01 Ottobre 2016   •   Redazione

“Nuova Gianturco”: il disco solista di Francesco di Bella

«È uscito Nuova Gianturco, il primo disco di inediti di Francesco Di Bella, ex leader dei 24 Grana. Tante le collaborazioni: Neffa, Bennato, D’Angiò. Una musica tra tradizione e contemporaneità per raccontare storie di speranza e di periferie»

Un disco pieno di poesia e di libertà. Un disco ancorato alla propria terra ma aperto a chi proviene da altre lontane. Un disco in cui trovare storie di speranza in una miscela di esperienze diverse, di vite emarginate, di voglie di rivincita. La periferia diventa il punto di partenza per ricreare e riaffermare le speranze di un futuro lì, dove l’amore non sembra bastare.

Nuova Gianturco, uscito ieri per La Canzonetta record,  è il primo album di Francesco di Bella, ex leader dei 24 Grana, gruppo che ha guidato per oltre 20 anni e che ha segnato la scena indipendente non solo partenopea. In questo lavoro la musica fa da ponte tra la tradizione napoletana, per la quale si riconoscono le melodie, e i ritmi più contemporanei, di qualità elevata.

I dieci brani della raccolta che si apprezzano di più ascolto dopo ascolto, hanno ritmi contagiosi che spaziano dal pop al dub e la forza riflessiva delle ballate malinconiche. C’è uno sguardo rivolto al suo passato musicale che si rintraccia anche nella scelta delle collaborazioni. Neffa canta con Di Bella in Progetto, un pezzo che evoca la voglia di andare via, di spostarsi in un’altra dimensione anche restando fermi, di prendersi una pausa, di guardare al mare che porta sempre risposte semplici. I 99 Posse firmano insieme a Di Bella il brano Aziz, che parla d’Africa e d’Oriente attraverso le storie di chi intraprende il viaggio per una vita nuova. In Brigante se more, brano ripreso dalla tradizione partenopea e rinnovato con rispetto, collabora con Eugenio Bennato e Carlo d’Angiò.  La produzione è stata curata da Daniele Sinigallia, ex Tiromancino che ha dato il suo apporto anche per le chitarre e programming del disco. Tra gli altri featuring quelli con i cantautori napoletani Dario Sansone dei Foja e Claudio Gnut Domestico.

Il primo brano che è anche il titolo del disco, Nuova Gianturco, è dedicata a Napoli e alle sue periferie. Gianturco è un quartiere alla periferia sud-est di Napoli, vicino alla stazione centrale, al centro direzionale e all’Officina 99. È una realtà che si sta riattivando soprattutto dal punto di vista culturale; musicalmente qui si sono incontrate la musica folk napoletana e vesuviana, con la sperimentazione punk, hip-hop e metal. È anche la scenografia scelta per imbastire le trame delle sue canzoni. Le periferie non sono solo il punto dove tutto sembra essere perduto ma dove poter ricominciare da capo. Di Bella spiega così il significato del disco:

Nuova Gianturco  è un album scritto dalla periferia, pensando alla periferia. Nella mente degli urbanisti, i grattacieli che svettano sullo sfondo della ex area industriale avrebbero dovuto rappresentare la cornice perfetta per la rinascita di un quartiere, da rendere moderno e all’avanguardia. E invece hanno solo sigillato una distanza ingombrante, allontanando ancor di più il mare e la speranza dall’immediato entroterra di Napoli.

Eppure, quel vuoto apparente di Gianturco è in realtà pieno di storie: speranza, dolore, umanità, rabbia, che si incrociano e si confondono in maniera a volte imprevedibile. Sono proprio i sogni degli artisti e le speranze della gente che vi abita a poter trasformare la periferia, tutte le periferie del mondo, di cui quella napoletana è solo un singolo eppure meraviglioso esempio. La musica di Nuova Gianturco nasce proprio qui, dove l’ “amore non basta”.

Elisa Toma