prodotti siciliani
22 Settembre 2022   •   Snap Italy

Prodotti siciliani: dalle ceramiche al cioccolato il meglio dell’isola

«Dalle ceramiche di Caltagirone al cioccolato di Modica sono davvero tanti (e diversi) i prodotti tipici siciliani, piccole grandi eccellenze famose in tutto il mondo.»

Se ci siete già stati ve ne sarete innamorati quasi all’istante, anche perché è una terra magica, che oltre una storia ricca di miti e leggende si porta dietro un misticismo con pochissimi eguali, almeno per quel che riguarda la tradizione italiana. Ovviamente ci riferiamo alla Sicilia, regione più a Sud d’Italia, dove la commistione tra la nostra cultura e quella araba è stata in grado di creare una regione davvero unica, con sapori, colori e odori tutti da scoprire. In effetti per immergersi completamente nell’atmosfera siciliana è necessario stimolare tutti i sensi, scoprendo in maniera approfondita alcuni dei prodotti siciliani più rappresentativi e caratteristici, piccole e grandi eccellenze conosciute in tutto il mondo. Per aiutarvi a muovervi in questo spettacolare oceano ecco 5 tipicità sicule che dovete assolutamente conoscere e che vi aiuteranno a scoprire ancora più in profondità questa terra. Non solo: alcune di esse si configurano come souvenir o perfetti regali di compleanno, adatti praticamente per ogni occasione.

In effetti, nonostante la tradizione gastronomica siciliana sia tra le più importanti e ricche del Belpaese, stesso discorso vale per l’artigianato siciliano, che dalle ceramiche di Caltagirone ai “carretti” ci lascia in dote una serie di prodotti semplicemente unici, che nel corso dei secoli sono entrati a far parte della storia e della tradizione della Sicilia, influenzando fortemente anche le nostre culture. Lato gastronomico, ad esempio, parliamo di una cucina molto complessa, che poggia tanto sugli ingredienti mediterranei quanto sui sapori arabi, cercando il giusto equilibrio tra terra e mare. Discorso analogo per quanto riguarda l’artigianato, molto legato al territorio e alla sua Storia. Perciò, se volete davvero saperne di più, ecco alcuni dei prodotti tipici siciliani che non possono mancare in casa vostra, soprattutto se siete innamorati di questa terra magica.

Teste di Moro

Nel nostro viaggio alla scoperta dei prodotti tipici siciliani non potevamo che partire dalle Teste di Moro di Caltagirone, i tradizionali vasi in ceramica conosciuti in tutto il mondo. Frutto dell’abilità degli artigiani siculi – riuniti per condividere il loro sapere e la loro passione -, parliamo di vere e proprie opere d’arte, che oltre a creare emozioni sanno raccontare una storia attraverso caratteristiche forme e colori. Questi particolari vasi, infatti, raffigurano tradizionalmente il volto di un Moro affiancato solitamente a quello di una giovane donna, richiamando in tutto e per tutto la leggenda ad essi legata. Non a caso si narra che la loro nascita sia collegata ad una bellissima fanciulla, che si innamorò a suo tempo di un giovane Moro. Tuttavia, quando la donna apprese che il giovane sarebbe poi tornato in Oriente, presa dalla gelosia e dalla sete di vendetta, la fanciulla lo uccise non appena addormentato. Della testa del Moro la donna ne fece un vaso dove far crescere rigoglioso il basilico, considerato all’epoca “erba dei sovrani”. A proposito dei colori, invece, la peculiarità di queste ceramiche è una particolare “tavolozza” incentrata sul blu, il giallo e il verde, con tutte le loro tonalità più brillanti.

Cioccolato di Modica

Celebre in tutto il mondo, sono tanti i segreti che rendono unico il cioccolato di Modica, a partire dalle origini antichissime, che trovano riscontro addirittura nell’occupazione spagnola. Il vero grande segreto, però, risiede tutto nel gusto, donato dalla semplicità della lavorazione e dalla genuinità delle materie prime. Si parte, infatti, dalla tostatura e dalla macinazione dei semi di cacao provenienti dall’Africa, in particolare da Sao Tomè. Una volta macinati questi semi formano una massa, alla quale non si aggiunge il burro di cacao e che viene riscaldata fino a quando non diventa fluida. Successivamente, ad una temperatura che oscilla tra i 35 e i 40 gradi, viene aggiunto lo zucchero (di canna o semolato) e, in qualche particolare occasione, alcune spezie che possano conferirgli un gusto ancora più deciso. L’aspetto che fa la differenza, però, è la temperatura: sotto i 40 gradi, infatti, i cristalli di zucchero non si sciolgono, rimanendo integri all’interno della pasta. Il composto, infine, viene versato negli appostiti stampi di latta (Ianni, ndr), a loro volta sbattuti per far uscire le bolle d’aria e per rendere omogenea la struttura della pasta.

 

I Pupi siciliani tra i prodotti più famosi dell’Isola

Protagonisti assoluti del caratteristico teatro delle marionette, che si affermò in Sicilia tra la seconda metà dell’Ottocento e la prima metà del Novecento, i Pupi sono in assoluto uno dei simboli più riconoscibili di questa terra. A differenza delle altre marionette, ad esempio, i Pupi vantano una particolare meccanica di manovra, che predilige le aste al posto dei fili. I “pupari”, in questo modo, grazie all’asta di metallo che attraversa la loro testa e grazie alla robusta asta per l’animazione del braccio destro, riuscirono a donare ai protagonisti movimenti più rapidi, diretti e decisi, imitando alla perfezione le amatissime storie cavalleresche portate in scena. A questo proposito è bene sottolineare come esistano due differenti tradizioni relativamente ai Pupi: quella palermitana e quella catanese, che differiscono l’una dall’altra per dimensioni e peso dei Pupi, per il sistema di manovra e per il tipo di repertorio portato in scena.

Cannolo siciliano

Considerato in assoluto il re della pasticceria siciliana, il cannolo è uno dei dolci tipici di questa regione, con alle spalle una storia lunga e molto articolata. Composto da un pezzo di pasta fritta ripieno di ricotta fresca, a seconda della provincia di provenienza il ripieno interno può in qualche modo variare. Dalla scorza d’arancia candita alla granella di pistacchio senza dimenticare le gocce di cioccolato, tante le possibili combinazioni, che comunque non alterano il fascino di un dolce unico, apprezzato praticamente in tutto il mondo. Preparato originariamente durante il periodo carnevalizio, grazie ad un gusto inconfondibile e alla qualità degli ingredienti, il cannolo siciliano si è diffuso ovunque, diventando in brevissimo tempo un vero e proprio punto di riferimento per l’arte pasticcera italiana e non solo…

Il carretto

Per concludere ci concentriamo su uno dei simboli che meglio rappresenta la Sicilia e la sua storia: il tradizione carretto. Nato nel corso dell’800 come mezzo adibito al semplice trasporto di piccole merci, questo carro conobbe nel corso del tempo uno sviluppo davvero molto particolare. Del resto nel corso del XIX secolo non c’era, almeno in Sicilia, una vera e propria rete viaria, ma solo sentieri e stradine in cui queste piccole casse a due ruote venivano trainate da un animale, principalmente un cavallo. L’usanza di decorare i carretti e dare vita a questa tradizione tutta siciliana nacque nel tentativo di emulare le carrozze della nobiltà siciliana, con i commercianti che sfruttarono questo stratagemma anche come prima forma di pubblicità, cercando di farsi notare dai potenziali clienti. Nacque così l’usanza di dipingere i carretti con tantissimi colori e dipingendo forme geometriche o soggetti religiosi. Ovviamente nell’eterna lotta tra Palermo e Catania è entrato a far parte anche il carretto: a Palermo, ad esempio, le sponde sono trapezoidali e le decorazioni sono prevalentemente geometriche, mentre a Catania le sponde sono rettangolari e il colore prevalente è il rosso.