19 Luglio 2016   •   Snap Italy

Pony Zero: la consegna ecologica ad impatto zero

«Abbiamo intervistato i creatori di Pony Zero, la società di consegne con la bicicletta nata a Torino, tra le più note in Italia».

Il tempo dei “semplici” corrieri è ormai superato. Questa, infatti, è l’era dei corrieri in bicicletta, che continuano a conquistare il mercato della distribuzione di pacchi e documenti in ambito urbano grazie alle loro consegne veloci, ma soprattutto ecologiche. Tra queste nuove realtà di corrieri emerge Pony Zero, società torinese, che però si è espansa già in tutta Italia, con ben cinque sedi.

Ma leggiamo cosa ci hanno detto.

Come è nata l’idea di aprire un’impresa di consegne a impatto zero e da chi è stata ideata?

L’idea è nata da Marco Actis, CEO, e Davide Fuggetta, CTO: nel 2011 hanno intuito che il settore della logistica sostenibile e innovativa avrebbe avuto un ruolo chiave negli anni a venire, non solo nel panorama italiano.

Quella dei bike messenger è una realtà particolarmente affermata all’estero.È stato difficile introdurre la vostra impresa nel settore italiano?

Sebbene abbiamo iniziato come bike messenger, ormai la definizione ci va un po’ stretta: il nostro approccio al settore, infatti, è focalizzato sulla standardizzazione dei processi e sull’ottimizzazione della gestione di grossi quantitativi di spedizioni in ambito urbano. In poche parole, siamo i principali rappresentanti della ciclologistica italiana.

Oltre a Torino, avete aperto sedi anche in altre città (Roma, Milano, Bologna, Palermo, Firenze). Avete riscontrato delle differenze tra le varie città?

Abbiamo costruito un modello facilmente replicabile nelle principali città italiane. Le uniche differenze che abbiamo riscontrato sono dovute alle caratteristiche geomorfiche: per questa ragione scegliamo le flotte e i mezzi che meglio si adattano a ogni specifico territorio.

Che tipo di consegne offrono i vostri “ponyzero”?
Offriamo i nostri servizi principalmente per e-commerce e corrieri espresso: le nostre consegne sono caratterizzate dal basso impatto ambientale, in termini di emissioni di CO2, e gestite in modo altamente tecnologico, così da velocizzare la gestione interna della logistica.

Nel 2014 avete stretto una partnership con Italo, e l’anno successivo con JustEat. Immagino che queste collaborazioni siano state una grande ricompensa per la concretizzazione dei vostri sforzi?

Siamo molto soddisfatti di queste partnership e siamo orgogliosi che aziende così importanti nello scenario italiano ed europeo si siano aperte a una realtà innovativa come la nostra, riconoscendone il valore.

Avete intenzione di ampliare la vostra area di consegne anche all’estero?

Per quest’anno continueremo a focalizzarci ancora ed esclusivamente sulle città italiane. Per quanto riguarda il 2017, abbiamo già idee e progetti in proposito, che speriamo di riuscire a realizzare.

Ho trovato molto interessante il software che calcola la CO2 salvata, le pedalate e i pacchi consegnati. Come funziona?

Il software di Pony Zero calcola le emissioni di Co2 misurando le distanze che i nostri biker percorrono quotidianamente nelle varie città e il conseguente risparmio di Co2 rispetto all’utilizzo di un mezzo tradizionale dai consumi medi.

Ultima domanda. Avete un consiglio da dare a chi avvia startup?

In base alla nostra esperienza abbiamo capito che creare una startup significa dedicare anima e corpo al proprio progetto: si tratta di un percorso durante il quale, nei primi tempi, si fatica molto e si raccoglie poco. Bisogna imparare a gestire le energie fisiche e lo stress mentale di tutto il team: non sempre è facile. La domanda da porsi è: “Cosa sono disposto a fare per la mia startup?”

Alessia Battistella