next generation
08 Ottobre 2020   •   Carolina Attanasio

Next Generation, l’innovazione arriva al Talent Garden

«Si chiama Next Generation ed è l’evento che sta per arrivare al Talent Garden Roma Ostiense il prossimo 15 e 16 ottobre: due giorni per definire il futuro del Paese»

Al Talent Garden di Roma l’innovazione non si è mai fermata, neanche durante il lockdown: quello che non hanno potuto fare le aule di via Ostiense, l’hanno fatto i numerosi webinair ed eventi online, per formare e informare chiunque non avesse voglia di fermarsi ma, anzi, di correre ancora più forte. L’ultimo, in ordine di tempo, è un evento (online per i partecipanti, qui la diretta streaming) che promette di riscrivere le basi del futuro innovativo in Italia. Next Generation – the Italian innovation society sarà una due giorni che parte da una domanda: come investire al meglio i soldi del Recovery fund?

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@Talent Garden

Next Generation, lo scopo

L’evento in questione è il primo interamente Made in Italy pensato per portare sul campo l’esperienza di centinaia di key player dell’ecosistema innovativo italiano e ridefinire, grazie a un approccio corale, il futuro del Paese partendo da tre asset fondamentali: food tech, formazione e patrimonio culturale. È prevista la partecipazione di oltre 200 tra istituzioni, VC Fund, startup, incubatori, imprese e associazioni. Lo scopo? Definire 10 punti strategici, 10 proposte concrete e attuabili che verranno presentate direttamente alle Istituzioni che sovrintendono il controllo dei fondi Next Generation.

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Di cosa si parla

L’innovazione digitale e la sostenibilità sono forse gli unici due argomenti che sono riusciti a tener testa al Covid negli ultimi mesi. Durante una crisi sanitaria ed economica come quella che ci ha colpito, è stato incredibile vedere quante persone e quante aziende abbiano innescato conversazioni e dialoghi su quanto innovare responsabilmente possa renderci una società più sostenibile. Di questo si parlerà durante Next Generation, per provare a dare vita a una riscossa che stenta ancora ad arrivare.

Startup, il fine del progresso, Venture capital, tecnologia al servizio dell’innovazione, la ricerca, la scienza, l’università, le fondazioni, il Mediterraneo, il turismo, le Smart city: tutto fa brodo quando si tratta di ricominciare da una nuova visione per il futuro. Si va a cercare nelle basi della nostra cultura (l’istruzione, la cultura del Mediterraneo), si arriva a rivalutare l’aspetto di ogni cosa, anche quella che si dava per scontata (le città che non si bastano più, e che hanno bisogno di diventare smart).

Grandi partner come Google, Sky, Facebook, Cisco, Maker Faire, partecipano all’iniziativa che mira a delineare le guide sul futuro dell’Italia, e dei comportamenti delle generazioni future. Già solo il fatto che si moltiplichino continuamente le tavole rotonde intorno a questi argomenti è un gran bene: ci tiene lontani dall’atrofizzazione del pensiero dovuta alle brutture che ci circondano, ci dà speranza per un futuro non governato solo dall’ignoranza, ma da tante piccole conversazioni che danno vita a grandi idee.

Carolina Attanasio