, Flora Brancatella e Dino Trappetti (presidente della sartoria Tirelli) fa parte delle iniziative di Napoli Teatro Festival. Sono 55 gli abiti da scena di celebri film in esposizione nella residenza della Riviera di Chiaia. Nei saloni della Villa padroneggiano i costumi suddivisi per film.

Suggestiva L’incantevole strega dei fratelli Grimm che s’affaccia dal ballatoio ed accoglie i visitatori, storiche le fogge che ci accompagnano lungo il percorso dell’esposizione: da Marie Antoinette di Sofia Coppola con il premio Oscar per miglior costume, grazie a Milena Canonero ed ai suoi tocchi contemporanei nelle vesti storiche, a Morte a Venezia di Luchino Visconti; da Il Paziente Inglese, con i costumi di Ann Roth (anche lei vincitrice del premio Oscar), a La Passione di Cristo di Mel Gibson, con il Nastro d’Argento vinto sempre per i migliori costumi, e a L’Età dell’Innocenza di Martin Scorsese, quest’ultimo premio vinto dalla stessa curatrice dell’esposizione, Gabriella Pescucci. All’appello, non mancano di certo anche le ultime serie tv, che surclassano di questi tempi le pellicole al cinema. Tra questi “film a puntate” Made in Italy potremmo citare i costumi de I Medici (ne abbiamo parlato qui) o di The Young Pope qui(date un’occhiata ). Non è difficile, infatti, per la sartoria Tirelli tirare fuori dal suo cilindro magico tali abiti, poiché su un edificio di cinquemila metri quadrati sono appesi più di cinquemila abiti d’epoca autentici, e oltre centosettantamila costumi, suddivisi per generi e per epoche.

Ciò che vi ho appena descritto è solo una parte di alcuni dei costumi di scena che, fino al 10 Luglio saranno presenti alla mostra napoletana. Spostandoci nei vari corridoi di Villa Pignatelli potremmo imbatterci nei bozzetti, negli schizzi e nei figurini di Piero Tosi, di Carlo Poggioli, di Pier Luigi Pizzi o di Gino Carlo Sensani, potremmo visionare da vicino i disegni preparatori, ed immaginare tutti loro seduti da qualche parte, pensierosi e concentrati, con una matita in mano ed un pezzo di stoffa nell’ altra mano.

Avete tempo fino a luglio per osservare da vicino le creazioni della sartoria romana, che opera da 52 anni per le grandi produzioni cinematografiche e teatrali internazionali, e che continua a regalare al pubblico commozioni, trepidazioni e turbamenti.

Samuela Nisi