roma segreta
23 Settembre 2020   •   Carolina Attanasio

Roma segreta, 5 posti da scoprire in autunno

«Più bella di Roma, c’è solo la Roma segreta, quella che non tutti i romani conoscono. Ecco un itinerario di 5 tappe per scoprire la città da un nuovo punto di vista.»

C’è una Roma segreta che davvero in pochi conoscono, e non certo per ignoranza. Della Città eterna è stato scritto e detto fino alle calende greche, e proprio qui sta l’inghippo: nessuno la conosce fino in fondo, neanche i romani. Quando sei il centro dell’universo per millenni, del resto, diventi il crocevia di così tante storie da confonderti tra realtà e leggenda. Ma a noi queste cose piacciono, eccome. E la Roma segreta che vi raccontiamo oggi è fatta di posti che hanno contribuito a costruire l’identità verace della città, nei secoli dei secoli.

Roma segreta, viaggio nell’inaspettato: le statue parlanti

A Roma la gente parla, e nella Roma segreta lo fanno anche le statue. Lo facevano, a onor del vero, fino a qualche tempo fa. Non tutte le statue sono uguali e di parlanti ne esistono solo sei: Pasquino, Marforio, Facchino, Abate Luigi, Madama Lucrezia e Babuino. Si tratta di busti scultorei distribuiti per le vie del centro (Marforio oggi è nei Musei Capitolini), che venivano usati, a partire dal XVI secolo, come bacheche per appendere in gran segreto insulti e ironie ai danni dei potenti dell’epoca. Tutto nell’anonimato più totale, naturalmente. Gli autori, ignoti, si servivano delle statue per opporsi allo strapotere di questo o quel nobile, papa, politico: nessuno sfuggiva all’ironia e alle prese in giro del romani, che tuttavia solo nell’anonimato trovavano la giusta forma di difesa. Se andate in centro a cercarle, oggi, noterete che qualcuno ci lascia ancora i suoi versi satirici, o qualche poesia.

La casa più piccola

In una città che ama la grandezza, c’è spazio anche per cose piccolissime. Se andate a via del Governo Vecchio, al numero 66, noterete una minuscola palazzina incastonata tra le pareti degli altri palazzi. Oggi è quasi indistinguibile dal resto dell’abitato, con cui forma una linea continua, tuttavia si tratta dell’edificio più piccolo di Roma: un solo piano, una sola stanza, sovrastata da un solo terrazzo. L’ingresso, oggi, è un negozio, ma il record resiste ancora.

Il cimitero acattolico

La zona di Piramide è un vero crocevia che collega buona parte del sud di Roma al centro storico. Pochi sono mai andati ad ammirare questo mausoleo da un altro punto di vista, quello offerto dal giardino del cimitero acattolico di Roma. Non dovete averci sepolto un parente o essere amanti del dark per entrare, anche perché questo posto ha un fascino tutto suo, molto lontano dal lugubre. Grandi lapidi, croci celtiche, poesie incise nella pietra e nel marmo, viali curati e, per ultimo, un piccolo parco, con tanto di panchine, con vista sulla Piramide. Qui trovate le tombe dii Goethe, John Keats, Gadda e Gramsci.

Roma segreta: un salto a Londra

Che Roma sia una città cresciuta su se stessa e su mille stili architettonici nel corso dei secoli, è cosa nota. Trovare un angolo di Londra in pieno centro, invece, è un po’ più insolito. Non si tratta di una riproduzione di Buckingham Palace ma di via Bernardo Celentano, nel quartiere Flaminio: una strada privata che è come un varco spazio-temporale, pronto a proiettarvi nel centro di Londra, con un tocco romano. Le palazzine e i loro ingressi vi portano in un attimo nella capitale inglese.

Credits @Ottavio Colle

La cupola piatta

Forget the Cuppolone, andate invece in cerca di un’altra cupola davvero speciale, per un motivo ben preciso: in realtà, non esiste. Nella chiesa di Sant’Ignazio di Loyola, al Campo Marzio, gli affreschi del soffitto includono anche uno straordinario effetto ottico, quello di una cupola. La profondità è eccezionale, e sta lì per un motivo: nel progetto originale era inclusa una cupola vera e propria, che non fu mai realizzata, si pensò bene – però – di sostituirla con questo grande esercizio di stile.

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E voi, quante curiosità su Roma segreta conoscete?

Carolina Attanasio