Odore dei libri
13 Maggio 2019   •   Melania Nazzaro

Odore dei libri: perché lo amiamo così tanto?

«Se anche voi non riuscite a resistere alla tentazione di farvi inebriare dall’odore dei libri, sappiate che non siete folli: è (anche) una questione di chimica!»

Annusatori di libri di tutto il mondo, unitevi! Da questo momento in poi, potete uscire allo scoperto. Perché? Il motivo è molto semplice: oltre a non essere soli in questo amore folle per la carta stampata, sappiate che c’è anche una spiegazione scientifica dietro la vostra (anzi, nostra, mi ci metto in mezzo anch’io!) passione segreta. Mettete da parte l’imbarazzo (lo so che vi nascondete tra gli scaffali di biblioteche e librerie per annusare i libri vecchi o nuovi senza farvi vedere da nessuno!), da oggi potrete sentire l’odore dei libri alla luce del sole, senza più timore.

odore dei libri

Ognuno ha i suoi gusti, esistono gli amanti dei libri vecchi e gli appassionati della carta appena sfornata…ehm, cioè, stampata. Ma ogni sniffatore seriale di libri che si rispetti, si sa, proprio non riesce ad aspettare di arrivare nell’intimità della propria casa per annusare l’odore dei libri. La leggenda narra che esiste qualcuno in grado di giudicare il libro dal…suo odore. 

La domanda che ci assilla è la seguente: “C’è una spiegazione scientifica all’amore folle per l’odore dei libri?” La risposta è sì! Se l’odore dei libri ci affascina così tanto, infatti, è (anche) una questione di chimica! Prima di noi, se l’è domandato Andy Brunning, un insegnante inglese di chimica che ha analizzato processi e composti che possono contribuire a questo fenomeno. Ci spiega che prima di tutto dobbiamo fare una divisione tra libri nuovi e libri vecchi

Libri nuovi

Per quanto riguarda i libri nuovi, è piuttosto difficile individuare composti specifici per una serie di motivi tra cui la varietà di prodotti utilizzati ed il numero elevato di composti coinvolti che non permette di focalizzare l’attenzione su i responsabili specifici. Le sensazioni provate nell’annusare un libro fresco di stampa vengono attribuite alla carta, agli inchiostri utilizzati per la stampa e agli adesivi utilizzati per una corretta rilegatura.

Libri vecchi

Per quanto riguarda, invece, i libri invecchiati, ecco che la chimica ci può aiutare: nella carta dei vecchi tomi ci sono maggiori quantità di cellulosa e lignina rispetto a quella dei libri nuovi. È per questo motivo che le pagine dei vecchi libri che custodiamo in casa sono ingiallite, il loro consumarsi è una reazione naturale dalla quale nasce l’odore che conferisce aroma e personalità ai libri. Volete conoscere i componenti dell’aroma che tanto ci piace? Eccoli qua: vaniglia, odore di fiori, benzaldeide (simile al profumo delle mandorle) e odori dolci emanati dall’etilbenzene e dall’etilesanolo. 

Odore dei libri

L’odore dei libri ci fa sentire a casa

La chimica ci spiega in modo scientifico questo fenomeno, ma c’è di più. L’odore dei libri ci riporta a sensazioni positive, ci ricorda i momenti che dedichiamo a noi stessi concentrati e avvolti alla lettura, può addirittura ricordarci la nostra infanzia. Così, ci ritroviamo a sfogliare i libri che più amiamo, inebriati dal loro odore particolare e…*sniff!*. Proust aveva le sue madeleine, a noi invece basta il profumo di un libro per essere travolti dai ricordi del passato.

Odore dei libri

Un consiglio

Inutile, forse, dire che i libri oggi hanno una carta dalla qualità migliore, rispetto ai libri più vecchi. Tutto ciò favorisce una tutela dell’integrità del volume e un minor degrado delle pagine, è vero, che per ciò permette di conservare più a lungo i nostri preziosi compagni di viaggio. Questo, però, influisce molto sull’odore delle pagine e dei libri stessi, limitando le fragranze particolari tipiche dei volumi che tanto amiamo. Dunque, tenetevi stretti i vostri libri più vecchi e conservateli con cura, perché sono e saranno sempre un tesoro dal valore inestimabile ed un magico teletrasporto verso i nostri momenti felici!

Melania Nazzaro