ristoranti alla moda
02 Luglio 2018   •   Anita Atzori

Ristoranti alla moda dei vip italiani: business e buon cibo

«Cenare con stile e qualità. I ristoranti alla moda dei vip italiani che hanno rinnovato la cucina tradizionale con gusto  e glamour nostrano. Quando il Made in italy è bello e anche buono!»

L’Italia, che tutti amano ma non sempre rispettano, trova nella cucina una chiave di espansione e interpretazione senza eguali. E sarà anche per questo che numerosi vip italiani hanno deciso di coltivare una seconda passione, trasformandola in lavoro e tante volte in successo. Nascono così i ristoranti alla moda, ovvero quei luoghi di ritrovo ormai conosciuti in grande scala, che diventano competitor dei bistrot e ristoranti stellati più rinomati che mai.

«Mi mancano gli italiani, il modo in cui si riuniscono per cenare, le loro priorità.»
Diane Miller

C’è chi ama la ristorazione di lusso e chi invece decide di investire sullo street food, cercando di guadagnarsi la fama e la stima della nuova business class, ovvero giovani uomini d’affari e donne in carriera. Pasti veloci, preparazione semplice e primissima qualità degli ingredienti, possibilmente a cadenza stagionale; perché poi la chiave di una sana competizione è quella di proporre cibi tradizionali in chiave moderna. Dunque al via le insalate, i primi caserecci e gli antipasti a base di prodotti tipici e a km zero. I ristoranti alla moda sono la valida alternativa a chi non vuole il lusso, ma non si accontenta del panino, e i vip italiani in questo ci hanno visto lungo. La storia prende vita con Enzo Jannaci che nel lontano ’94 decise di aprire il poco fortunato Bolgia Umana, un ristorante anche cabaret che ebbe vita breve, ma aprì sicuramente la strada agli investimenti dei vip italiani nella ristorazione nostrana. Di seguito una carrellata di ristoranti alla moda che hanno segnato l’epoca contemporanea col loro stile, e il loro modo di vedere la cucina.

The Meatball Family

È la genialata dell’attore Diego Abatantuono che ha deciso di riportare in auge un piatto tradizionale della cucina italiana come la polpetta. Uno street gourmet che ha conquistato tutti sin dall’inizio, approdando a Milano come cibo nobile, e per certi versi sottovalutato dalla clientela dedita al cibo raffinato. La polpetta, che nasce dalla selezione di carni pregiate, viene lavorata artigianalmente con spezie e odori mediterranei, per un risultato verace ma estremamente chic. Tra i ristoranti alla moda questo sicuramente è uno dei più innovativi, e dietro questa big family non c’è solo uno dei massimi esponenti del cinema italiano, ma anche l’imprenditrice Michela Canevari e l’innovatore della vita mondana milanese Roberto Galli. L’arredamento, la disposizione dei mobili e il design tipicamente internazionale, richiamano gli ambienti dell’America del Nord, anche se l’accoglienza e lo spirito è sempre quello “all’italiana”. Vini di altissima qualità e materie prime pregiate formano un bel connubio tra cibo rustico e servizio professionale. L’obiettivo è quello di riunire a tavola le persone non come dei clienti, ma come una famiglia, mantenendo sempre la genuinità del prodotto, senza però dimenticare il buon gusto e la classe di un bistrot cosmopolita.

Il Gusto di Virdis

Nasce come enoteca nel 2003 e dal 2009, grazie al suo grande successo, si trasforma in un ristorante vivace e dedito ai sapori isolani. Si perché il titolare è un sardo DOC, ovvero Pietro Paolo Virdis, ex di Milan, Cagliari e Juventus, vincitore in carriera di ben 3 scudetti e una Coppa dei Campioni. Si potrebbe pensare che sia una classica bottega del gusto milanese, con specialità nostrane e prodotti artigianali, e invece non è proprio così. Qui dentro si respira aria di casa, di qualità e di cibo tradizionale. Chi c’è stato ha rinnovato la sua presenza con un rapporto di fiducia che si è trasformato in clientela fedele e riservata. Tra i ristoranti alla moda annoverare Il Gusto di Virdis significa far conoscere i peperoncini piccanti ripieni col tonno di Carloforte, gli spaghetti con la bottarga di muggine di Cabras e le mousse di verdure con asparagi e favette. Un mix di sapori e profumi che rievoca la Sardegna in chiave moderna e fuori sede. Una bella selezione di vini sardi completa un quadro destinato ad essere ricordato nel tempo.

Ratanà

Nel quartiere Porta Nuova di Milano nasce un piccolo angolo di cucina lombarda rivisitato con gusto e creatività. Qui dentro arriva l’occhio attento e creativo dello Chef e proprietario Cesare Battisti, pronto a soddisfare il palato di una clientela esigente e legata al territorio. La chiave di questo progetto culinario è il rispetto anzitutto della materia prima, dove le contaminazioni dei sapori sono ridotte al minimo per evitare una dispersione e confusione del gusto, che sta alla base della presentazione del piatto. Sapori genuini, promotori di una tradizione secolare, e composizione del piatto in stile moderno sono la personale reinterpretazione della cucina milanese firmata Ratanà. L’atmosfera è quella di un palazzo di inizio ’900 spogliato dei formalismi tipici dei ristoranti stellati, dove la professionalità è di casa, tanto quanto l’accoglienza e il clima familiare. L’alternativa migliore a chi non vuole perdersi uno dei ristoranti alla moda più conosciuti, senza rinunciare al comfort e allo spirito gioviale.

Bistrot Gattuso e Bianchi

È il duo formato dal pasticcere Andrea Bianchi e l’ex campione di calcio Gennaro Gattuso conosciuto da tutti come “Ringhio”. A Gallarate (Varese) arriva un delizioso bistrot dallo stile minimal e contemporaneo. L’obiettivo è quello di garantire a chi si ritaglia una piccola pausa dal lavoro per pranzo, un luogo accogliente e per nulla impegnativo, dove passare mezz’ora in completo relax. Il menù ricco di prelibatezze di mare si riallaccia a quella che è la tradizione italiana del gusto, ovvero materie prime fresche e sapore mediterraneo. Il bistrot è quindi l’allungamento di un progetto ben più ampio, che comprende una rivendita ittica dove acquistare il pesce fresco di giornata e una gastronomia dove comprare il meglio della tradizione culinaria Made in Italy, chiaramente firmati Gattuso e Bianchi. Tutto questo per dire che i ristoranti alla moda non sono solo sfarzo e ambiente formale, ma anche luogo di ritrovo per chi vuole il meglio senza troppi occhi puntati. Che dire, inimitabile.

Garage Italia

È l’idea dello Chef Italiano più conosciuto al mondo Carlo Cracco e dell’erede della famiglia Agnelli Lapo Elkann. Unire il design e la bellezza Made in Italy alla cucina stellata può rivelarsi in questo caso l’idea vincente per un progetto che va oltre la semplice cucina di lusso. Affacciato su Piazza Accursio a Milano, questo luogo racconta la storia della celebre auto Ferrari e delle vittorie in campo automobilistico, motivo di vanto a livello internazionale. Un concept ultra moderno dove il soffitto si colora di ricordi con la sagoma di una pista giocattolo nostalgica ma felice. All’interno 9 sedili provenienti dalle Ferrari Daytona, trasformati in poltrone per rievocare il clima della vittoria e il gusto adrenalinico. Il menù è proprio “alla Cracco” ovvero cibi di qualità e sperimentazioni innovative per un mix di gusto e leggerezza inequivocabile. Da provare il battuto di carne cruda al profumo di tartufo e il risotto dell’avvocato con burro affumicato e code di scampi arrosto.

Ricci Milano

Conserva l’allure d’altri tempi e quel tocco di eleganza tipico dei fashion victim e amanti della moda. Il mix di stile arriva dalla collaborazione della showgirl argentina Belen Rodriugez, del Masterchef Joe Bastianich assieme all’aiuto dei soci Luca Guelfi e Simona Miele. Un team molto conosciuto dal pubblico italiano per un’offerta oltremare che si propone di deliziare la clientela con assaggi americani e primi piatti dai contrasti sentiti ma delicati. Il menù propone alternanze di mare e terra con costolette di vitello alla milanese, fish&chips, gamberi al curry, tacos di pesce e maccheroni alla carbonara con guanciale di Norcia. Questo e molto altro incorniciato dal buon gusto di un palazzo storico che dai primi anni del ’900 ha fatto parlare di sé per la sua bellezza e per i suoi eventi. Correte e lasciatevi andare!

Non è di un vip italiano ma si trova in Italia. Tra le splendide colline della Toscana fa capolino la Tenuta Il Palagio, di proprietà del cantante dei Police Sting. Tra Firenze e Arezzo questa dimora d’epoca accoglie star e divi internazionali con la sua bellezza lussureggiante, ma dal tocco rustico e antico. Un agriturismo con prodotti tipici della tenuta completa il servizio di primissima qualità riservato agli amanti del vino, dell’olio e del miele. I vini rosati, bianchi e rossi portano tutti i titoli delle canzoni dei Police. L’olio extravergine di oliva rinnova certificati e gusto tipicamente artigianale a marchio Made in Italy. Ottimo investimento, nonché la soluzione per testare un’esperienza sensoriale tra ristoranti alla moda alternativi e fuga dalla città.

Anita Atzori