10 Agosto 2016   •   Snap Italy

Giorgio Armani: nasce la fondazione votata all’utilità pubblica

«Lo stilista italiano annuncia la nascita della Fondazione Giorgio Armani con lo scopo di realizzare progetti di utilità pubblica e sociale».

In seguito alla decisione di spostare la sfilata di Emporio Armani a Parigi, il famoso stilista ha deciso di istituire la “Fondazione Giorgio Armani” con lo scopo di “realizzare progetti di utilità pubblica e sociale” e anche di assicurare “nel tempo che gli assetti di governo di Armani si mantengano stabili, rispettosi e coerenti con alcuni principi che mi stanno particolarmente a cuore e che da sempre ispirano la mia attività di designer ed imprenditore” come ha dichiarato il designer. Armani ha tenuto a sottolineare che i principi fondanti “sono basati su autonomia e indipendenza, approccio etico alla gestione, attenzione all’innovazione e all’eccellenza, priorità assoluta allo sviluppo del marchio sostenuto da adeguati investimenti, gestione finanziaria prudente ed equilibrata, limitato ricorso all’indebitamento e cauto approccio alle acquisizioni”.

Da almeno un decennio il fashion system si interroga sul futuro dell’azienda fondata a Milano nel 1975 da Giorgio Armani insieme al socio Sergio Galeotti scomparso nel 1985, e finalmente il noto stilista italiano ha appagato la curiosità di tutti.

“Con questa scelta all’insegna della continuità, garantita dalla Fondazione e dai miei eredi, voglio innanzitutto rassicurare tutte le persone del gruppo Armani che lavorano con lealtà e passione confidando sempre nella mia persona ed al contempo tutti coloro che hanno contribuito al pluriennale successo dell’azienda e per i quali avrò sempre una sincera gratitudine” ha spiegato il Re Giorgio.

Oggi le fondazioni di moda italiane rappresentano un patrimonio unico e inestimabile e negli ultimi anni numerose maison hanno deciso di costruire la propria fondazione con lo scopo di raccontare la storia del marchio, promuovere nuove realtà contemporanee e giovani artisti internazionali attraverso la creazione di spazi espositivi, collezioni d’arte, eventi temporanei, installazioni, interventi e restauri in città.

Tra le case di moda più importanti all’interno del panorama nazionale che hanno deciso di condividere il proprio patrimonio artistico e creativo vi sono Roberto Capucci che ha dato vita alla sua fondazione nel 2005 a Villa Bardini a Firenze con lo scopo di conservare la memoria delle opere di Capucci, individuare new talents, sviluppare il settore delle arti applicate e istituire nuove mostre itineranti. Sempre a Firenze troviamo quella di Ferragamo fondata dalla moglie Wanda Miletti per la valorizzazione dell’archivio storico della maison e offrire la possibilità di conoscere in modo più approfondito le creazioni e la personalità del famoso designer di scarpe e il museo Gucci fondato nel 2011 da Frida Giannini per celebrare i 90 anni del brand.

La capitale ospita la fondazione Micol Fontana creata nel 1994 per rendere omaggio al lavoro delle Sorelle Fontana attraverso visite guidate nell’archivio storico, convention e altre attività formative per gli studenti e anche la fondazione Tirelli Trappetti fondata da Dino Trappetti che alla dopo la scomparsa di Umberto Tirelli decide di donare 300 capi a Palazzo Pitti dando vita alla storica fondazione.

A Milano troviamo quella di Nicola Trussardi fondata nel 1996 a cura di Beatrice Trussardi e Massimiliano Gioni per la promozione e diffusione dell’arte e della cultura e la nota fondazione Prada nata nel 1993 da un’idea di Miuccia Prada, Patrizio Bertelli e Germano Celant. Immancabile la fondazione Zegna nata nel 2000 per volontà della famiglia Zegna con lo scopo di salvaguardare il patrimonio ambientale e supportare la ricerca medica e scientifica.

Claudia Brizzi