Prosecco italiano
13 Maggio 2022   •   Snap Italy

Prosecco italiano: dagli antichi romani all’aperitime

«La storia del Prosecco affonda le sue radici nell’Antica Roma e oggi questa particolare varietà di vino italiano accompagna i nostri pasti»

Dagli acini dell’uva glera nasce il Prosecco, tipologia di vino bianco prodotto nella zona del nord-est Italia. Infatti, il nome stesso trova origine in una frazione del comune di Trieste, Prosecco appunto. Già ai tempi dell’antica Roma, Plinio il Vecchio narra, nelle Naturales Historiae, la presenza tra i tavoli dei romani del vino Pucino, contemporaneo Prosecco. Sempre Plinio ci racconta che l’Imperatrice Livia Augusta come ricetta per la sua longevità esortava al consumo di un bicchiere di Pucino a pasto. Durante il XVIII secolo la coltivazione dell’uva glera si è estesa in tutta la zona collinare veneta e friulana arrivando fino alla zone pianeggiante durante il ’900. Nel 2009 viene conferita al Prosecco la Denominazione di Origine Controllata, che assicura la qualità dello spumante italiano più noto nel mondo.

La zona di produzione del Prosecco Doc comprende le province venete di Treviso, Venezia, Vicenza, Padova, Belluno e le province friulane Gorizia, Pordenone, Trieste e Udine. All’interno di quest’area si trova la zona di produzione DOCG del prosecco di Conegliano Valdobbiadene e colli Asolani. Rispetto la DOC, la DOCG ovvero denominazione di origine controllata e garantita ha delle tipologie di regole più restringenti. Nella località di Cartizze, tra i terreni rocciosi, nasce il prosecco superiore Cartizze, il più pregiato.

Le 3 tipologie di prosecco

  • Spumante (in base al contenuto zuccherino si può suddividere in  Brut, Extradry, Dry): il Brut è ottimo con i piatti di pesce, dall’antipasto al secondo e per chi volesse osare di più da provare con il sushi; l’Extradry e il Dry sono indicati per l’aperitivo o per primi a base di pasta con sughi leggeri;
  • Frizzante: ideale per l’aperitivo a base di pesce, crostacei e molluschi;
  • Tranquillo: da abbinare con aperitivi a base di formaggi non stagionati, antipasti di pesce, primi piatti delicati, secondi di carne bianca o pesce al forno.

Tra le aziende più premiate e note ci sono la cantina Adami, situata a Vidor (TV) che da quasi un secolo di tradizione famigliare si dedica alla produzione di prosecco; la cantina Bisol fondata nel 1875 situata a Santo Stefano di Valdobbiadene (TV); la più recente azienda Astoria, fondata da Paolo e Giorgio Polegato nel 1987 nella località di Crevada; la cantina Ruggeri fondata nel 1950 da Giustino Bisol al centro dell’attuale zona Cartizze; l’azienda Villa Sandi, proprietà della famiglia Moretti Polegato dedita alla tradizione e alla cultura del vino.

E per chi avesse voglia di uscire dagli schemi, il prosecco può essere la base di ottimi cocktail o aperitivi come succo di frutta e prosecco (Mimosa, Bellini, Rossini, Tintoretto), spritz (aperol/bitter/select, seltz), cosmopolitan (succo di lime, succo di cranberry,  vodka e cointreau), hugo (sciroppo di sambuco, seltz e foglie di menta).

Chiara Brugiolo