Raf Simons
10 Marzo 2020   •   Francesca D’Arienzo

Raf Simons disegnerà per Prada con Miuccia

«È Raf Simons il nuovo co-direttore creativo di Prada.»

La moda non si ferma mai, così come le novità delle maison italiane. L’annuncio di questa collaborazione arriva mentre è in corso la Milano Fashion Week che decreta l’arrivo di Raf Simons come co-direttore creativo di Prada, insieme all’imprenditrice e signora dell’arte Miuccia Prada.Ma chi è Raf Simons? Si tratta di uno stilista belga, nato a Neerpelt nel 1968. Il suo debutto è nel mondo del design e dell’arredamento, ma successivamente si dedica anche alla moda, creando il marchio omonimo nell’abbigliamento maschile.

Ma non finisce qui, nel mondo della moda ricopre una serie di cariche di prestigio. Nel 2012, in particolare, ha prestato servizio come direttore creativo di Christian Dior, succedendo a John Galliano. La collaborazione con Prada, invece, comincia nel 2005, quando gli viene conferito l’incarico nella stessa posizione per l’etichetta Jil Sanders, al tempo di proprietà della holding italiana. Questa rappresenta anche la sua prima esperienza nel mondo della moda femminile.

La coppia Raf Simons e Prada debutterà a settembre 2020 nella Fashion Week Milanese, con la collezione primavera/estate 2021. Simons, che negli ultimi anni era stato Chief Creative Office per Calvin Klein (marchio dal quale è fuoriuscito nel 2018), comincerà questa nuova avventura a partire dal 2 aprile 2020. L’assunzione di Simons avviene in un momento molto importante nella storia di Prada.

Per chi non lo sapesse la maison italiana nasce come negozio di cuoio, borse e accessori nel 1913, da due fratelli, Mario e Martino. Oggi è una holding con un fatturato di 3,9 miliardi di dollari annui e ha sempre salvaguardato la sua etichetta di azienda familiare. Oggi ha nuovi brand come Miu-Miu, Church’s e la Pasticceria Marchesi acquisita nel 2014. Insomma, il mondo della moda freme per scoprire come sarà la nuova collezione del brand italiano ed il mix perfetto tra il suo stile inconfondibile e quello di Raf Simons.

Francesca D’Arienzo